Fall of Porcupine è un titolo che parte da premesse interessanti: narrare una storia profonda, che spinge il giocatore a riflettere su una vera e propria critica sociale. Il titolo si concentra quasi interamente sulla storia e la narrazione, quasi trascurando un gameplay che viene quindi ridotto all’osso, in modo da lasciare maggir spazio possibile ai dialoghi. Ma bando alle ciance e iniziamo la nostra recensione.
Fall of Porcupine: ovvero la storia di una cittadina
Fall of Porcupine segue le vicende di Finley, un dottore da poco unitosi a un ospedale, subito dopo la laurea. Egli cerca infatti di iniziare la sua carriera, facendo la sua prima esperienza, aiutando i pazienti bisognosi, e cercando di costruirsi anche una soddisfacente vita privata. Queste semplici premesse, che per certi versi possono essere viste come quelle di una storia dal sapore quotidiano, vengono però infrante dalla dura realtà.
Il lavoro in ospedale è molto diverso da come Finely lo immaginava, per via di persone non sempre ragionevoli, inserite in un’industria con evidenti limiti organizzativi. Si aggiunge poi una trama con lieve tinte di mistero, che riguardano certi accadimenti non troppo chiari accaduti in ospedale fin dai primi giorni. La storia inizia infatti con un vero e proprio sogno surreale, conseguente un misterioso incidente che coinvolge il protagonista, e di cui si saprà di più proseguendo nell’avventura.
Tutto questo, però, viene narrato in modo non troppo convincente. Nonostante le atmosfere di Fall of Porcupine siano decisamente degne di nota, l’intreccio di fatti si dimostra al contrario quasi vuoto per la maggior parte del tempo, per poi concentrare le parti più interessanti nel finale, che però sembra frettoloso. Allo stesso modo le relazioni con i personaggi non sono sempre interessanti e in alcuni casi si assiste a uno sviluppo fin troppo piatto della loro personalità.
Tutto questo, in un titolo prettamente narrativo, non è un difetto da poco e di conseguenza la storia generale del titolo ne esce indebolita. L’atmosfera della cittadina, delineata fin da subito dai colori e dai dialoghi, non riesce quindi a tenere il giocatore incollato allo schermo fino alla fine, e questo è un vero peccato. Sia chiaro, Fall of Porcupine non è narrativamente “da bocciare”, ma non riesce nemmeno a eccellere
Semplice e immediato
Il gameplay di Fall of Porcupine non è troppo difficile e, anzi, è racchiuso in una struttura ludica decisamente poco complessa. Il gioco può essere definito come un platform 2D a scorrimento laterale, dove però la componente narrativa e i dialoghi la fanno da padrone. La parte puramente “platform” viene infatti ridotta all’osso e sono davvero pochi i casi in cui saltare diviene fondamentale.
Diventa quindi centrale l’esplorazione degli scenari, dove sono sparsi i vari personaggi con cui è possibile interagire tramite dialoghi da leggere all’interno di veri e propri baloon che appaiono su schermo. Buona parte del tempo, quindi, si passa camminando e leggendo, con l’aggiunta di alcuni minigiochi che consentono di portare avanti interazioni specifiche.
In altre parole, in Fall of Porcupine si cammina, si interagisce con i personaggi, per poi svolgere certi compiti specifici (come visitare un certo paziente e somministrare medicine), che però sono di fatto ulteriori interazioni con personaggi od oggetti. Queste ultime possono in alcuni casi essere portate avanti da minigiochi non troppo difficili, che sostanzialmente hanno l’unico scopo di aggiungere varietà alla formula.
Di base, il gameplay del titolo è tutto qui. Certo, è possibile esplorare strade secondarie in alcuni casi, così come è possibile parlare con un numero più o meno vasto di personaggi, ma in generale il loop del titolo si mantiene poco vario, con una marcatissima componente narrativa a farla da padrone. Questo, di per sé, non è un difetto, ma una scelta. Questa struttura rende Fall of Porcupine una sorta di visual novel atipica, che però si discosta molto dal tipico loop del genere.
Il problema, in Fall of Porcupine è la presenza eccessiva di dialoghi non troppo interessanti, che per buona parte di gioco non sembrano far proseguire la storia. Nonostante il risultato finale sia comunque godibile, il ritmo lentissimo della narrazione e l’assenza di varietà rendono il prodotto finale lontano dall’eccellenza.
Tecnicamente eccelso
Il comparto tecnico di Fall of Porcupine è forse la parte più riuscita del titolo. Il gioco vanta infatti uno splendido comparto grafico, che combina ambienti dettagliati con sprite sempre belli da vedere e animati sufficientemente bene. Questo è reso possibile dal comparto estetico quasi fiabesco, che combina colori accesi, animali antropomorfi e scenari che a tratti riescono a essere mozzafiato.
Infine, il comparto sonoro è ottimo, grazie a musiche perfette per dare vita agli scenari e alle singole scene.