Fatal Fury City of the Wolves è il prossimo capitolo di una delle saghe più famose di sempre della SNK e, per l’occasione, avevo iniziato a tracciare una cronologia storica di tutti i giochi e le serie che fanno parte di quello che possiamo definire, a tutti gli effetti, un vero e proprio multiverso.
Avevo immaginato una cadenza nelle uscite un pochino più costante, ma meglio tardi che mai, no? La prima parte alla fine era la più semplice. Ha uno sviluppo molto lineare e gli eventi, pur avendo qualche discontinuità canonica qua e là, si possono tranquillamente collocare su un flusso temporale ordinato.
Ecco, in questa seconda e ultima parte arrivano invece i guai, come vedremo. La SNK prima cercherà di speculare sui propri titoli con una serie di spin-off di difficile ordine e poi verrà colpita in pieno dalla crisi dei picchiaduro che quasi la obbligherà alla chiusura e la spingerà su un mercato diverso.
Il risultato è che questa seconda parte della nostra cronologia degli eventi SNK è quella più disordinata e quella dove indubbiamente mi sono preso più libertà nel cercare di dare un senso cronologico a tutto. Ci sono riuscito? Non lo so, ma spero almeno di regalarti un quadro completo di questo multiverso.
Fatal Fury City of the Wolves – Caos e Universi Alternativi
La Forse Trilogia di Real Bout
La situazione si fa immediatamente confusa nel momento in cui la saga di Fatal Fury viene rinominata Real Bout Fatal Fury. Per quanto questa sia a tutti gli effetti una trilogia, i giochi sono in realtà quattro, ma il vero problema è la continuità e la canonicità delle storie in essi narrati. Andiamo con ordine.
Real Bout Fatal Fury prosegue gli eventi di Fatal Fury 3. Geese Howard è riuscito a impadronirsi delle tre pergamene e in molti si muovono per fermarlo dall’ottenerne il potere. Spesso questo gioco viene indicato come lo scontro finale tra Terry e Geese e, in effetti, questi muore alla fine.
Il punto è che le pergamene donavano l’immortalità, tra le altre cose, quindi, per quanto Geese sia canonicamente morto, credo lo si possa considerare anche in qualche modo risorto. Il successivo gioco, Real Bout Fatal Fury Special, è una specie di dream match sulla falsa riga di The King of Fighters ’98.
Il seguito, Real Bout Fatal Fury 2: The Newcomers, per qualche motivo viene considerato non canonico nella saga e qui iniziano i guai. Infatti, in questo gioco viene introdotta Li Xiangfei, che a breve debutterà in The King of Fighters, e soprattutto Alfred, un nuovo boss segreto. Ma chi è questo Alfred?
La risposta ci arriva da una versione espansa non di questo gioco, ma del precedente, ovvero Real Bout Fatal Fury Special: Dominated Mind. Perché espandere il dream match e non il 2? Bella domanda. Comunque Alfred è un ragazzo che sta cercando di fermare il nuovo boss criminale di South Town, White.
Le Cronache di NESTS
Arriviamo così a quella che è la serie di giochi più odiati di The King of Fighters, ovvero la saga NESTS. Un odio a mio parere giustificato solo in parte. Io ho sempre apprezzato alcune cose, ma ho odiato che la crisi della SNK abbia lasciato l’enorme potenziale di questi giochi totalmente sprecato.
Le Cronache di NESTS riprendono da subito dopo The King of Fighters ’97. Una misteriosa organizzazione criminale, NESTS, ha infatti appreso del potere di Orochi e ha rapito Kyo al termine dello scontro per clonarlo. Un’operazione che ha successo solo in parte dando vita a vari cloni, tra cui K’.
The King of Fighters ’99 segue quindi il debutto di K’ e del suo partner Maxima che, ribellatisi alla NESTS, si stanno ora muovendo per sventarne i piani. Alla fine del gioco Heidern scopre dell’esistenza dell’organizzazione e inizia ad agire per fermarla, ignaro che K’ stia facendo altrettanto.
