Un’altra piccola gemma del retro gaming è approdata su Nintendo Switch. Il 23 dicembre 2020 ha debuttato sul mercato videoludico la versione per la piccola console ibrida Nintendo di Fatal Fury: First Contact, picchiaduro in 2D uscito nel 1999 che faceva parte del parco titoli del Neo Geo Pocket Color.
Dopo più di 20 anni dalla sua uscita originale è di nuovo possibile tornare nei ring a 8 bit del titolo prodotto da SNK Corporation. Il gioco tra alti e bassi riesce a divertire, il valore nostalgico è alle stelle, peccato che alcune pecche riducono il titolo a non più di un semplice passatempo per occupare i momenti morti della giornata.
Fatal Fury: First Contact non è un titolo story driven
Nel caso fossi alla ricerca di un titolo con una grande regia, un cast di personaggi carismatici e ben approfonditi, questo non è il gioco che fa per te. Il prodotto di SNK Corporation non possiede una vera e propria trama, ci butta direttamente nella mischia senza darci nessun contesto, dovremo semplicemente scegliere il nostro personaggio preferito e prepararci a fare una strage.
Come detto in precedenza la fattura del titolo lo rende più un passatempo piuttosto che un gioco da spolpare, di conseguenza poter menare le mani con i personaggi che hanno segnato l’infanzia di molti ogniqualvolta si hanno 5 minuti liberi è estremamente divertente e rilassante.
Graficamente gradevole, per essere del 1999
Ovviamente parlando del comparto grafico dobbiamo tenere a mente che Fatal Fury: First Contact ha più di 20 anni e che non è stato apportato nessun rimaneggiamento al titolo, né sul piano del gameplay, né tantomeno sul piano della grafica ed è qui che iniziano i primi problemi.
Nonostante il comparto grafico sia gradevole, le animazioni ben realizzate, i fondali molto caratteristici e i personaggi ben diversi tra loro, non è possibile sorvolare sul fatto che nella versione per Nintendo Switch di Fatal Fury: First Contact lo schermo di gioco risulta davvero troppo piccolo.
Nonostante l’idea di avere a disposizione un Neo Geo Pocket Color sulla schermo della nostra console (con supporto ai comandi touch screen) sia molto divertente e stilisticamente interessante, va a minare pesantemente l’esperienza di gioco in quanto sarebbe sicuramente stato più piacevole poter giocare a schermo intero.
Sempre per approfondire la questione della console virtuale, avremo anche la possibilità di scegliere tra diverse skin per la console portatile, mentre nel caso ci trovassimo a giocare in multiplayer locale, non sarà presente la console a schermo.
Chi dice che la musica di 20 anni fa era la migliore ha assolutamente ragione
La colonna sonora del titolo a mio avviso è sicuramente uno dei suoi maggiori punti di forza, ispiratissima, molto varia, ogni pezzo è ben riconoscibile e tra alti e meno alti (non mi è capitato di trovarmi di fronte a dei bassi) il livello è altissimo. Per quanto riguarda gli effetti sonori sono senza infamia e senza lode, niente di speciale ma non mi è capitato di trovarmi di fronte ad effetti di bassa qualità o a bug audio.
Un gameplay agrodolce
Fatal Fury: First Contact è un titolo che si basa interamente sul gameplay ed è proprio in questo campo dove gioie e dolori si uniscono al fine di creare un titolo che diverte, ma che rimane bloccato nel passato.
Il problema principale del gioco sono i comandi, spesso imprecisi soprattutto con l’utilizzo dello stick analogico e per niente responsivi, di conseguenza il feeling dei colpi spesso non è soddisfacente. La varietà di personaggi e combo invece è notevole e garantisce una buona rigiocabilità al titolo. Interessante anche il libretto di gioco uguale a quello originale dove potremo guardare tutti i comandi per i diversi combattenti.
Lo scopo principale del gioco è molto semplice, una volta scelto il nostro combattente prediletto dovremo affrontare una squadra nemica in una serie di incontri al meglio di 3. Questa è ovviamente la meccanica che rende il titolo un filino troppo poco articolato, complici anche più di 20 anni di innovazione videoludica, rendendolo di conseguenza un passatempo molto divertente ma nulla di più.
Interessante invece la modalità in multiplayer locale che riesce ad aumentare praticamente all’infinito la longevità del gioco.
In conclusione Fatal Fury: First Contact, visto anche il suo prezzo davvero molto basso di soli 7,99€, è un titolo che riesce a far felici coloro che hanno passato l’infanzia con la versione originale del titolo e vogliono recuperarlo, o a chi vuole un passatempo per delle brevi sessioni videoludiche senza troppo impegno. Peccato per la poca responsività dei comandi, che essendo una meccanica fondamentale in un picchiaduro, allontanano di poco il titolo dalla sufficienza.