Take me home, country roads
Così canta John Denver in una delle sue canzoni più famose, utilizzate da Bethesda per il teaser trailer di Fallout 76 (anche se la canzone del video è una cover). Sempre molto bravi i ragazzi di Todd Howard nel creare un atmosfera di hype intorno ai loro titoli, ma cosa abbiamo visto fin’ora?
Questo il trailer visto all’E3 di Los Angeles, che fa scendere una lacrimuccia ai fan e riempie il cuore di speranza, una speranza poi messa in pericolo dall’annuncio: Fallout 76 sarà un titolo multiplayer.
Panico e terrore nella terra degli angeli.
Sui forum si scatena uno tsunami di follia. I fan sono visibilmente spaventati, eccitati e speranzosi: subito dopo ecco le crociate. Questa serie non è mai stata multiplayer e mai dovrà esserlo, quindi Fallout 76 segnerà la morte del brand, dicono i primi. Finalmente una ventata di aria fresca, ecco cosa ci voleva per evitare la morte del brand, dicono i secondi.
Se seguite le mie opinioni qui, su ICrewPlay, sapete che io cerco sempre di essere onesto e obbiettivo e di non lasciarmi trascinare dalle enormi scimmie giganti che le case videoludiche ci fanno venire ad ogni trailer, perciò cercherò di dire la mia su questo nuovo titolo della serie post-apocalittica per eccellenza.
The Elder Fallout Online
Ricordate un “vecchio” titolo chiamato The Elder Scrolls Online? Per chi non lo sapesse si tratta di un MMORPG creato da ZeniMax Online Studios, ovvero la stessa compagnia che possiede Bethesda Softworks, ambientato nel mondo di The Elder Scrolls, ma mille anni prima dell’amatissimo TES V: Skyrim. Per pura coincidenza anche in questo Fallout 76 ci troviamo nel passato, praticamente un secolo prima di Fallout 3.
Associamo i fatti: questi due capitoli sono gli unici multiplayer online delle loro saghe e sono entrambi ambientati nel passato rispetto ad esse. Benissimo, andiamo avanti.
Vediamo insieme un video, che contiene tutti gli estratti delle conferenze di questo E3 riguardo a Fallout 76.
La mia opinione è che questo titolo abbia preso un grande spunto dalla modalità di creazione del quarto capitolo della serie, ma anche da giochi come Conan Exiles. Survival Multiplayer Online, insomma, sarà davvero RPG come i suoi predecessori? Quanto influirà la differenza dei vari talenti (sempre che ce ne siano) e avremo a disposizone delle build da seguire, dei ruoli?
Credo che prima di chiamare al fallimento della serie dovremmo vedere questo Fallout 76 per come ci è stato presentato: uno spin off della serie principale, ambientato in una regione differente, anche se vicina a quella del terzo capitolo, e in un tempo diverso.
La possibilità di poter avere a disposizione delle testate nucleari per polverizzare intere aree e ricavarne materiali speciali è davvero accattivante, così come quella di poter finalmente giocare un titolo simile in compagnia degli amici, assaporando quella stessa atmosfera in una maniera diversa.
Ci saranno dei “raid”, delle missioni da fare in gruppo? La mappa sarà abbastanza grande e varia da poter non annoiare, ma comunque abbastanza interessante? Ogni giocatore che incontreremo avrà la possibiltà di trucidarci e rubare dal nostro cadavere?
Sono tante le domande, ma io la vedo in modo positivo. The Elder Scrolls Online non ha ucciso o stravolto la sua serie, quindi non penso che Fallout 76 lo farà. Tranquilli ragazzi, le vostre copie di Fallout 3 e 4 non inizieranno ad esplodere ed il vostro futuro sarà ancora roseo dopo l’uscita di questo capitolo multiplayer.
Intanto noi di ICrewPlay faremo il possibile per tenervi aggiornati sulle novità riguardanti questo e i tanti altri titoli presentati in questo ricchissimo E3, alla prossima!
PS: Si, quello che avete visto nel video era davvero un gigantesco bradipo mutante.