Heidern viene convinto da un suo vecchio amico, il Comandante Ling, a cercare di catturare K’ e Maxima con il The King of Fighters 2000. In realtà Ling è Zero, un altro membro ribelle di NESTS. Questi, prima di venire sconfitto, attiva il Cannone Zero e distrugge quasi totalmente la stessa South Town (!!!).
NESTS si muove allo scoperto e organizza il The King of Fighters 2001 con l’obiettivo di eliminare tutti i suoi nemici tramite l’arma anti-K’ Kula Diamond e il clone definitivo K9999! K’ ferma il leader Igniz, che voleva ascendere a divinità, e taglia la testa a NESTS, anche se molti operativi fuggono.
L’Universo Alternativo EX
In un’altra linea temporale, però, gli eventi vanno in modo ben diverso da come appena raccontato. Il punto è che, per qualche motivo, SNK decise di adattare The King of Fighters ’99 al Game Boy Advance… cambiando totalmente storia, eventi e personaggi. Perché? Non l’ho davvero mai capito.
In The King of Fighters EX: Neo Blood, Kyo Kusanagi non viene rapito da NESTS dopo lo scontro con Orochi, ma viene trovato senza sensi da Moe Habana. Due anni dopo viene organizzato un altro torneo e, alla fine, si scopre che dietro a tutto c’é Geese. Boh, cose a caso. K’ e Maxima appaiono solo come Striker.
The King of Fighters EX2: Howling Blood prevede quindi la versione 2000 del torneo dell’universo originale. Qui si scopre che i sacri tesori non sono solo tre, ma dieci e che un uomo d’affari, Gustav Munchausen, vuole usare uno degli eredi dei sette rimanenti, Sinobu Amou, per resuscitare Goenitz.
La cosa bella di EX2 è che introduce molti nuovi personaggi interessanti e una narrazione dal grosso potenziale che, tuttavia, finisce nel nulla. Non uscirà mai un terzo gioco e i piani di Gustav Munchausen termineranno qua. Anche sull’identità dei combattenti dei tesori rimanenti non si saprà nulla. Che spreco.
L’Universo Alternativo di Fu’un
Prima di proseguire, c’é un’altra linea alternativa di cui parlare, anche solo perché qua South Town non è mai stata distrutta (cosa che invece sarà ritenuta canonica da qui in poi), ovvero la duologia Fu’un (Vento e Nuvole) composta da Savage Reign e Kizuna Encounter (titolo diverso solo in occidente).
In Savage Reign siamo nel XXI secolo e torniamo a South Town, rinominata Jipang City, per un nuovo torneo, chiamato la Battaglia della Bestia Divina, organizzato da un potente combattente chiamato King Lion. Uno dei partecipanti, Sho Hayate, sconfigge sia King Lion che il vero King Leo, vincendo il torneo.
Nel seguito, Kizuna Encounter, King Leo, alimentato dalla vendetta, organizza un secondo torneo, solo che stavolta si può partecipare solo in team. Alla fine del gioco si scopre però che dietro a tutto c’é una misteriosa organizzazione terroristica chiamata Jaguar e si deve affrontare il suo operativo Jyazu.
Il vero obiettivo di Jaguar? Non lo sapremo mai perché anche questa linea narrativa termina di fatto qua. L’ennesimo enorme potenziale ucciso dalla crisi della SNK. C’é però da dire che Hayate e Jyazu fanno un’apparizione in The King of Fighters XI, canonizzando l’esistenza di questa linea temporale alternativa.
Fatal Fury City of the Wolves – L’Era Moderna
La Storia di Mark of the Wolves
Arriviamo così all’era moderna e a Garou: Mark of the Wolves, ovvero il tentativo di dare una nuova linea narrativa a Fatal Fury. Il protagonista di questo titolo non è Terry Bogard, ma Rock Howard, figlio dalla testa caldissima di Geese, allenato da Terry e determinato a scoprire di più sui suoi genitori.
