Bentornato sul Final Fantasy Compendium per la sesta e ultima parte del nostro mega-articolo che andrà ad elencare tutti (ma proprio tutti) i prodotti che fanno parte della saga di Final Fantasy. Nella quinta parte abbiamo raggiunto i giorni nostri, ma abbiamo anche accennato di aver dimenticato (volontariamente o meno) alcune cose per strada. Oggi le recupereremo completando infine il nostro viaggio attraverso la saga. Sei pronto alla sua conclusione? Iniziamo.
Final Fantasy Legend
Questa trilogia l’ho praticamente scavalcata nell’elenco originale essendomene dimenticato completamente. Tale errore mio ha tuttavia una certa giustificazione visto che questi giochi fanno parte del mondo di Final Fantasy solo in occidente mentre in oriente rappresentano i primi tre capitoli dell’altrettanto famosa serie di SaGa. I titoli vennero cambiati per cavalcare l’onda di successo di Final Fantasy e sono l’ennesima prova dei danni causati dalla localizzazione inglese nei primi anni della vita di questo franchise.
The Final Fantasy Legend (1989)
Il titolo originale di questo gioco per Game Boy è Hell Tower Warrior Saga. Esso fu il secondo titolo Squaresoft ad uscire in Nord America e per far sì che vendesse abbastanza, gli venne cambiato completamente il nome ignorando le evidenti, enormi differenze tra le due serie. Queste sono palesi fin dal setting visto che se il primo Final Fantasy era chiaramente ispirato a Dungeons & Dragons, SaGa guardava a Gamma World. Niente razze o esperienza, ma ambientazioni sci-fi con un forte focus su mutazioni e trasformazioni per aumentare le proprie abilità. Nel 2007 in Giappone è arrivato anche sui dispositivi mobile, ma non è mai stato diffuso fuori dal territorio nazionale.
Come giocarlo: molto, molto difficile da trovare. Escludendo la versione giapponese per sistemi mobile, esiste solo quella per Game Boy (anche quella per Game Boy Colors è esclusiva nipponica). Inoltre non è mai arrivato in Europa. Probabilmente è uno di quei rari casi in cui l’uso di un emulatore è l’unica reale soluzione.
Final Fantasy Legend II (1990)
Come il predecessore, anche il seguito, sempre per Game Boy, vide il proprio titolo cambiare per una questione di popolarità. In Giappone si chiama SaGa2 The Treasure Legend. Non c’é molto altro da aggiungere a questo, visto che di base è un seguito abbastanza fedele, ma va segnalato che, stranamente, di SaGa2 esiste un effettivo remake del 2009 per Nintendo DS con grafica 3D e contenuti aggiuntivi (perché questo si e il primo no?). Tranquillo, comunque, anche questo non è mai uscito dal Giappone.
Come giocarlo: stesso problema del predecessore. O si recupera la cassettina originale in inglese o si è obbligati a usare un emulatore.
Final Fantasy Legend III (1991)
Sto diventando ripetitivo, ma anche per il terzo e ultimo gioco della serie Legend potrei semplicemente fare copia e incolla di quanto già scritto. Uscito originariamente per Game Boy con il titolo SaGa 3 The Ruler of Time and Space, anche di questo è stato realizzato un remake 3D aggiornato per Nintendo DS nel 2011. Continuo a non capire perché non sia mai stato realizzato un remake del primo, ma tanto è tutta roba che non è mai uscita dal Giappone quindi… no problem.
Come giocarlo: copia e incolla quanto scritto sopra. Ecco. Bravo.
Altri GDR di Final Fantasy
Iniziamo ora a vedere i giochi che ho volontariamente lasciato da parte. In questo primo gruppo ho incluso tutti quei giochi che, pur mantenendo uno stile di gioco jrpg classico, non rientrano, per un motivo o per un altro, nelle serie principali che ho analizzato nell’elenco. I motivi di questa esclusione ti saranno chiari via via che li andrai a leggere.
Final Fantasy Adventure (1991)
Qui è dove le cose si fanno confuse. Final Fantasy Adventure è uno spin-off ufficiale per Game Boy della saga originale (in Giappone era noto come Final Fantasy Gaiden), noto in Europa semplicemente come Mystic Quest (senza Final Fantasy). Perché quindi non l’ho incluso nell’elenco dei giochi principali? Per due motivi. Il primo riguarda il gameplay che abbandona lo stile classico dei jrpg in favore di un action-rpg che ricorda tantissimo la serie Legend of Zelda. Il secondo motivo è che ha generato una propria serie parallela di videogiochi, la saga di Mana! Per questo motivo il suo remake per Game Boy Advance si chiama Sword of Mana ed il suo ulteriore remake per sistemi iOS e Android oltre che per PlayStation Vita si intitola Adventures of Mana. Confuso? Credo sia normale.
