Far Cry 6 si è da poco mostrato nel suo primo gameplay trailer, nel quale vengono mostrate le principali novità e l’evoluzione della già ben consolidata formula Ubisoft.
Nel trailer la fanno da padrone le bocche da fuoco, frutto dell’assemblaggio spartano di pezzi di ricambio raccattati qua e là. Con un motore di una motocicletta potrai creare una mitragliatrice a canne rotanti in grado di spazzare via i tuoi nemici in un attimo o magari rielaborare il buon vecchio mangia dischi in vinile per tramutarlo in un lancia dischi in vinile.
In Far Cry 6, come di consueto, sarà di fondamentale importanza l’ambientazione, Yara è un’isola caraibica che dovrà diventare il tuo parco giochi; la presentazione dell’isola mi ha ricordato molto i vecchi fasti del terzo capitolo, spero davvero Ubisoft abbia cercato di ampliare quella formula che a mio parere rasentava la perfezione.
Poi c’è l’antagonista, beh che dire, da sempre il fiore all’occhiello dei Far Cry; i “cattivi” di Ubisoft hanno sempre avuto quella marcia in più, chi più chi meno sono quasi sempre stati tutti in grado di farti pensare avessero più classe e buone motivazioni del protagonista.
Il presidente Anton Castillo (interpretato da un fenomenale Giancarlo Esposito) ancora una volta fa lo stesso effetto; è un dittatore e come tale suggerisce arguzia, inflessibilità, rigore, crudeltà, disinteresse totale per l’incolumità dei cittadini di Yara, ma davvero sembra avere anche dei difetti (in termini di antagonista si intende!).
Far Cry 6 punta a dare risalto anche al protagonista, come mai prima d’ora
Parlando del paragone tra antagonista e protagonista, come detto Ubisoft ha sempre puntato sulla miglior caratterizzazione possibile del primo tra i due, molto probabilmente in seguito al successo straordinario di Vaas Montenegro nel terzo capitolo. Sembra come se il cattivo della situazione sia la versione uguale e contraria del protagonista, senza freni inibitori, così distanti eppure così vicini.
Ad ogni modo, parlando proprio del protagonista quest’ultimo è spesso passato in sordina, ricordiamo il quinto capitolo dove veniva rappresentato secondo me nel peggiore dei modi, ovvero muto; qualcuno dovrebbe spiegare agli sviluppatori che un personaggio che non parla non accentua affatto l’immedesimazione! Con questo sesto capitolo Ubisoft sembra voler fare le cose per bene.
Ancora una volta sarà possibile scegliere tra un protagonista maschile o femminile, ma in ogni caso il suo nome sarà Dani (pare comunque che il team francese consideri la versione femminile come “canonica” e per questo parlerò di lei al femminile).
Dani è rimasta orfana, proprio per mano del “buon” vecchio Anton Castillo, e decide di unirsi alla resistenza “Libertad” in cerca di vendetta. Nel suo percorso si troverà spesso a rapportarsi con la guerriglia e con i suoi maggiori esponenti, ma fin qui nulla di davvero nuovo, abbiamo già visto qualcosa di simile nelle precedenti iterazione della serie, dal Sentiero d’Oro ai Rakyat.
La vera novità è l’introduzione della terza persona, che conferma quindi l’intenzione di Ubisoft, con questo sesto capitolo, di dare lustro e nuova vita al personaggio principale.
La terza persona si presenterà ogni qual volta guideremo un mezzo, monteremo su di una cavalcatura o quando entreremo nelle basi della resistenza. Tramite questo semplice escamotage, il team ha dato importanza ad un personaggio fin ora molto trascurato, saranno infatti presenti numerosi intermezzi dove l’azione si staccherà dalla tradizionale visuale in soggettiva a favore di una ripresa cinematografica in grado di mostrare la nostra Dani il più spesso possibile.
Considero la scelta davvero azzeccata e la reputo forse la vera novità proposta da Far Cry 6, saremo finalmente in grado di guidare un personaggio capace di tenere testa all’antagonista non solo in termini di forza ma anche in termini di caratterizzazione?
Far Cry 6 è in arrivo il 7 ottobre 2021 su PlayStation 4, Amazon Luna, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S, Microsoft Windows e Google Stadia.