Il cambio di nome per FIFA 23, che EA Sports starebbe valutando in queste settimane, potrebbe essere legato a un vero e proprio scontro con la FIFA che rischia di portare ad un divorzio dopo una partnership lunga diversi anni. L’informazione arriva direttamente dall’autorevole New York Times, che cita disaccordi legati ai costi e ai nuovi flussi di entrate.
A new report in the @nytimes states that the dispute between EA and FIFA is related to cost and new revenue streams
FIFA wants to charge EA double the amount ($1bn+ every 4 years) for the license and limit EA's ability to monetise beyond the game itselfhttps://t.co/5gNas9Iz9b pic.twitter.com/hZ9YnOZDMN
— Daniel Ahmad (@ZhugeEX) October 13, 2021
FIFA 23: un cambio di nome inevitabile?
Stando al rapporto pubblicato dalla testata newyorkese, la FIFA avrebbe intenzione di addebitare un miliardo di dollari ogni quattro anni per sfruttare la sua licenza per il gioco di calcio. Inoltre, l’organizzazione mondiale mirerebbe a limitare la monetizzazione da parte di Electronic Arts.
L’obiettivo del publisher sarebbe infatti quello di sfruttare il marchio per ottenere dei guadagni anche dai momenti salienti delle partite reali, da tornei di videogiochi ad arena e da prodotti digitali come gli NFT. Un aspetto che non sarebbe gradito dalla FIFA.
Electronic Arts ha già fatto sapere in via ufficiale l’idea di rinominare il suo storico gioco di calcio: in tal senso, è già stato registrato il marchio EA Sports FC. Una decisione verrà comunque presa entro la fine di quest’anno con ogni probabilità: è già stato specificato che l’eventuale perdita della licenza intaccherebbe solo il nome, il logo e i diritti per utilizzare la Coppa del Mondo all’interno del gioco.
Tutto il resto è invece legato ad accordi con leghe e federazioni private: squadre, tornei e calciatori non verrebbero dunque intaccati dall’eventuale divorzio nel caso FIFA 23 dovesse presentarsi sul mercato con un nome nuovo.