Come giocarlo: Sia Sword of Mana che Adventures of Mana dovrebbero essere facili da reperire e sono sicuramente versioni migliorate dell’originale Final Fantasy Adventure.
Final Fantasy Mystic Quest (1992)
Questo Final Fantasy dal gameplay classico per Super Nintendo è stato il primo a raggiungere i mercati occidentali prima di quelli nipponici ed è stato pensato come una specie di gioco di “presentazione” del genere. I jrpg all’epoca, infatti, non erano molto conosciuti e c’era necessità di abituare il pubblico agli stilemi del genere prima di potergli proporre con successo i classici giochi della saga. Mystic Quest è quindi molto più facile e meno dispersivo degli altri suoi simili, con una progressione molto lineare e persino una modalità automatica per le battaglie. Curiosamente il gioco è conosciuto come Final fantasy USA: Mystic Quest in Giappone e Mystic Quest Legend in Europa (per legarlo al titolo visto nel paragrafo precedente). Nel 2010 venne rilasciato nuovamente sulla Virtual Console di Nintendo Wii.
Come giocarlo: escludendo la versione per Wii, l’unico modo è recuperare l’originale per Super Nintendo.
Final Fantasy All the Bravest (2013)
Non tutte le idee buone producono videogiochi altrettanto piacevoli. Questo è il caso di All the Bravest, jrpg 2D dal gameplay classico per sistemi iOS e Android, che cita direttamente i primi Final Fantasy e che teoricamente avrebbe dovuto permettere di “utilizzare i personaggi di tutta la saga in una serie di battaglie adrenaliniche”. Il problema è che tutto si riduceva a premere costantemente lo schermo con il dito e sperare che gli elementi casuali andassero a tuo favore. Questo senza contare che i contenuti aggiuntivi avevano un costo esorbitante per il poco che aggiungevano. Inutile dire che le critiche hanno seppellito presto questo gioco, ma l’idea era buona quindi… perché non riciclarla?
Come giocarlo: fortunatamente non si può.
Final Fantasy Record Keeper (2014)
L’anno dopo il clamoroso fallimento di All the Bravest, SquareEnix fa quindi uscire in versione free-to-play Record Keeper, riciclando l’idea di base, ma ottimizzandola al massimo. Il giocatore deve comporre un party di cinque personaggi tra volti nuovi e altri presi direttamente da tutta la saga (alcuni ricreati per l’occasione in 2D). Con questo gruppo si dovranno quindi affrontare una serie di battaglie storiche, prese da tutti i capitoli della saga e persino da alcuni spin-off, per ottenere materiali per costruire equipaggiamenti aggiuntivi e nuovi personaggi. Ora si che prima no.
Come giocarlo: al contrario di All the Bravest, Record Keeper è stato un discreto successo e lo si può trovare ancora oggi sul tuo App Client.
Mobius Final Fantasy (2016)
Di questo Final Fantasy mi ero, invece, proprio dimenticato, ma sta bene in questa sezione. Mobius è un Final Fantasy per sistemi iOS e Android di stampo classico con un gameplay da tipico jrpg ed una grafica accattivante. La storia è completamente originale ed è stata scritta da Kazushige Nojima che l’ha definita degna di un gioco della saga principale. Dal 2016/2017 è disponibile per l’acquisto anche su Steam e te lo consiglio caldamente.
Come giocarlo: al momento è disponibile, ma ecco la brutta notizia. Il 30 Giugno 2020 verrà chiuso tutto. Non è chiaro se la versione Steam resterà disponibile o meno.
Altri Videogiochi di Final Fantasy
In questo gruppo ho incluso tutti quei videogiochi di Final Fantasy che non sono prettamente dei giochi di ruolo, ma che sono comunque collegati alla saga. Se hai già letto l’elenco saprai che alcune eccezioni le ho aggiunte in quello. Questo è dovuto al fatto che quei giochi (tipo Final Fantasy Dissidia) hanno generato delle vere e proprie serie di titoli o erano comunque collegati ad un capitolo della saga principale. I videogiochi presenti qua sotto sono invece unici, solitari e particolari.
Voice Fantasy (2010)
Iniziamo con un gioco free-to-play per sistemi iOS e Android davvero, davvero assurdo. In pratica dovremo usare la nostra voce per creare un gruppo di personaggi per affrontare una serie di battaglie automatiche e completamente casuali. Le statistiche, job e abilità dei personaggi varieranno in base a come moduleremo la voce. Purtroppo nel 2016 SquareEnix ha chiuso tutto ed il gioco è scomparso dagli App Client.
Come giocarlo: al momento non si può.