Il gioco è ambientato in Second South Town, una città che sarà poi canonizzata come “quella costruita per i rifugiati che hanno perso la casa a causa del Cannone Zero,” e vede un cast totalmente rinnovato. L’unico a fare il suo ritorno è Terry Bogard in una veste, però, molto più matura e ponderata.
Al centro di tutto c’é ovviamente un torneo, il Maximum Mayhem, ma presto si scoprirà che questo è connesso a Rock visto che l’organizzatore è Kain Heinlein, fratello di Marie Heinlein, ovvero sua madre. Rock sconfiggerà Kain e… boh. Di fatto Garou termina con un climax che non ha mai avuto seguito.
Hanno però avuto molto seguito i personaggi del gioco che sono apparsi come presenze costanti sia di The King of Fighters che di altri giochi SNK. Sono pochi i membri del roster di Garou che non vantano una seconda apparizione e Tizoc, B. Jenet, Gato e Rock sono conosciuti anche da chi non ha mai avviato Mark of the Wolves.
La Storia di Maximum Impact
Parlando per altro di The King of Fighters, per quanto la SNK abbia provato a venderci The King of Fighters Maximum Impact come una serie spin-off di questo gioco, è chiaro a chiunque ci abbia giocato che i due titoli guardano più a Fatal Fury che ad altro. La presenza di Rock piazza i titoli dopo Garou.
Il primo gioco, The King of Fighters Maximum Impact, segue le vicende di due fratelli, Alba e Soiree, mentre cercano di riportare la pace nell’originale South Town tentando di sconfiggere Duke, capo dei Mephistopheles e anche assassino del loro padre adottivo Fate, leader della gang apparentemente buona Addes.
Nel seguito si scopre però che Addes era un’entità ben più grande e una nuova gang viene inviata a South Town per fermare Alba e Soiree. I due prima incontrano una ragazza che dice di essere in parte aliena, Luise, e poi sconfiggono il leader della gang, ma Soiree viene rapito come punizione da Addes.
Teoricamente il tutto doveva portare ad un terzo gioco per un confronto decisivo con Addes, che stava usando il sangue alieno per potenziare gli esseri umani, ma chiaramente tutto questo non è mai successo e Maximum Impact è rimasta un’altra linea narrativa piena di potenziale mai sfruttato da SNK.
I Racconti di Ash
Se Fatal Fury e Maximum Impact non sono stato fortunati, se non altro almeno The King of Fighters ha ottenuto una conclusione (per quanto frettolosa) prima che la SNK abbandonasse il mercato dei picchiaduro, con gli ultimi quattro giochi che vengono riuniti nell’arco narrativo de “I Racconti di Ash.”
Tutto parte nuovamente dal passato, anzi, da “Coloro che vengono dal Passato,” un gruppo di misteriosi combattenti che sembra essere la controparte europea degli Hakkesshu. Il loro leader, Saiki, può persino governare il tempo. Il gruppo viene però quasi totalmente eliminato dalla famiglia Blanctorche.
Tornando nel presente, i figli di Rugal, Adelheid e Rose, organizzano il The King of Fighters 2003 a cui partecipano anche Kyo, Iori e Chizuru dopo che quest’ultima ha percepito il sigillo di Orochi indebolirsi. Dietro al torneo ci sono infatti i seguaci di Saiki e, alla fine, Ash ruba i poteri di Chizuru.
Rotto uno dei sigilli, un secondo torneo, il The King of Fighters XI, viene organizzato da Shion e Magaki, altri due seguaci di Saiki, anche se il secondo complotta di tenere il potere di Orochi per sé una volta rotto il sigillo. Al torneo partecipa anche l’ultima Blanctorche, Elisabeth, amica di infanzia di Ash.
