La piattaforma di Mark Zuckerberg ha deciso di sperimentare una nuova forma di pagamento per generare ricavi: l’abbonamento per gli Instant Article.
Era maggio del 2015 quando Facebook annunciava gli Instant Articles, ossia la funzione che permette di visualizzare all’istante alcuni articoli pubblicati sulla piattaforma, che copiati sui server della società sono quindi caricati immediatamente.
Gli Instant Article sono stati ampiamente criticati dagli editori e dalle testate giornalistiche poiché hanno ridotto il traffico e gli introiti generati nei siti d’origine.
Per risolvere la situazione e accontentare i creatori di contenuti, Facebook ha deciso di sperimentare una nuova forma di pagamento per generare ricavi, quella dell’abbonamento per gli Instant Article.
La funzione verrà testata solo su Android tra Stati Uniti ed Europa e riguarderà alcune delle più importanti testate mondiali come Bild, The Boston Globe, The Economist, The Houston Chronicle, The San Francisco Chronicle, La Repubblica, Le Parisien, Spiegel, The Telegraph, Tronc (The Baltimore Sun, The Los Angeles Times, The San Diego Union-Tribune), e The Washington Post.
Il sistema di abbonamento dovrebbe essere strutturato in due modi:
- si prevede la possibilità di leggere 10 articoli gratis prima della sottoscrizione all’abbonamento;
- gli editori scelgono quali articoli lasciare gratuiti e quali mettere a pagamento.
In entrambi i casi, Facebook dovrebbe lasciare il 100% dei ricavi in mano agli editori, almeno per ora.