Come ormai saprai, Final Fantasy VII Rebirth è ufficialmente tra noi. Per l’esattezza, lo è dal 29 febbraio 2024 per PlayStation 5 e, considerando la mole di contenuti che ha al suo interno, non sorprende un’altrettanta elevata mole di articoli dedicati. Dopo aver creato un approfondimento su cosa giocare prima di vivere le nuove avventure di Cloud e amici, oggi affrontiamo la Regina Rossa!
Final Fantasy VII Rebirth incontro Yu-Gi-Oh!
Final Fantasy VII Rebirth non è solo un gioco di ruolo mastodontico ma la sua natura da open world lo ha portato a recuperare, approfondire e ideare una serie di mini giochi così minuziosamente elaborati da essere paragonati quasi a dei veri e propri giochi a parte. Tra questi, inutile dirlo, spicca la Regina Rossa.
Si tratta di un gioco di carte che ricopre un ruolo simile al Gwent di The Withcer 3: Wild Hunt solo in chiave Final Fantasyana e lo diciamo subito: crea forte dipendenza ed è più profondo e immediato di quel che può sembrare superficialmente. Si tratta di un vero e proprio gioco in cui poter creare diversi mazzi personalizzabili con carte da comprare e/o vincere in varie sfide.
Ma procediamo con ordine, il primo deck, o set di carte che dir si voglia, lo otterrai già nelle fasi iniziali di Final Fantasy VII Rebirth e possiede tutte le carte base con cui potrai, già da subito, far strategie complesse e articolate. Ovviamente, per giocare, dovrai prima localizzare degli sfidanti, accuratamente indicati da un simboletto giallo con tanto di grado (da uno in su).
Vincere le partite di Regina Rossa, dei veri e propri duelli di carte che Yu-Gi-Oh scansati, come anticipato, ti permetterà di ottenere carte nuove che potrai poi usare nei tuoi mazzi modificandoli comodamente sia dal menù che poco prima di iniziare la partita a carte.
Regina Rossa è un gioco di carte a turno dove ognuno è chiamato a posizionare una carta su un tabellone diviso in quadrati (o caselle che dir si voglia). Vince chi ottiene il punteggio più alto per ogni schieramento orizzontale. Le carte potranno essere posizionate solo nelle caselle con uno o più pedine del proprio colore.
Le pedine appaiono man mano che espandiamo il nostro territorio e tale espansione varia a seconda della carta utilizzata. Posizionare una carta fa aumentare la potenza dello schieramento orizzontale corrispondente in base al valore della stessa carta (sempre visibile su essa).
Il numero riportato in alto a destra, infatti, indica la potenza della carta che andrà a sommarsi a tutte le altre che andremo a posizionare nella stessa riga orizzontale. Oltre alla potenza, ogni carta indica anche l’eventuale riquadro territoriale (indicati da quadrati gialli) che andrà ad espandere se posizionata (con un grafico stile Tetris che è più facile a usare che a spiegare).
Quando posizioni una carta la cui espansione territoriale coinvolge delle caselle già in tuo possesso, queste salgono di livello aumentando il numero di pedine. Le caselle conquistate possono ospitare solo carte di livello uguale o inferiore e il livello delle carte è indicato dal numero di pedine visibili su di esse.
Ma non finisce qui, la conquista territoriale può riguardare anche le pedine (non le carte) avversarie. Posizionando una carta in modo che la sua espansione territoriale coinvolga delle caselle avversarie, queste diventeranno temporaneamente tue, sottraendo quindi spazio di evocazione all’avversario. Da segnalare però che le caselle conquistate così, non salgono di livello.
Nelle fasi avanzate di Final Fantasy VII Rebirth, infatti, la sfida sarà incentrata soprattutto nell’espansione e nel possesso territoriale e, consiglio strategico, spesso conviene sacrificare un’intera riga per poterne ottenere altre più forti. Il motivo? Semplice: a fine partita, il punteggio di ogni schieramento orizzontale vincente viene sommato e il giocatore col punteggio più alto viene decretato vincitore.
Gli schieramenti sconfitti valgono quindi zero. In caso di schieramenti col medesimo risultato, vengono annullati a vicenda. Occhio quindi sul dove focalizzare le proprie energie e a quali carte posizionare. E a tal proposito, bisogna evidenziare che le regole non finiscono qui. Lo avevamo detto che è un gioco ben stratificato, no?
Le carte a nostra disposizione, infatti, possono avere anche dei poteri come il potenziare eventuali altre caselle o depotenziarle. Il depotenziamento è una mossa essenziale che può portare anche all’eliminazione della carta se il valore che si va a decurtare è pari o superiore al valore della carta avversaria.
Occhio, alcune carte una volta scomparse possono attivare ulteriori effetti in grado di fornire notevoli bonus. Final Fantasy VII Rebirth stesso, infatti, suggerisce eventualmente di indebolire ed eliminare le proprie carte per poter giovare degli effetti e capovolgere eventuali situazioni critiche e noi siamo del medesimo parere.
Potenziare altre carte, invece, ci garantisce un supporto extra e un rialzo del valore dello schieramento anche se di riga diversa rispetto a quello in cui posizioniamo la carta che potenzia. Altra cosa da tener conto, è la possibilità di rimettere nel mazzo alcune carte a nostra scelta ottenute dalla prima mano.
Prima di iniziare una partita, infatti, puoi cambiare tutte le carte che vuoi delle cinque della tua mano. Banalmente, il suggerimento è di rimettere nel mazzo (non saranno scartate) quelle con valore di evocazione troppo alto in modo da poterle recuperare dopo ossia a territorio conquistato e potenziato.
Per trionfare in Regina Rossa ci vuole tempo, pazienza e soprattutto, bisogna sperimentare tanto. Non aver timore di azzardare nuove strategie, creare mazzi inediti e comprare carte nuove. Da evidenziare che spesso, ripetendo più volte lo scontro, anche con le stesse carte, può capitare una mano fortunata che capovolga la situazione ma ciò non toglie che metter carte sul tabellone senza una strategia precisa non ti porterà lontano.
Nota finale per i vari sfidanti di Regina Rossa… questi sono dotati stranamente di una mini narrazione personale e divertente, spesso sopra le righe, come la signorina barricata tra scatoloni o un anziano pescatore di “sfidanti”. Non sono anonimi cittadini e, seppur il loro ruolo si esaurisce nella sfida (anche se potrai sfidarli all’infinito), noi abbiamo gradito la loro varietà e l’innegabile umorismo.