Sviluppato e pubblicato da CINIC Games, Extra Coin è un’avventura narrativa in 2D con diversi puzzle game al suo interno e una modalità di duello che richiama neanche troppo velatamente il tennis. Il fulcro principale del gioco sono le scelte narrative e noi abbiamo vissuto più volte la storia di Mika su Nintendo Switch. Pronto a scoprire la nostra recensione?
Extra Coin e la ricerca dei genitori scomparsi
Extra Coin non brilla per originalità eppure, qualcosa nella sua narrazione e (soprattutto) metanarrazione riesce a catturare, coinvolgere e trascinare verso uno dei diversi finali disponibili di un titolo “piccolo” ma potente, oltre che tutto italiano (il team di sviluppo è toscano). Ma procediamo con ordine, all’interno del titolo vestirai i panni di Mika, una giovane ragazza che ha smarrito i propri genitori.
O meglio, diciamo che sa fin troppo bene dove sono finiti: in The Arcade. Cos’è questo luogo? Trattasi di un metaverso fantascientifico e non molto lontano dalla realtà, una sorta di “mondo virtuale” alla Sword Art Online o alla Ready Player One, dove però regna la pace e l’armonia, imposte con un sistema ferreo di regole da rispettare oltre a una struttura dei giorni scandita dal “buon loop”.
Mika però non può ancora accedere al titolo, dovendo prima aspettare di raggiungere la maggiore età per poter accettare il viscido sistema di termini e accordi pre-iscrizione. Nel frattempo, quindi, si ritrova a convivere con suo nonno malato, unico membro della sua famiglia. La trama, prevedilmente, andrà a oscillare tra realtà e virtuale, focalizzandosi sempre più su quest’ultimo, andando a svelare i retroscena di un sistema in parte prevedibile ma comunque accattivante da scoprire.
Ed è proprio The Arcade a brillare per la sua struttura e per il suo doppio sistema narrativo: regole da seguire contro azioni da effettuare che ci rendono praticamente dei “fuorilegge”. Come è, ancora una volta, prevedibile, infatti, Mika si ritroverà ad affrontare il sistema di regole del metaverso per poter andare a esplorare il mondo di gioco, cercando indizi e interrogando gli altri avatar alla disperata ricerca dei suoi genitori. Questi ultimi, sembrano aver accettato di vivere per sempre nel mondo virtuale e la nostra protagonista non può accettarlo.
Le regole del metaverso
Quello che colpisce della narrazione di Extra Coin, oltre al buon livello di scrittura, è il sistema stesso del metaverso. Il suo continuo dettare regole e allo stesso tempo, chiederti di infrangerle. Il tutto lasciandoti libero di vivere e seguire il loop, adeguandoti ai dettami fantascientifici e apparentemente goliardici e “perfetti” o tentando vie alternative, deviando dal ciclo ripetitivo per eseguire missioni atte a progredire su uno dei fili principali della storia.
A dar man forte al tutto, c’è un roster di personaggi con alcuni elementi accattivanti e ben elaborati. Purtroppo, simulando un mondo “altro” e infarcendolo di avatar “tutti coerentemente uguali”, molti di questi si smarriscono nell’anonimato a causa del poco tempo a disposizione (alcuni hanno proprio poche battute se non zero). Nonostante ciò, quei pochi che conquistano spazio su schermo, colpiscono in modo efficace portando avanti una storia che funziona e riesce anche a dare più di uno spunto di riflessione su ciò che siamo e soprattutto su ciò che rischiamo di diventare.
Il buon loop: croce e delizia
Extra Coin è un’avventura narrativa in 2D a scorrimento orizzontale caratterizzata da una struttura a loop dichiarata e imposta. Tale struttura è croce e delizia dell’intera opera in quanto: o piace o non piace. In quanto loop, infatti, il gioco viene ancorato a un sistema ciclico di attività offrendo poche variazioni e costringendo l’utente ad adeguarsi al suo ritmo incentrato in due “modalità” principali.
Esistono i giorni di “allenamento” e i giorni del “duello”. I primi ci chiedono, da regolamento del buon loop, di allenare il nostro avatar in uno dei vari e discretamente divertenti (seppur semplici e mai realmente innovativi o ingegnosi) minigiochi sparpagliati nelle aree esplorabili del gioco. Tali minigiochi, suddivisi in turni precisi, offrono determinati bonus che fanno ad accrescere le statistiche del nostro avatar.
