I titoli di F1 e MotoGP, sono i più giocati ed attesi ogni anno dagli amanti della simulazione di guida a due e quattro ruote. Immedesimarsi nei piloti più acclamati e seguiti della scena di corse automobilistiche e motociclistiche, affascina sempre più persone, soprattutto dopo l’acclamato “Drive to survive“, la serie targata Netflix che immerge gli spettatori nel dietro le quinte del Paddock della F1.
F1 e MotoGP: grandi titoli, ma non perfetti
Ovviamente nessun gioco è perfetto, ma i due videogame potrebbero prendere spunto l’uno dall’altro per rendere i loro prodotti più appetibili e meno criticabili. Niente di grave, ma piccoli dettagli che potrebbero giovare ad entrambi i sim-racing.
F1 e la carriera manageriale
Da MotoGP, F1 potrebbe attingere alle meccaniche di scelta del personale, in modo da influire, più o meno pesantemente sul processo di R&S (ricerca e sviluppo) della propria vettura o per ricevere offerte più o meno vantaggiose dai team durante il mercato piloti. Sempre riguardo la modalità carriera, F1 dovrebbe anche prendere in considerazione di includere la F3, controparte a quattro ruote della Moto3, e permettere di fondare e gestire i propri team nelle classi inferiori.
Questo per aggiungere un tocco più manageriale e dare un senso ai crediti che dopo qualche stagione diventano superficiali ed inutili. Per ultimo, ma non meno importante, sarebbe bello poter correre per più di 10 stagioni, soprattutto se si inseriscono tutte le modifiche sopraccitate. Sarebbe molto gradito anche il reinserimento delle vetture storiche presenti fino a F1 2020.
MotoGP: my team ed il mercato piloti
Dal canto suo MotoGP, dovrebbe permettere a chi crea un proprio team di scegliere un secondo pilota, in quanto, soprattutto durante le prime stagioni, risulta molto difficile, se non impossibile, lottare per il campionato team e costruttori. Cosa analoga per la carriera nei team ufficiali.
Come per F1, Milestone dovrebbe permettere di scegliere il proprio compagno di squadra in modo da permettere di essere sempre in 2 per ogni team, e non 3 come è successo fino ad oggi. Di conseguenza dovrebbe anche rendere possibile il mercato piloti, senza il quale ogni stagione risulta sempre uguale a se stessa, anno dopo anno.
Cosa manca ad entrambi
Infine, entrambi i titoli hanno un difetto che affligge tutti i giochi online, ma in un sim-racing diventa qualcosa di invadente ed antipatico: le gare online.
Milestone e Codemaster/EA, dovrebbero fare in modo di punire chi si diverte a giocare in stile Road Rash o Carmageddon in un videogame che prevede regole ben precise. Non che nella realtà siano completamente rispettate (vedi il caso Masi), ma aggiungere una sorta di patente online, con relativo sistema a punti, aiuterebbe a rendere più divertente gareggiare con i piloti di e-sport di tutto il mondo.