Final Fantasy Airborne Brigade (2012)
Fino all’ultimo sono stato incerto se inserire questo gioco in questo gruppo o nel precedente. Airborne Brigade, gioco free-to-play per sistemi iOS e Android, ha infatti moltissime caratteristiche dei tipici jrpg, ma non è quello il focus del suo gameplay, quanto lo sviluppo del proprio singolo personaggio. L’equipaggiamento, l’esplorazione delle mappe, gli scontri, tutto è veicolato alla fine verso una specie di tamagochi, non molto diverso da tanti altri social game per dispositivi mobile. Certo, in questo ci sono mostri e personaggi di Final Fantasy, ma non è un gdr se non in piccolissima parte.
Come giocarlo: purtroppo non si può visto che è attiva solo la versione giapponese. Era stato localizzato in Nord America, ma è stato chiuso dopo soli due anni per via dello scarso successo.
Pictlogica Final Fantasy (2013)
Questo titolo free-to-play per sistemi iOS e Android unisce i personaggi e alcune caratteristiche del gameplay di Final Fantasy con le regole del Pictionary, ovvero quei puzzle game dove bisogna rivelare delle figure indovinando i quadratini in cui sono effettivamente presenti. E’ un giochino bizzarro, simpatico e divertente che riesce a prendere il meglio dei due gameplay e unirlo in un risultato sorprendente. Ha avuto così tanto successo che ne è stata realizzata una versione anche per Nintendo 3DS.
Come giocarlo: la versione per sistemi mobile è stata chiusa nel 2019, ma quella per Nintendo 3DS esiste ancora ed è là fuori.
Final Fantasy World Wide Words (2014)
Quarto e ultimo gioco di questo gruppo, World Wide Words è sempre un free-to-play per sistemi iOS e Android che ricorda molto i classici jrpg, vista la grafica 2D e gli scontri a turni, ma dove, per attaccare e usare le abilità, bisogna digitare velocemente le varie parole proposte. Il gioco era davvero grande, 80 mondi al lancio e altri sono stati aggiunti successivamente, ma non ha mai superato i confini nipponici e probabilmente non ha riscosso il successo sperato visto che è stato tutto chiuso due anni dopo, nel 2016.
Come giocarlo: purtroppo non si può.
Final Fantasy in Altri Media
In questo terzo gruppo ho infine messo tre prodotti che sono legati a Final Fantasy, ma che si sono espansi su altri media senza, però, essere collegati a nessuna delle saghe principali. Per la precisione vedremo un film in CGI, un gioco di carte e un manga. Li conosci già? Vediamo un po’.
Final Fantasy The Spirit Within (2001)
Credo che non esista un videogiocatore della mia età che pensando a questo film in CGI di 106 minuti non abbia un brivido di terrore. Costato 137 milioni di dollari, ne portò a casa solo 85, rivelandosi uno dei più grandi flop di sempre. Riuscì anche a rallentare enormemente i progetti di Squaresoft e la sua fusione con Enix. Il problema di The Spirit Within non è la stupefacente resa grafica che, anzi, è davvero encomiabile, ma il fatto che con Final Fantasy, soprattutto quello di quegli anni, non c’entrasse davvero nulla. Uno si deve impegnare non poco a trovare dei collegamenti con la saga in questo polpettone sci-fi.
Come vederlo: è stato anche tradotto in italiano e si trova ancora in vendita, pensa un po’ te. Ma davvero, risparmiatelo.
Final Fantasy Trading Card Game (2011)
Poteva forse mancare un gioco di carte collezionabili con i personaggi, le creature e tutto il resto di Final Fantasy? Ovviamente no, soprattutto considerando che in Giappone trasformano in giochi di carte anche le merendine. Il modo di giocarlo è il solito: costruisci il tuo mazzo, usi un “qualcosa” (in questo caso i cristalli) per evocare creature, personaggi e magie e cerchi così di vincere. Fine. Dal 2016 è stato anche tradotto e distribuito in occidente e credo continuino a uscire espansioni.
Come giocarlo: probabilmente puoi rivolgerti a qualche negozio di videogiochi o fumetti per ordinarlo, ma, come tutti i giochi di carte collezzionabili, preparati ad un considerevole investimento se vuoi tutto.
Final Fantasy Lost Stranger (2017)
Lost Stranger è un manga davvero particolare la cui serializzazione è iniziata in concomitanza con il 30esimo anniversario di Final Fantasy. La storia è interessante al punto giusto e segue le vicende di un impiegato Square Enix che muore e rinasce all’interno il mondo di un Final Fantasy a cui stava lavorando. Curioso, vorrei davvero leggerlo.
Come leggerlo: ho scoperto che in Italia è stato tradotto e distribuito da J-Pop nel 2018. Penso proprio che lo cercherò e recupererò.