Ci sono dei titoli attesissimi, quei titoli di cui segni il giorno del lancio sul calendario e per cui non dormi la notte prima, nell’attesa spasmodica del day one. Poi ci sono quei titoli che sguazzano nell’anonimato, che non ricevono grandi attenzioni da parte di pubblico e critica, che magari sono destinati all’oblio o che recuperi anni dopo in un cestone dell’usato o in uno scaffale di un negozietto sperduto. Poi c’è lui: Fall Guys: Ultimate Knockout, arrivato al pubblico con pochissimo preavviso, ma che ha saputo conquistare istantaneamente migliaia di giocatori, arrivando a superare le visualizzazioni di Fortnite e GTA V su Twitch in meno di una settimana dal lancio.
Prima di lanciarmi nella recensione vera e propria del titolo vorrei analizzare la situazione di Fall Guys: Ultimate Knockout e cosa ha portato a questo successo sorprendente. Sono convinto che, oltre alla qualità indiscussa del titolo, questo particolare battle royale sia arrivato nel momento più propizio possibile.
Il battle royale è il genere attualmente più influente sulla totalità delle produzioni videoludiche, divenuto popolare con PlayerUnkown’s BattleGrounds e sdoganato al grande pubblico dal popolarissimo Fortnite, tutti i titoli più importanti hanno man mano integrato il genere anche come singola modalità di gioco. Basti pensare a Call of Duty, Battlefield V o Red Dead Redemption 2, che si sono aperti a questa novità senza battere ciglio, accettando di buon grado l’impossibilità di competere contro il genere.
Sebbene il battle royale sia stato legato indissolubilmente per anni al genere dello sparatutto, negli ultimi tempi si sta aprendo a nuove prospettive, a volte meno riuscite, come JoJo’s Bizarre Adventure Last Survival, altre decisamente più interessanti, come Tetris 99. Proprio quest’ultima produzione ha dimostrato ai videogiocatori che la modalità battle royale può sposarsi bene davvero con tutto, e proprio da questo concetto ha preso vita il soggetto della recensione.
Fall Guys: Ultimate Knockout arriva in un momento in cui lo strapotere di Fortnite sta, lentamente ma inesorabilmente, calando e i due maggiori competitor del battle royale di Epic Games, ovvero Apex Legends e Call of Duty Warzone, si trovano a fine stagione, un momento di fisiologico ristagno in attesa dei nuovi contenuti legati all’arrivo di un aggiornamento. Sembra quindi logico che il titolo di Mediatonic abbia attinto in buona parte da questa utenza, attualmente annoiata dai titoli di punta, e abbia potuto soddisfare i videogiocatori con un gioco fresco e spensierato, perfettamente in linea col periodo estivo.
Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che la versione PlayStation 4 è inclusa nell’offerta del PlayStation Plus di agosto il gioco è fatto! Il titolo è infatti stato rilasciato lo scorso 4 agosto, giorno in cui l’offerta per gli abbonati Sony si è rinnovata, rendendolo quindi gratuito al day one (quasi a voler emulare il concorrente Xbox Game Pass), questa occasione si era presentata per l’ultima volta ben tre anni fa col lancio di Drawn to Death nell’aprile del 2017.
BANZAI!
Ti ricordi Banzai!? Negli anni ’90 questa trasmissione ha spopolato su Italia 1 grazie alla sua follia e al commento audio della Gialappa’s Band; qualche anno fa il programma è tornato sulla cresta dell’onda grazie a Boing, che ha mantenuto il titolo originale Takeshi’s Castle adottando come commentatori d’eccezione Lillo e Greg. Le varie puntate proponevano una serie di minigiochi folli e spericolati in cui i giocatori tentavano l’assedio del castello del dispositico generale Takeshi. Il suo essere sopra le righe e le prove fuori di testa ne hanno determinato il successo e scommetto che anche tu, almeno una volta, avrai desiderato di prendere parte a una puntata del folle show nipponico.
