Vicenza è nerd? In un’Italia sempre più in rapida ascesa fronte movimento nerd (basti pensare alle fiumane di persone che riempiono ogni anno l’ormai celebre Lucca Comics) possono città meno quotate giocare le proprie carte e dire la propria? Ho avuto la possibilità di partecipare al Vicenza Comics & Games il giorno sabato 30 settembre e nel presente articolo andrò a raccontare la mia esperienza!
Agli esordi… ma che emozione!
Premetto che quella di Vicenza è stata la mia prima fiera del fumetto e mi scuserà chiunque stia leggendo se non sarò oggettivo (non avendo altre esperienze in saccoccia) e mi lascerò trasportare dalle emozioni. Ma partiamo dal principio. Arrivo sotto il sole cocente di fine settem… ebbene sì, il meteo ormai ha deciso di giocarci brutti scherzi quest’anno in particolare!
L’atmosfera all’entrata è un’armonia di elementi: dal cosplay all’allegria sprigionata dalla preparazione dei balletti per lo stand K-Pop e dai commenti di apprezzamento che già si iniziano a sollevare per i costumi scelti dagli artisti. Insomma, gli ingredienti per una giornata divertente c’erano tutti e fremevo dalla voglia di saperne di più e vivere un qualcosa a me finora ignoto. Ore 10 si aprono le porte. Un mondo tutto da scoprire mi stava aspettando.
La fiera delle piccole realtà…
Ciò che più mi porto dentro da questa fiera sono state sicuramente le conversazioni che ho avuto con gli svariati ragazzi che si sono prestati nel corso di quel fine settimana ad esporre nei vari stand. In particolare, vorrei fare un plauso al lavoro di Tenko official cards, una miniera di idee veramente ben studiate che sicuramente faranno parlare di sè in ogni fiera cui parteciperanno in futuro.
Dopo aver ritirato le loro simpaticissime carte disegnate in occasione dell’evento (tra l’altro numerate!), è giunto il momento di continuare il mio giro esplorativo. Action figure, carte collezionabili, costumi per cosplayer e chi più ne ha più ne metta: insomma, un vero e proprio paradiso per chiunque apprezzi questo mondo! Nonostante la grandezza ridotta dei padiglioni, lo spazio sembra essere stato utilizzato alla perfezione non dando un’idea di vuoto, bensì di vivacità e fermento.
… ma non dei videogiocatori!
Nota dolente risulta purtroppo l’area dedicata ai videogiochi: ebbene sì, la fiera del fumetto di Vicenza ha ospitato ben 200 postazioni circa per il gaming, per non parlare di numerosi cabinati e molto altro ancora. La scelta spaziava dagli FPS al genere horror (con un paio di postazioni riservata allo streaming di svariati capitoli della saga Resident Evil), Mario Kart e EAFC24. Su quest’ultimo in particolare vorrei riferire una piccola critica.
Non mi sembra giusto che in una fiera pensata a misura di nerd la prova di un videogioco quale EA Sports FC 24 debba essere pagata, anzi la trovo un’idea fuori luogo che va a collidere con lo spirito di un evento quale il Comics & Games. A parte questo piccolo appunto, poter mettere mano ad un titolo recentemente uscito quale Starfield per farsi un’idea generale sulla buona realizzazione o meno dello stesso mi ha fatto veramente piacere!
I numerosi cabinati disposti in una lunga serpentina che ha occupato addirittura una buona parte del padiglione sono stati una chicca che mi ha fatto abozzare un sorriso compiaciuto. In particolare, vedere intere generazioni radunate attorno a questi ricordi di un recente passato è stata una grossa sorpresa per me, ma si sa che i bei momenti arrivano quando meno te li aspetti.
Un evento che dà il meglio di sè verso fine giornata
Non posso negare che, entrato alle 10 della mattina in fiera, ad una certa la sensazione di visto e rivisto mi ha quasi fatto balenare in mente l’idea di abbandonare anzi tempo l’evento per la mancanza di intrattenimento. Solo a partire dalle ore 14 qualcosina inizia a muoversi qualcosa sul palco principale con i primi ospiti che (nonostante qualche svarione nella trattazione delle proprie tematiche) hanno provato a radunare quanti più interessati possibili.
Pino Insegno, Danilo Bertazzi, Elisa Rosselli e tanti altri: la line up di ospiti è stata veramente variegata nel corso delle due giornate e (parlo per la prima giornata) ha avuto veramente il suo perchè resistere un altro paio d’ore per poter ascoltare quanto avevano da dire i vari personaggi noti. Tutto bello finchè, leggendo la lista degli ospiti, noto il nome di Rocco Siffredi. Il collegamento con il mondo nerd più insensato della storia dei collegamenti e non ti nascondo che ad un certo punto del suo “discorso” ho abbandonato la fiera.
Nonostante alcune scelte cui fatico a trovare un senso, la fiera del fumetto di Vicenza è stata tra alti e bassi una bella esperienza che potrà farti immergere in un mondo fantastico, tra appassionati che non perdono occasione di rivolgerti la parola per conoscersi meglio e stand ricchi di oggetti da collezione legati al tuo manga preferito e tanto altro ancora. Riprendendo la domanda iniziale, Vicenza è nerd? Con le giuste accortezze la risposta non può che essere affermativa e non vedo l’ora di tornare l’anno prossimo per verificare i cambiamenti fatti. Stay nerd!