Fallout 76 è un titolo che al suo primo annuncio, destò subito la curiosità di moltissimi giocatori, anche perché si trattò di un progetto avvolto da una sorta di alone di mistero. Si sapeva infatti ben poco del gioco e ciò contribuì a creare un forte hype per il titolo.
Man mano però che passavano i mesi, cominciarono a uscire varie informazioni, come ad esempio che sarebbe stato il primo capitolo survival della serie e che si trattava a tutti gli effetti di uno spin-off.
Già da queste dichiarazioni i fan cominciarono a preoccuparsi, perché questo significava che la formula ludica sarebbe in qualche modo cambiata. Inoltre già l’ultimo Fallout 4 non fu particolarmente apprezzato, a causa di una generale mancanza di varietà, presente invece in tutti gli altri capitoli della serie.
Arriviamo infine al maggior punto di domanda riguardante il gioco, ovvero la gestione del multiplayer. Da sempre infatti la saga di Fallout fu votata esclusivamente al singleplayer, quindi per i fan fu difficile immaginare un capitolo interamente basato sul multiplayer. Insomma i dubbi riguardo il gioco erano molti e l’incertezza rimase fino al lancio, dove avvenne però la catastrofe.
Il disatroso lancio di Fallout 76
Il lancio di Fallout 76 è stato forse uno dei più disastrosi nella storia videoludica, tanto che anche a distanza di più di 2 anni, praticamente ogni videogiocatore se lo ricorda come se fosse ieri.
Nei suoi primi giorni di vita il gioco mostrò varie criticità, soprattutto sul lato tecnico. Fallout 76 infatti nonostante avesse un comparto grafico simile a quello di Fallout 4, soffriva di tantissimi bug e un’ottimizzazione tecnica assolutamente da rivedere.
Purtroppo però il lato tecnico non era l’unico problema, molti fan della saga infatti si lamentarono di una particolare mancanza all’interno del gioco, ovvero la completa assenza di NPC. In Fallout 76 mancava dunque una componente ruolistica e la storia del gioco veniva spiegata tramite degli olonastri. La somma di questi problemi creava astio nei fan e anche chi era completamente nuovo al mondo di Fallout, si trovava davanti ad un prodotto semplicemente non all’altezza.
Ovviamente non tutto era da buttare, anzi! Per esempio l’Appalachia è un’ambientazione davvero straordinaria e anzi forse una delle più belle mai viste nell’intera saga. Inoltre anche con tutti i problemi, era davvero piacevole giocare con i propri amici ad un Fallout.
Detto questo però, praticamente tutti i videogiocatori davano già per morto il progetto e anzi si pensava ad un eventuale rilascio in modalità free-to-play. Fortunatamente però Bethesda decise di non abbandonare Fallout 76 e inizia così la sua evoluzione.
La rinascita
La prima cosa che fece Bethesda, fu quella di sistemare i bug più gravi del gioco e fornire un’ottimizzazione generale migliore. Dopotutto i problemi più gravi erano quelli riguardanti il lato tecnico, che piano piano migliorava sempre di più. Dopo qualche mese cominciarono ad arrivare anche altri contenuti, che andarono ad aggiungere nuovi nemici e nuove cose da fare nell’Appalachia.
Insomma nonostante l’accoglienza tutt’altro che buona, Bethesda non si scoraggiò e continuò a lavorare al titolo. Questo impegno venne notato dai fan e alcuni di essi cominciarono a ritornare a popolare i server di Fallout 76.
Purtroppo però nonostante i vari aggiornamenti, una mancanza grave era rimasta, ovvero la totale assenza di NPC. Il 14 aprile 2020 però arrivò quella che fu la vera rinascita di Fallout 76, ovvero l’espansione chiamata Wastelanders.
Grazie a questa espansione infatti, i tanto agognati NPC avrebbero fatto ritorno in Fallout 76, rendendo il gioco un Fallout a tutto tondo. Ci tengo a precisare inoltre, che sia quest’ultima espansione che tutte le altre, sono sempre state fornite in maniera totalmente gratuita.
Questa rinascita ha dunque fatto riavvicinare moltissime persone al gioco e ne ha attirate anche di nuove. Di seguito parleremo dell’esperienza provata su Fallout 76, da parte sia di un nuovo giocatore che di un giocatore che ha raggiunto l’endgame.