Immagina che al posto dei concorrenti che sei abituato a vedere in Takeshi’s Castle ci siano degli omini giganti simili a marshmallow semoventi: buffi, bizzarri e gommosi al punto giusto. E immagina anche che questi omini si sfidino nelle folli competizioni dal sapore nipponico su ampie piattaforme sospese in cielo, il tutto condito da colori accesissimi al limite del lisergico. Allora, riesci a immaginare il tutto? Vorresti buttarti in questo delirio?
“Tanto ormai siamo bravi a cadere”
Beh, con Fall Guys: Ultimate Knockout puoi! Il titolo infatti è impostato come una vera e propria trasmissione televisiva. Come in Apex Legends si parte in 60 giocatori e ci si dovrà cimentare in una serie di minigiochi che andranno a scremare i partecipanti fino ad arrivare alla sfida finale da cui emergerà un solo vincitore! Le prove in questione sono 24 e, sebbene alcune siano molto simili tra loro, ognuna riesce a mantenere un carattere ben distinto che riesce a tenere incollati allo schermo senza mai scadere nella ripetitività.
Si va dai classici percorsi a ostacoli a partite di calcio con palloni giganti, passando per prove di abilità in cui evitare di cadere nello slime da varie piattaforme e veri e propri match di acchiapparella. La maggior parte dei minigiochi andranno affrontati in solitaria, ma talvolta ci si ritroverà a fare squadra con altri concorrenti cercando di trovare al volo un’intesa per raggiungere l’obiettivo comune e accedere al round successivo assieme, pronti a tornare avversari! Molte volte inoltre l’obiettivo dei vari stage consiste, come suggerisce anche il titolo, nel non cadere dallo stage, rendendo accesissima la competizione.
Come ogni battle royale che si rispetti, Fall Guys: Ultimate Knockout presenta un sistema di Stagioni e Pass stagionali, anche se attualmente non ci sono Pass a pagamento, gli sviluppatori non si sono ancora espressi in merito all’introduzione di questa formula (ancora una volta sdoganata da Fortnite), e le uniche espansioni a pagamento contano attualmente solo un paio di pacchetti contenenti skin uniche. Le due valute di gioco invece, i Kudos e le Corone, sono ottenibili semplicemente giocando: una mossa davvero astuta e lungimirante da parte degli sviluppatori che stanno puntando più sulla fidelizzazione degli utenti che sulle onnipresenti microtransazioni.
L’avatar di gioco infatti si presenta nel modo più semplice possibile: un enorme omino bianco senza alcun tratto caratteristico, che ricorda molto Baymax di Big Hero 6. Sbloccando le varie personalizzazioni si potranno modificare il colore, la fantasia, la skin e le emote del nostro personaggio. Sebbene questo tipo di modifiche estetiche non sia una novità, si nota davvero una cura non indifferente, ogni skin ed emote ha un suo carattere e tutte sono estremamente gradevoli alla vista, rendendo il gioco stuzzicante e appagante anche dal punto di vista grafico, nonché estremamente riconoscibile. Attualmente la Stagione 1 è palesemente un’introduzione, ma quasi sicuramente le prossime presenteranno dei temi ben specifici come accade già con tutti gli altri battle royale.
Meglio ben accompagnati, che soli
Finora non ho fatto mistero del fatto che il punto di forza del titolo sia il divertimento, eppure c’è un piccolo, ma significativo, difetto nell’approccio al titolo da parte degli sviluppatori.
La versione da me provata è quella per PlayStation 4 e il giocare il titolo su questa console non può che riportarmi alla mente la collana di titoli PlayLink, in particolare Frantics e Chimparty. Questa peculiare collana nasce come una serie di party game nati da un tentativo, a tratti maldestro, di contrastare lo strapotere di mamma Nintendo in questo genere di produzioni videoludiche, ma anche e soprattutto proporre ai giocatori una sana vecchia esperienza in multiplayer locale, ormai sempre più rara da trovare.
