Il cosmo e tutti gli elementi che lo compongono sono ancora un mistero per noi; esso risulta come una foresta oscura che suscita curiosità ma anche timore. Tuttavia, il fascino dell’immensità del cosmo è qualcosa che l’essere umano ha sempre desiderato esplorare. Exo One, un titolo sviluppato da Exbleative e pubblicato da Future Friends Games, ci porta attraverso un monolite nero a esplorare diversi pianeti alieni e misteriosi, alla ricerca di risposte in una storia tanto anomala quanto criptica. È un viaggio attraverso luoghi così puri e alieni. Exo One è un gioco particolare che è consigliato a chi vuole esperienza visiva ed amante dell’esplorazione.
Exo One, una sfera attraverso luoghi sconosciuti
Dopo una breve introduzione che lascia molte più domande che risposte, si entra subito nella parte ludica. Noi piloteremo una sorta di “navicella”, che somiglia per certi versi a un monolite nero di forma sferica, con la particolarità di poter cambiare forma in un disco volante e di modificare la propria gravità. La navicella può prendere velocità, superando abbondantemente quella del suono, per poi ricaricarsi e cambiare forma, consentendo di volteggiare all’interno di ogni pianeta che Exo One ci propone. Ovviamente, potremo sfruttare i vari elementi naturali di ogni singolo pianeta, come le nubi che caricano l’oggetto permettendogli di mantenere il volo attraversandole, l’acqua e altri elementi che compongono i pianeti, sfruttando la sua aerodinamica del nostro mezzo.
Oltre a questi elementi naturali, vi sono strutture artificiali che ci permettono non solo di fare grandi salti per progredire, ma anche di raccogliere oggetti luminosi sui pianeti. Questi oggetti permettono di immagazzinare più energia nella nostra sfera-monolite. Il nostro vero obiettivo è raggiungere quel faro alieno di luce blu che ci porterà, mano a mano, su altri livelli e quindi su altri pianeti.
I pianeti rappresentano il nostro parco giochi, dove potremo sfruttare l’ambiente circostante, fatto di dossi, alture, nubi, lava, acqua, vulcani e tanto altro, per utilizzare al meglio le abilità del nostro mezzo di trasporto e raggiungere il nostro obiettivo, anche grazie a una buona gestione della fisica. Sebbene non vi siano vere e proprie sfide, dato che la nostra “nave” è immune ai danni, possiamo incontrare alcuni livelli in cui dovremo attivare la luce blu attraverso delle batterie e attraversare alcune zone del pianeta. Tuttavia, non vi è nessuna vera sfida in senso stretto, ma questo non è l’obiettivo di Exo One.
Il fulcro è proprio il viaggio e la sensazione che trasmette, un viaggio tra molti pianeti che presentano conformazioni sempre diverse e varie, che ci porta a godere del viaggio e a entrare in simbiosi con il nostro mezzo. Questa sensazione si protrae per tutta l’avventura, una sensazione di meraviglia e mistero, spingendoci a capire perché stiamo intraprendendo questo viaggio attraverso pianeti così carichi di fascino e variegati.
Exo One si presenta come un’esperienza che punta più su aspetti ludici poco complessi, ma semplici e ben collaudati, e sia interessante. Tuttavia, è il contesto del viaggio a farla da padrone. Un altro punto che potrebbe sorprendere, ma che non rappresenta un difetto per questo gioco, è la sua longevità: il titolo può essere completato tranquillamente in 2-3 ore. Una longevità molto breve, ma che risulta perfetta per il genere di titolo visto il mood e il gameplay loop all’interno di Exo One, rappresentando un vero proprio pregio in questo caso, perché non stanca e offre un’esperienza piena di fascino e particolare.
Un viaggio pieno di domande
Il viaggio che intraprendiamo è pieno di misteri e volutamente criptico. Man mano che si procede con l’avventura, alcuni frammenti della narrativa vengono rivelati; tuttavia, agli occhi meno attenti, potrebbero sfuggire, poiché il gioco non si affida molto a dialoghi o a elementi visivi preponderanti per spiegarsi. Al contrario, mantiene un alone di mistero, forse fin troppo, che si riflette in un finale che poteva essere narrativamente più interessante, lasciando una sensazione di incompletezza e di mistero anche dopo i titoli di coda.
Forse è proprio questa l’intenzione del team di sviluppo, che con il suo titolo vuole avvolgere il giocatore in un perenne enigma, presente lungo tutta l’avventura. Questo avviene attraverso momenti di flashback, interruzioni di immagini residue della memoria, come quando si va sott’acqua in profondità o in altre situazioni. Tutto ciò contribuisce a creare un’atmosfera di mistero, ma forse avrebbe meritato una migliore gestione dei momenti narrativi per consentire una comprensione più chiara di ciò che il gioco vuole comunicare.
La bellezza dell’ignoto
Una simile esperienza beneficia, sotto certi aspetti, di un corpo artistico e tecnico di buon livello, e Exo One non delude in questo ambito. Tecnicamente, il gioco risulta molto solido e piacevole da vedere, soprattutto per quanto riguarda gli effetti atmosferici, come le nubi, che sono davvero ben realizzate e che, quando attraversate, offrono una sensazione visiva e sonora notevole.
Lo stesso si può dire per gli effetti di luce, che in alcuni pianeti esaltano la bellezza del paesaggio, stupendo il giocatore mentre la navicella attraversa i vari scenari per raggiungere il suo obiettivo principale. Ovviamente, non è un titolo che punta a livelli tecnici estremi, anche perché la natura del gioco stesso non prevede valori produttivi da Tripla A, ma comunque non sfigura. Sul piano artistico, il gioco si mantiene su buoni livelli, conferendo una certa unicità ai pianeti e donando loro una personalità distintiva, anche se alcuni elementi interni ai pianeti presentano un design piuttosto comune e ridondante.
Un altro aspetto veramente ben fatto è il sonoro: il gioco non ha molte tracce musicali, ma quelle presenti sono veramente orecchiabili e si sposano perfettamente con l’atmosfera del titolo. Gli effetti sonori della pioggia, delle nubi e di altri elementi sono di ottima qualità, contribuendo a migliorare ulteriormente l’esperienza di gioco. Durante la mia esperienza, non ho incontrato bug e ho riscontrato solo pochissimi cali di frame rate, che comunque non compromettono l’esperienza di gioco di Exo One.