Atteso per il 22 novembre 2021 su PC, Mac, PlayStation 5, Xbox Series X|S, PlayStation 4, Xbox One e Stadia, il gestionale Farming Simulator 22 è stato recentemente protagonista di un’importante presentazione da parte dello studio di sviluppo GIANTS Software: sul sito ufficiale del gioco, infatti, è stata rilasciata una lunga ed approfondita descrizione della tecnologia “Parallax Occlusion Mapping”.
Un nome altisonante, certo, ma cos’è, a cosa serve e come funziona questa nuova feature? In poche parole, senza impelagarci in spiegazioni dall’alto spessore tecnico, ti basti sapere che lo scopo della POM (Parallax Occlusion Mapping) è quello di rendere il terreno e le altre superfici del gioco più dettagliate e dinamiche in termini di profondità, per esempio, aumentando i dettagli di uno penumatico sul terriccio morbido.
In questo modo, gli sviluppatori di Farming Simulator 22 puntano a far raggiungere un nuovo livello di realismo ed immersione al giocatore.
Come dici? Sei curioso di capire meglio come funzionza questa nuova tecnologia? Allora proverò a spiegartelo nella maniera più semplice possibile (altrimenti, se mastichi abbastanza bene la lingua anglosassone, ti rimando direttamente al post originale sul sito del gioco, QUI il link).
Farming Simulator 22: la Parallax Occlusion Mapping in poche (e semplici) parole
La 1° azione svolta dalla Parallax Occlusion Mapping è quella di effettuare un downgrade grafico in termini di complessità geometrica di un modello 3D, trasformando i dettagli superficiali di una superficie in delle texture piatte.
N.B. Non è escluso che tale tecnologia venga in futuro utilizzata al di fuori di Farming Simulator 22.
A questo punto, in fase di rendering (2° azione), tali dettagli vengono inseriti all’interno di un algoritmo denominato “mappa dell’altezza”, il quale aggiunge profondità alla superficie precedentemente resa piatta.
“Immagina la mappa dell’altezza come una mappa geografica con colline e valli. Colori diversi significano profondità diverse, più la superficie è scura, più è profonda”.
La 3° ed ultima fase, consiste nella ricostruzione in-game di queste superfici, le quali appariranno tridimensionali, e quindi, più realistiche.