Fault: Elder Orb è approdato sul mio PC nella sua versione early access disponibile gratuitamente su Steam a questo indirizzo. Dopo averci giocato per un bel po’ di tempo, mi sento finalmente pronto a raccontarti tutti i pregi e i difetti dietro questo titolo tutto da scoprire. Se sei curioso in merito al risultato di questo progetto, rimani con noi e alla fine di questa anteprima sicuramente avrai un’idea più chiara relativa al progetto!
Fault: Elder Orb, una parte di Paragon torna tra noi!
Prima d’iniziare a parlare di Fault: Elder Orb è importante accennare cosa si intende per genere MOBA: Multiplayer Online Battle Arena, o per gli amici MOBA, non è altro che un sottogenere dei videogiochi strategici in tempo reale. Nella mappa saranno presenti due squadre, ognuna avrà una propria base all’estremità della mappa, che per comodità da ora chiameremo QG. L’obiettivo è molto semplice: distruggere il QG avversario! Vi sono principalmente tre strade per addentrarsi in base nemica e ognuna avrà a difesa sia proprie torri che torri avversarie.
L’unico modo per arrivare al QG avversario è quello di farsi strada tra le difese nemiche e abbatterle una dopo l’altra. Inoltre ogni QG genererà a intermittenza delle piccole unità guidate dalla CPU che saranno indispensabili per farsi strada verso l’arena nemica. Ogni giocatore guiderà un eroe diverso. Nel caso di Fault: Elder Orb la visuale è in terza persona, uccidendo le unità descritte prima o gli eroi avversari si guadagneranno rispettivamente oro ed esperienza, che serviranno ad avanzare di livello e acquistare equipaggiamento migliore!
Dopo questo breve accenno ai MOBA, voglio specificare che in Fault: Elder Orb ci sarà una strabiliante sorpresa per tutti i fan di Paragon. Se ben ricordi, la storia di Paragon è molto triste, si tratta di un gioco rilasciato da Epic Games di genere MOBA, che però è stato cestinato per dare maggiore spazio a Fortnite. L’azienda ha però deciso di scusarsi rilasciando in maniera gratuita tutti gli asset del titolo, come ti avevamo raccontato qui. Fault: Elder Orb appunto omaggia il titolo riproponendo in maniera molto fedele i vari personaggi; un particolare che farà battere il cuore alle persone che, come me, erano soliti dilettarsi in Paragon.
Il divertimento non manca, ma c’è ancora molto da fare
Ora che abbiamo gettato un po’ di basi possiamo passare subito al gameplay in sé. Fault: Elder Orb vanta un discreto roster di eroi, circa 26 giocabili tra cui alcuni dei 30 e passa principali eroi di Paragon (compreso Boris che all’epoca di Paragon non aveva fatto in tempo a vedere la luce per via della chiusura dei server). Seppur il roster quindi sia piuttosto variegato e il moveset si riveli fedele e responsivo, purtroppo durante la mia prova non ho percepito quel fattore “wow” in grado di rendere gli scontri emozionanti. I personaggi non saranno fin da subito utilizzabili tutti, se vorrai sbloccarli ci sono sostanzialmente due modi: giocare oppure pagare con una quantità di soldi reali e poi procedere allo sblocco.
Ho notato poi un certo senso di sbilanciamento che rende la vita fin troppo facile a una manciata di eroi specifici, una volta organizzata una determinata build. Riguardo a questa dinamica potrebbe anche solo essere una mia percezione sfalsata, ma ho ritenuto giusto riportartela.
Fino a quando non raggiungerai il livello 5 sarai obbligato a giocare con i bot, in modo tale da farti le ossa in merito alle meccaniche principali del gioco. A proposito di questi bot devo assolutamente muovere delle severe critiche in quanto più di una volta l’IA si è rivelata a dir poco insoddisfacente: Muriel per esempio, un personaggio di support, si lanciava contro il nemico senza alcun tipo di paura, finendo per farsi sconfiggere e regalare all’avversario prezioso oro ed esperienza. Situazioni di questo tipo devono essere quantomeno limate, in quanto una buona IA può fare la differenza in questo tipo di giochi.
Tralasciando il giocatore singolo, devo purtroppo avvisarti che il matchmaking per ora è quello che è, non essendoci moltissima gente a riempire i server ti ritroverai quasi subito contro gente molto al di sopra del tuo livello e questo oltre che essere molto frustrante, provocherà sicuramente qualche sconfitta di troppo. Purtroppo però per organizzare un buon matchmaking serve sicuramente molta utenza, quindi se deciderai di tuffarti su Fault: Elder Orb dovrai per ora metterti l’anima in pace.
Parlando del sistema di shop, il tutto è stato sicuramente pensato per venire incontro a quanta più utenza possibile. Se non disattiverai l’opzione dalle impostazioni per esempio, non dovrai neanche preoccuparti d’interagire con il menù del negozio, in quanto il gioco si occuperà di organizzare la migliore build possibile per il tuo eroe. Sempre in merito allo shop ho notato fin troppi palesi riferimenti ad alcuni item presenti in League Of Legends. A ogni modo il tutto funziona egregiamente e il menù è facilmente consultabile in qualsiasi momento della partita. Sotto questo punto di vista è stato fatto un ottimo lavoro a livello d’interfaccia.
Un comparto tecnico da brividi!
Nota dolente di questa versione early access di Fault: Elder Orb è sicuramente il comparto tecnico che lascia molto a desiderare. Le texture sono poco curate e alcune volte non vengono neanche renderizzate totalmente. Inoltre, mi è capitato più di una volta di ritrovarmi persino nei menù con delle scritte sfocate e non caricate adeguatamente. Il frame rate è molto più che ballerino in certi frangenti e data la qualità grafica generale la situazione non è assolutamente accettabile. C’è sicuramente molto lavoro da fare per il comparto grafico.
Il sonoro necessita sicuramente di un sottofondo musicale di qualche tipo. L’atmosfera che si percepisce è molto piatta e al di là dei suoni d’attacco e della voce che ti avverte dei progressi avvenuti nel mezzo della partita ombreggia il silenzio.
Tirando le somme Fault: Elder Orb è sicuramente sulla buona strada seppur dopo due anni di sviluppo mi sarei sicuramente aspettato qualcosa in più… Fault: Elder Orb si porta dietro ancora diversi problemi e alcuni di questi sono difficilmente trascurabili, ma dobbiamo tenere in conto che il titolo è ancora in early access. L’esperienza complessiva è passabile e sicuramente per i nostalgici di Paragon un tuffo in game è più che d’obbligo. Non ci resta che rimanere in attesa di vedere cosa ci riserverà il futuro!