Altri minigiochi, invece, permettono di accumulare valuta di gioco o di sbloccare determinati dialoghi e/o segreti. La fase del “duello” è quella più action e ci chiede di andare a intercettare e sfidare determinati avversari con l’obiettivo di scalare la classifica fino al primo posto. Un duello in Extra Coin consiste in una sorta di partita a tennis in 2D con visuale dall’alto con l’aggiunta di poteri e rotolate ad alta velocità.
Il sistema in sé è molto semplice ma ti assicuriamo che è in grado di regalare sfide di tutto rispetto e quindi un elevato tasso di soddisfazione in caso di successo. Come è intuibile, è nei duelli che si riflette l’effettivo aumento delle tre statistiche a nostra disposizione oltre che di bonus e abilità passive ottenibili dagli oggetti che potremo ottenere e/o acquistare in giro per The Arcade.
The Arcade non è Digiworld ma si difende bene
The Arcade è rappresentata da una mappa suddivisa in aree racchiuse e, all’inizio di ogni giorno, sia esso d’allenamento o di duello, potrai liberamente decidere dove andare (con tanto di indicatori a schermo che evidenziano la presenza di eventuali sfidanti o mercanti). Puoi anche decidere di deviare dal loop e andare ad esplorare anche se la situazione varia abbastanza poco.
Banalmente, non potrai duellare durante un giorno d’allenamento così come non potrai accrescere le tue abilità in un giorno dedicato al duello. In compenso, puoi parlare coi vari personaggi o scovare i “pixel bianchi”. Questi sono dei veri e propri pixel sparpagliati in giro per le aree di gioco e che sbloccano alcuni screen. Tale collezionabile ha uno scopo ludico ben preciso legato a una serie di flashback tutti da svelare.
Per quanto riguarda le missioni principali, queste sono sempre identificate sulla mappa ma occhio, alcune di esse potranno essere vissute solo in determinati giorni. Nonostante la ripetitività del buon loop, il sistema ludico di Extra Coin è in grado di creare assuefazione, complice la classifica da scalare e i collezionabili da svelare, oltre che alle situazioni ironiche nate con gli altri avatar. Purtroppo però… non sempre tutto funziona.
Un metaverso di bug
Allo stato attuale Extra Coin presenta un gran numero di bug e imprecisioni tecniche. Ricordiamo che noi abbiamo vissuto l’avventura su Nintendo Switch ed è quindi a questa versione che facciamo riferimento. Nel dettaglio, ci è capitato di veder sparire intere statistiche conquistate ai minigiochi così come di ritrovarci con l’audio bloccato su effetti di dialogo ripetuti all’infinito e in modo estenuante (più e più volte).
Altra problematica è legata ai sottotitoli che spesso si cambiano automaticamente da soli e già al passaggio dalla schermata al gioco effettivo. Non solo, accedere alle impostazioni per cambiare lingua andava a modificare inspiegabilmente anche la difficoltà di gioco dei duelli costringendoci a uscire e rientrare dal gioco diverse volte.
Anche i salvataggi automatici erano incostanti e ci siamo ritrovati a subire diversi freeze (soprattutto dopo un duello) con l’aggiunta dell’assenza del salvataggio automatico che andava a combaciare invece con l’ultimo save manuale. Si tratta di una serie di elementi su cui siamo certi gli sviluppatori andranno a intervenire e che, tutti insieme, possono minare non poco l’esperienza generale del titolo. Un peccato considerando l’enorme potenziale del titolo e tutta la passione che traspare.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Extra Coin si difende discretamente bene grazie a un sapiente utilizzo della pixel art che regala spaccati intriganti e coerenti. In particolare, ci troviamo a elogiare la rappresentazione creativa di The Arcade che, seppur ancorata a una serie di schermate stabili, sono varie e strutturate. La palette cromatica generale è vivace e coinvolgente e abbiamo anche apprezzato la tipologia di avatar scelti per il metaverso con tanto di personalizzabili di vario genere oltre che immancabili easter egg tutti da scoprire.
Anche il sonoro, quando funziona, è coinvolgente ed efficace, con sonorità accattivanti. Da segnalare poi la presenza, sempre gradita, dei sottotitoli in lingua italiana (confidando nella risoluzione del bug che li attanaglia). Infine, Extra Coin si difende discretamente bene in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo, spiccando soprattutto in dock.