Alla fine del torneo il sigillo viene rotto, Magaki viene ucciso da Shion per il suo tradimento e Iori, reso folle dal potere di Orochi, prima quasi ucciderà Shingo e Kyo e poi si vedrà sottrarre i suoi poteri da Ash. Elisabeth proverà quindi a fermare l’amico/amato, ma questi riuscirà a fuggire.
Gli Ikari Warriors si alleano con Adelheid per liberare la sorella dal controllo di Saiki che organizza il The King of Fighters XIII. Lui e i suoi seguaci sono intrappolati nel passato e solo il potere dei tre tesori può aprire un passaggio che permetta loro di arrivare nell’epoca moderna e liberare Orochi.
Ash sembra riuscire nell’impresa, ma alla fine tradisce Saiki e lo sconfigge, imprigionandolo per sempre in un passato dove viene ucciso. Ash stesso svanisce nel nulla, essendo un discendente di Saiki. Tuttavia il finale del gioco sembra lasciar intuire che alcuni seguaci di Saiki siano ancora vivi.
Fatal Fury City of the Wolves – E queste dove stanno?
Pachinko e Aggressors of Dark Kombat
Prima di concludere il nostro viaggio storico nel multiverso SNK, dobbiamo fare un piccolo tour verso alcune dimensioni alternative che sono degli extra. Partiamo dai Pachinko. Dopo The King of Fighters XIII, infatti, SNK decise di abbandonare i videogiochi tradizionali per dedicarsi a questo mercato.
Che cosa sono i Pachinko? Praticamente le slot machine in versione giapponese e quindi più fighe visto che spesso hanno anche un lato narrativo, per quanto ridotto. Restano comunque delle slot. Perché parlarne qui? Perché due protagoniste di due giochi Pachinko SNK sono apparsi in The King of Fighters XIV.
La prima è Mui Mui, protagonista di Dragon Gal, un Pachinko ambientato nell’antica Cina a tema kung-fu. Mui Mui possiede il sangue dell’antico drago e deve recuperare un sigillo dorato da alcuni ladri. L’altra è Love Heart, protagonista di Sky Love e capitano pirata che vuole riportare la pace nei cieli.
Vorrei poi approfittare di questa sezione per citare Aggressors of Dark Kombat, rinomato e innovativo picchiaduro SNK del 1994 che, nonostante la fama, non ha mai ottenuto neanche una presenza minimamente rilevante in The King of Fighters o nei giochi SNK moderni. Strano a dire il vero, anche perché…
La Storia di World Heroes
Aggressors of Dark Kombat non sarà mai stato citato in The King of Fighters, ma presenta nel roster Kotaro Fuuma, personaggio di un’altra saga che è colpevolmente assente da The King of Fighters, ovvero la quadrilogia World Heroes. Si, ok, Jeanne D’Arc è in SNK Heroines Tag Team Frenzy, ma non credo conti davvero.
World Heroes è ambientato in un futuro ignoto dove uno scienziato, il Dottor Brown, ha creato una macchina del tempo e ha ben pensato di usarla per organizzare un torneo tra i migliori lottatori di tutti i tempi. Il problema è che richiama anche un cyborg dal futuro desideroso di conquistare il pianeta. Oh beh.
Visto che la prima volta era andata così bene, il Dottor Brown ci riprova in World Heroes 2, il suo obiettivo è sempre scoprire chi era il combattente più forte della storia. Stavolta però non solo fa il suo ritorno Geegus, il cyborg assassino, ma questi è anche accompagnato da un fratellino dal nome modesto: Dio.
Con tutti questi viaggi nel tempo era scontato che qualcuno si accorgesse della cosa. In World Heroes 2 Jet, il malvagio Zeus, che pare uscito direttamente dal cast di Ken il Guerriero, ruba la macchina del tempo da Brown e la usa per mirare alla dominazione globale. Da uno chiamato così che ti aspettavi?