Un nuovo inizio
Il risveglio in Fallout 76 è uno dei più classici, ci troveremo infatti all’interno del Vault 76, dove per cominciare si sceglierà l’aspetto del proprio personaggio. Una volta fatto, una sorta di tutorial ci spiegherà le varie meccaniche base presenti all’interno del titolo. Ci verranno forniti inoltre varie risorse che ci aiuteranno a sopravvivere i primi giorni, perché come ti ricordo, Fallout 76 è anche un gioco survival.
Una volta quindi finito questa sorta di tutorial, potremo uscire dal Vault 76 per trovarci davanti alla splendida Appalachia. Usciti dal Vault ci troveremo davanti un Mister Handy, ovvero uno dei robot domestici presenti prima dell’esplosione.
Questo simpatico robot, ci informerà di aver visto delle signore poco più in là e ci consiglia di andarci a parlare. Proprio da qui partono le novità, infatti come in altri titoli della saga, ora anche in Fallout 76 è possibile dialogare con gli NPC tramite scelte multiple.
Fai attenzione che anche le tue caratteristiche avranno un impatto nei dialoghi, quindi se per esempio hai molta forza, non farai fatica ad intimidire le altre persone. Questo dialogo iniziale con le due signore, ci fa capire che nel Vault sembra esserci nascosto un tesoro e da qui parte l’incipit della storia di Fallout 76.
Come negli altri capitoli, anche in Fallout 76 è possibile ignorare la storia e muoversi liberamente per la mappa. Per il momento inoltre, sono presenti un buon numero di quest primarie e secondarie. Se sei quindi un fan della saga, difficilmente riuscirai a non apprezzare Fallout 76 nello stadio in cui si trova ora.
Endgame
Finire tutte le quest di Fallout 76 non è impresa da poco e farlo richiederà un buon numero di ore (si parla di oltre 100). Ma cosa fare dopo che sono finite tutte le missioni? Beh ci sono varie attività che ti potranno tenere impegnato, come per esempio gli eventi e gli incarichi giornalieri. I primi sono delle missioni che compariranno a caso sulla mappa e coinvolgeranno tutti i giocatori vicini (di solito bisogna uccidere un grosso numero di nemici).
Le missioni giornaliere invece, sono appunto degli incarichi che dureranno solo per un giorno e danno molto spesso delle ottime ricompense. Tra le due attività preferisco comunque gli incarichi giornalieri, dato che offrono una varietà maggiore rispetto agli eventi.
Oltre però a queste missioni, molti giocatori troveranno interessante l’andare a caccia di materiale, per costruire la propria base dei sogni. Fidati che per trovare i materiali necessari, impiegherai davvero un nutrito numero di ore. Stessa cosa riguarda le armi, creare un’arma straordinaria richiede materiali rari, che impiegheranno tempo per essere farmati.
Inoltre Bethesda continua ad aggiornare regolarmente Fallout 76, con nuove missioni e attività. Insomma anche se hai finito tutti gli incarichi primari e secondari, troverai comunque qualcosa da fare nel mondo di Fallout 76.
Fallout 76 è ora un Fallout
Fallout 76 in questo suo stadio mi ha quindi davvero convinto e ormai non ha praticamente nulla in comune con quello che era al lancio. Ovviamente si può sempre fare di più e essendo un gioco online, Fallout 76 dovrà comunque continuare ad essere supportato.
Fortunatamente Bethesda ha da poco mostrato la roadmap, con tutti gli aggiornamenti in arrivo per Fallout 76. La cosa che ho apprezzato di più è che tutti questi contenuti sono gratuiti e non hanno voluto venderli come DLC.
Questa rinascita di Fallout 76 ha parecchio in comune con quella di No Man’s Sky e spero che come questo ultimo titolo, riesca a riottenere la fiducia dei fan. L’unico fattore che mi ha convinto poco di Fallout 76, è il suo elemento survival, tenere sotto controllo il cibo e la sete risulta infatti più una noia, che altro.
Detto ciò Fallout 76, deve assolutamente essere provato dai fan della saga, perché quello che si troveranno davanti è a tutti gli effetti un Fallout. Ti ricordo inoltre che Fallout 76 è attualmente presente all’interno dell’Xbox Game Pass, sia console che PC.
Quindi se possiedi almeno una di queste due piattaforme, non hai davvero scuse, devi dare assolutamente una possibilità a Fallout 76 (il gioco è godibile anche in solitario)! Ti ricordo inoltre che Fallout 76 è disponibile su tutte le piattaforme, tranne Nintendo Switch. Ora scusa ma devo ritornare nell’Appalachia e andarmi a vendicare di un certo “bradipo”.