Recentemente mi è capitato tra le mani Farthest Frontier, un gestionale disponibile su Steam in accesso anticipato e sviluppato da Crate Entertainment che mi ha senza dubbio catturato fin dai primi istanti di gioco.
Dopo ore d’intenso gameplay e divertimento, sono finalmente pronto a parlartene riportandoti ogni mia impressione e analizzando tutte le feature di gioco! Non temere perché se sei indeciso sull’acquisto, alla fine di questa anteprima non avrai più alcun dubbio.
Farthest Frontier: un gestionale con i fiocchi!
Prima di partire con la recensione vera e propria voglio ritagliarmi come sempre un piccolo spazio per introdurti il titolo. Farthest Frontier è un gestionale che ti metterà di fronte a un arduo compito: dare vita a un villaggio da far prosperare e crescere sempre di più!
Tra raccolta di risorse essenziali, costruzione di edifici e difesa del proprio popolo dovrai darti da fare, perciò rimboccati le maniche e guida la tua gente. Il divertimento è assicurato!
Decisamente una buona prima impressione!
Farthest Frontier parte di sicuro con il piede giusto. Una volta avviata la partita ti ritroverai in fatti di fronte a una narrazione ben realizzata che ti introdurrà la trama del titolo.
In un grande regno lontano, i nobili prosperavano e si arricchivano nella loro fiorente città, a spese dei poveri cittadini di basso rango.
Le tasse erano alte e le incursioni delle popolazioni esterne sempre più frequenti, così un gruppo di cittadini esasperati decise di riunirsi e andare alla ricerca di un nuovo luogo tra le terre desolate del regno, per costruire un futuro migliore.
Sarai proprio tu a prendere le redini di questo gruppo di cittadini: riuscirai a donargli la vita che sognano?
Insomma, la trama è tanto semplice quanto intrigante e se devo proprio essere sincero, la sua presentazione la rende ancora più accattivante: il tutto verrà infatti mostrato attraverso un filmato ben realizzato: la narrazione e il doppiaggio inglesi sembrano professionali, sono presenti i sottotitoli in italiano e le illustrazioni della trama sono senza dubbio eccellenti.
Insomma, anche se normalmente un titolo non si direbbe giudicare dalla sua copertina, devo ammettere che Farthest Frontier si è presentato con un ottimo biglietto da visita ed è di sicuro un aspetto da lodare!
Tante meccaniche tutte da scoprire
In Farthest Frontier le meccaniche di gioco sono davvero tante e non c’è verso di annoiarsi. Per gestire il tuo villaggio dovrai tenere sotto controllo ogni aspetto.
Innanzitutto dovrai occuparti della raccolta risorse tipica di ogni gestionale: legna, roccia, ferro e tanto altro. Foreste e depositi di risorse saranno sparse per tutta la mappa e starà a te costruire gli edifici necessari alla loro raccolta e lavorazione, come per esempio taglialegna e falegname. Inoltre tieni ben presente che sarai tu a selezionare quali aree ripulire, perciò fai attenzione alle scorte!
Dovrai ovviamente sfamare il tuo popolo e le opzioni per la raccolta del cibo sono molte. Potrai costruire moli da pesca, capanni del cacciatore, coltivare diversi ortaggi e cereali a tua scelta e raccogliere bacche dai cespugli sparsi per la mappa di gioco.
Bada bene perché le varie risorse non saranno disponibili tutto l’anno, ma seguiranno il susseguirsi delle stagioni: non affidarti solo alla coltivazione dei campi o rimarrai a secco durante l’inverno e così via. Quest’ultima è senza dubbio una meccanica che continua ancora a stupirmi!
Inoltre, per un tocco di realismo in più che a mio parere fa la differenza e che ho apprezzato, i cibi non si manterranno a lungo se non ben conservati e un apposito grafico ti mostrerà il loro deterioramento. Dovrai quindi costruire anche appositi magazzini per frutta e verdura e alcuni affumicatoi per carne e pesce, in modo che tutto si conservi a lungo.
Tra le altre costruzioni troverai anche i pozzi d’acqua, necessari per il corretto funzionamento delle strutture e per la sopravvivenza degli abitanti e che dovrai dunque distribuire uniformemente in tutto il villaggio.