Ora uno potrebbe pensare che il Dottor Brown abbia imparato la lezione dopo due quasi apocalissi e un furto… e invece no. Riproviamoci una terza volta e così ecco World Heroes Perfect, ultimo capitolo della saga. Stavolta tornano sia Zeus che Dio in una nuova versione persino più potente e fetente.
La Saga di Metal Slug Parte 2
L’ultimo tour extra da fare, prima di concludere il nostro viaggio attraverso questo enorme multiverso targato SNK, prevede la conclusione della saga di Metal Slug. Nella prima parte di questo articolo, infatti, avevamo trattato solo quattro degli otto giochi che compongono il canone di questa saga. Tiriamo le fila.
Teoricamente Metal Slug 4 si pone un anno dopo gli eventi di Metal Slug 3 e 6 e quindi dovrebbe avvenire in contemporanea alla saga NESTS, ma già sappiamo che in quel periodo Fio era impegnata. Potrebbe avvenire poco dopo, ma Fio era anche in Maximum Impact, insomma, un gran casino come al solito.
In ogni caso Metal Slug 4 è il nostro punto di riferimento temporale, ma poco prima ha luogo Metal Slug 7. Questo inizia in modo molto classico, i PF, aiutati dagli Ikari Warriors, affrontano e sconfiggono Morden. Solo che poi arriva un’armata ribelle dal futuro e ora ci sono due Morden da sconfiggere.
Subito dopo Metal Slug 4 segue le vicende di Marco e Fio, insieme ai nuovi arrivati Nadia e Trevor, mentre cercano di fermare la diffusione di un misterioso cyber virus creato dall’organizzazione terroristica Amadeus Syndicate che, per non farsi mancare nulla, si è alleata con l’armata di Morden.
Nel capitolo successivo, Metal Slug 5, Marco e Fio si riuniscono con Tarma e Eri per contrastare la misteriosa Armata Ptolemaica che, attraverso archeologia e spionaggio (connubio strano a dir poco), è riuscita a ottenere un grande potere e persino a rubare i piani dei nuovi modelli di Metal Slug.
Lo strano e criticatissimo Metal Slug 3D chiude infine la saga (almeno per ora). La storia è nuovamente molto classica. I PF si ritrovano a fare i conti con un Morden tornato alla carica grazie al suo nuovo alleato: il multi-miliardario industriale Oguma. Il suo vero scopo? E’ un rettiliano (non scherzo).
Fatal Fury City of the Wolves – La Nuova Era
La Saga della Nuova Era
Arriviamo così ai giorni odierni, in tutti i sensi. L’attuale saga, “La Nuova Era,” è quella che è attualmente in corso e che dovrebbe avere un ultimo capito in futuro, più che altro perché voglio sperare che la storia non termini con il finale anonimo e quasi senza spiegazioni di The King of Fighters XV.
Tutto ha inizio alla fine di The King of Fighters XIII. Ash elimina Saiki dallo spaziotempo e, così facendo, genera un paradosso temporale che risveglia Verse, un’entità composta dalla rabbia di coloro che sono morti in battaglia. Un frammento di Verse finisce tuttavia in una coppia di ragazzi: Shun’ei e Isla.
Ignaro di tutto ciò, un miliardario combattente di nome Antonov acquista i diritti del The King of Fighters e si proclama primo e unico campione del torneo. Poco arrogante, va detto. Subito dopo organizza il The King of Fighters XIV. Il Team Japan originale lo sconfigge, ma nel farlo attivano del tutto Verse.
L’entità viene sconfitta da Shun’ei, Meitenkun e Tung Fu Rue, ma la distruzione di Verse rilascia nel mondo tutte le anime che lo componevano, resuscitando molti morti, tra cui Orochi, Rugal, gli Hakkeshu stessi, Ash e molti, molti altri. Immediatamente Heidern e gli Ikari Warriors si mettono in azione.