Questa caratteristica purtroppo manca a Fall Guys: Ultimate Knockout, ho avvertito diverse volte il peso di questa mancanza nelle mie partite. Non è impossibile giocare coi membri della lista amici, anzi, si possono fare degli inviti direttamente dal menù principale del gioco, ma quello che manca è proprio la vicinanza con l’altro giocatore, rendendo online l’unica funzione multigiocatore disponibile. Il gioco infatti sarebbe un’esperienza perfetta da vivere in quattro o più giocatori contro il resto degli utenti della lobby, sifdandosi tra amici a chi riesce a ottenere il piazzamento migliore nelle sfide, accompagnando magari i minigiochi con una birra fresca e una ciotola di pop corn: sarebbe un contorno perfetto per questo particolare battle royale!
Inoltre, in precedenza ho accennato al fatto che non ci siano solo minigiochi da fronteggiare in singolo, ma anche esperienze da affrontare in squadra. Purtroppo però, per quanto il titolo sia semplice e spensierato da giocare, talvolta – magari nelle fasi più avanzate dello show – si sente la mancanza di un’organizzazione di squadra, impossibile da attuare data l’assenza di un sistema di chat vocale all’interno del gioco; anche se, vista proprio la natura spensierata del titolo, non ho mai avvertito il peso della sconfitta, piuttosto la velocità dei caricamenti del titolo mi ha permesso di rituffarmi istantaneamente nell’azione più sfrenata.
Si tratta di un paio di piccoli accorgimenti che gli sviluppatori potrebbero implementare senza alcuna fatica e, dal momento che il titolo è stato lanciato da meno di una settimana, mi aspetto di vedere presto novità non solo a livello contenutistico, ma anche al sistema di gioco, in particolare se il titolo continuerà a riscuotere consensi.
Bello da giocare, da vedere e da ascoltare
Il titolo è riuscito a convincermi e conquistarmi anche dal punto di vista tecnico, tanto per la grafica quanto per il sonoro.
La grafica infatti non si presenta chissà cosa complessa, eppure riesce ad adempiere perfettamente al proprio compito, ovvero risultare semplice, ma gradevole. La direzione artistica è infatti votata interamente alla linearità, le linee curve degli omini protagonisti del titolo risaltano su quelle dritte e squadrate degli scenari. A contribuire al tutto ci sono poi i colori, netti e totalmente privi di sfumature, così da esaltare al massimo la semplicità degli scenari. Trovo che questa scelta si sposi perfettamente con lo spirito del titolo, che vuole offrire al giocatore subito tutto ciò che ha dare: niente fronzoli, solo divertimento!
La colonna sonora poi è la ciliegina sulla torta di un prodotto confezionato con cura e impegno da parte degli sviluppatori. Le sonorità proposte vanno a incorniciare alla perfezione la proposta ludica, proponendo una buona selezione di tracce tendenti al pop che arrivano quasi a sfiorare anche sonorità k-pop, quasi a indicare l’attenzione del team di sviluppo verso tutto ciò che potrebbe risultare gradevole e divertente per i giocatori.
In conclusione, come da titolo, ho trovato Fall Guys: Ultimate Knockout il gioco giusto al momento giusto: un battle royale che rispetta i punti di forza del genere mescolandoli sapientemente col party game. Questo mix viene poi condito da sfide veloci che invogliano a rigiocare istantaneamente, il tutto ben condito da grafica e sonoro che sono sicuro diventeranno riconoscibilissimi nel giro di poche settimane poiché presentano caratteri unici. L’incontro di tutti questi elementi ha dato vita a un esperimento davvero ben riuscito, andando a revitalizzare il genere del battle royale che ormai inizia a scoprire il fianco a meccaniche stanche, trite e ritrite e si sta fin troppo standardizzando; per fortuna ci troviamo davanti a un titolo che è riuscito a dare una forte e significativa scossa a questo genere che dimostra di avere ancora tanto da dare.