Inoltre devi sapere che Farthest Frontier non è un gioco “pacifico”, quindi dovrai pensare a come addestrare le tue truppe e le difese della città, tramite mura, cancelli e torrette di avvistamento. Questo a meno che tu non decida di giocare da pacifista, ma a questo arriveremo più avanti!
Tutto ciò che ho elencato contribuirà a espandere il tuo villaggio, a tal proposito, fai attenzione ad avere sempre abbastanza case per tutti gli abitanti. Questo perchè talvolta, se il tuo villaggio sarà particolarmente fiorente e i cittadini felici, riceverai anche richieste d’immigrazione da altri cittadini alla ricerca di una casa migliore, e potrai decidere se accettarli o mandarli via.
Infine, non dimenticarti di cimiteri per dare degna sepoltura ai defunti e assicurati sempre di trovare la posizione più adeguata per gli edifici: i cittadini saranno ben felici di avere un mercato in centro città, ma si lamenteranno se si ritroveranno con un affumicatoio di fianco alla loro finestra.
Insomma, come puoi vedere in Farthest Frontier tutto è personalizzabile e dovrai gestire il tuo villaggio a 360 gradi. Ti assicuro che fin dai primi istanti di gioco mi sono ritrovato incollato allo schermo, desideroso di continuare a giocare!
Personalizzazione al top
In Farthest Frontier anche il mondo di gioco sarà interamente personalizzabile, feature che in realtà è rara da trovare in un gestionale. Innanzitutto il mondo verrà generato randomicamente e sarà diverso ogni volta.
Inoltre potrai scegliere tu il tipo di ambiente che ti ospiterà: preferisci una rigogliosa foresta, delle montagne innevate o un terreno arido e spoglio? Le possibilità sono tante e non sarò io a elencartele tutte!
Infine, potrai persino scegliere tra tre livelli differenti di difficoltà, in base a quanto ti piace la sfida. Ogni difficoltà ti aiuterà o ti metterà i bastoni tra le ruote per quanto riguarda disponibilità di risorse e non solo. E se vuoi invece giocare in modalità pacifista e dire addio ad attacchi nemici, beh, l’opzione pacifista fa al caso tuo!
Sinceramente tutta questa varietà è di sicuro un punto a favore per Farthest Frontier che diventa così adatto a tutti i giocatori, sia chi preferisce un gameplay tranquillo di gestione, sia chi ama un pizzico di sfida in più!
Il primo vero problema: manca un tutorial!
Finora ho lodato ogni aspetto di Farthest Frontier ma è normale che non tutto possa essere perfetto. Beh, il più grande difetto del titolo è il tutorial!
Come ben saprai un gestionale che si rispetti dovrebbe avere un tutorial introduttivo ad accoglierti, specialmente con un numero di funzioni e meccaniche di gioco così elevato. Purtroppo però in Farthest Frontier questo non è presente.
Ti ritroverai catapultato nel mondo di gioco e solo qualche piccolo suggerimento qua e là si occuperà di guidarti in alcune funzioni. Gli sviluppatori hanno deciso di non implementare un tutorial in-game, ma nel menu principale un bottone ti permetterà di risalire a una pagina web contenente varie spiegazioni in formato testuale e rigorosamente in inglese.
Certo, meglio di niente, ma sinceramente non è proprio il massimo! Avere un tutorial che ti guida passo passo durante i primi step di gioco è a mio parere un must-have per un gestionale che si rispetti, e mi dispiace che Farthest Frontiers sia inciampato proprio su questo aspetto.
L’unico pro è la presenza di qualche consiglio che apparirà durante la schermata di caricamento. Normalmente potrebbero sembrare inutili, ma se si prende l’abitudine di leggerli durante le attese possono rivelarsi un ottimo alleato in mancanza di un tutorial!
Sonoro e grafica nella media
Voglio infine concludere con un piccolo paragrafo dedicato a grafica e sonoro. Per quanto riguarda il primo ci troviamo di fronte a una grafica piacevole agli occhi e texture ben realizzate. Anche l’audio non delude, risultando mai fastidioso o ripetitivo.
Insomma, due comparti senza infamia e senza lode, ma in linea con il genere di gioco!