Nel frattempo Antonov viene forzato al ritiro e così il The King of Fighters XV viene organizzato da una misteriosa Anastasia. No, giuro, non se ne sa nulla, non si vede neanche. A questo partecipano anche molti resuscitati e, al culmine dello stesso, Isla viene posseduta dalla sua energia diventando Re Verse.
L’entità viene sconfitta e Isla salvata, ma Verse e Re Verse erano solo i servitori di una vera e propria divinità: Otoma=Raga. Il loro scopo era raccogliere le anime per anticipare la sua venuta che avrebbe posto fine al mondo. Shun’ei, Isla e molti altri uniscono le forze e la Dea viene rispedita a casa nella sua dimensione.
Di base The King of Fighters XV ci lascia con più dubbi che risposte. Per quanto la trama principale venga più o meno dissipata, restano parecchie zone d’ombra da chiarire sia per la storia principale (chi è Anastasia?) che per le secondarie. Spero davvero in un The King of Fighter XVI che sia conclusivo.
P.S.: Teoricamente SNK Heroines Tag Team Frenzy fa parte del canone della Nuova Era a tutti gli effetti, anticipa persino il ritorno di Shermie. In realtà, visto che è tutto un piano di dubbio gusto di Kukri che rapisce varie ragazze SNK mentre sognano e cambia sesso a Terry Bogard… facciamo finta che non ci sia, ok?
Fatal Fury City of the Wolves
Prima di questo possibile e sperato ulteriore capitolo di The King of Fighters, sappiamo che il prossimo passo sarà Fatal Fury City of the Wolves. Dopo più di venti anni la SNK si è decisa a dare ascolto ai fan e avremo chiaramente un proseguimento della narrazione di Garou: Mark of the Wolves!
Per ora della storia si sa poco e nulla quindi spero davvero che possa chiarire, riprendere o canonizzare anche altre linee narrative rimaste in sospeso (un po’ come ha fatto Krhonen in The King of Fighters XV). Si, sto parlando proprio di The King of Fighters Maximum Impact, le altre sono ormai dimenticate.
Quello che sappiamo per certo sono i sei personaggi presenti. Chiaramente non potevano mancare Rock Howard e Terry Bogard, sono pur sempre i due protagonisti di questa saga, no? Abbiamo poi il ritorno di Hotaru (che praticamente conferma anche Gato), di Tizoc (basta dinosauri) e di Marco Rodrigues!
L’unica nuova arrivata è Preecha, ma lo stile di lotta non lascia dubbi: finalmente la più volte citata allieva di Joe Higashi fa il suo debutto in prima persona! In effetti Joe era l’unico a non avere un corrispettivo in Mark of the Wolves. Volendo speculare un po’ su chi tornerà, chi altri mi aspetto?
Sicuramente il già citato Gato e B. Jenet, insieme a Tizoc e Rock sono i nomi più famosi del gioco. Poi se c’é l’allieva di Joe, non possono mancare tutti gli altri allievi quindi Hokutomaru, Kim Dong Hwan e Kim Jae Hoon. Insomma, in pratica tutti. Gli unici dubbi li ho su Kevin Rian e Freeman (ahimé).
The Fighters’ Legacy Index
#001 – Street Fighter VI La Storia fino ad ora
#002 – Mortal Kombat I La Storia fino ad ora parte 1
#003 – Mortal Kombat I La Storia fino ad ora parte 2
#004 – Mortal Kombat I La Storia fino ad ora parte 3
#005 – Tekken 8 La Storia fino ad ora
#006 – Soul Calibur La Storia fino ad ora
#007 – Gladiator Che cosa è?
#008 – Blandia Che cosa è?
#009 – Kunio-Kun Che cosa è?
#010 – Kunio-Kun la Saga Originale
#011 – Kunio-Kun la Saga Nekketsu
#012 – Il Multiverso SNK Parte 1