Ogni famiglia ha la sua pecora nera, e lo stesso vale per le serie videoludiche. I fan di Final Fantasy non hanno certo nascosto il loro disappunto all’uscita di Final Fantasy XIII, che ancora oggi è considerato uno dei peggiori capitoli della saga insieme al XV, a causa di alcune scelte di design difficili da digerire.
Lungi da me criticare un’opinione così sedimentata nello spirito collettivo dei videogiocatori di JRPG in tutto il mondo, e anche se famosamente gli amanti di FF hanno una forte reticenza al cambiamento, Square Enix cerca di rinnovare la formula ad ogni nuova edizione; ma sapevi che esistono ben due sequel di FF 13, e che entrambi sono ottimi giochi?
Si chiamano Final Fantasy XIII-2 e Lightning Returns: Final Fantasy XIII, e a causa del titolo da cui hanno origine non hanno ricevuto l’affetto che meritano. Voglio allora spezzare qui ed oggi una lancia a loro favore, e magari far scoprire o riscoprire a te, lettore, un tesoro sepolto e dimenticato che non merita di esserlo!
Final Fantasy XIII: le ragioni del flop per i fan
Il titolo della saga che ha venduto più in fretta in assoluto, con un milione di copie vendute solo al lancio in Giappone. Il primo della collezione Fabula Nova Crystallis, venne lodato per la grafica e per il sistema di combattimento (nonostante anche questo sia un punto tendenzioso), ma la vera debolezza nel gioco fu la sua linearità forzata, oltre che una trama piuttosto debole.
Ora, i Final Fantasy dell’epoca non erano certo famosi per la loro libertà di movimento, che perlopiù era creata artificiosamente; i migliori paragoni sono Final Fantasy X e XII. Il decimo capitolo infatti fu il primo a “derubare” i giocatori della airship, la nave volante che caratterizzava i 9 precedenti e garantiva la possibilità di esplorare perlopiù liberamente il mondo di gioco.
FF XII, invece, reintrodusse l’esplorazione, ma anche questa era limitata. Potevamo esplorare “liberamente” zona per zona, magari per cacce o sidequest, ma c’era una linea da seguire dettata dalla storia e dal livello che non poteva essere trasgredita. Va detto che rispetto alla maggior parte dei JRPG era comunque molto meno lineare.
Oltretutto, Final Fantasy XIII uscì tra il 2009 e il 2010, un periodo in cui giochi come Arkham Asylum, Uncharted, Borderlands 2, New Vegas e Red Dead Redemption stavano spopolando, e tutti questi garantivano enorme libertà al giocatore. Paragonati a questi, è chiaro che la linearità del tredici fece sollevare più di un sopracciglio, almeno fino al segmento ambientato su Gran Pulse, una zona aperta del gioco.
Questa è la premessa di un gioco che ha acquisito infamia, anche a causa della volontà di Square Enix di mischiare le carte in tavola, tendenza che non perderanno – e che ancora oggi non hanno perso – e che porterà in futuro ad una situazione simile con Final Fantasy XV.
Gli sviluppatori non hanno però ignorato le critiche dei fan, anzi. Si sono adoperati per venire incontro alle loro esigenze, e non senza una certa testardaggine, hanno rilasciato ben due sequel per il gioco. Andiamoli a vedere!
Final Fantasy XIII-2: il gemello migliore sotto ogni aspetto
Solo due anni dopo, nacque Final Fantasy XIII-2, il primo sequel di FF13. L’intenzione degli sviluppatori era di creare un successore praticamente identico a Final Fantasy XIII, ma migliorato in ogni aspetto e soprattutto più orientato ai gusti occidentali, che come ho detto, privilegiavano la libertà di movimento ed esplorazione degli open world.
La storia segue il viaggio di Serah, sorella di Lightning Farron, protagonista del primo titolo. In questo capitolo, avrà la possibilità di viaggiare nel tempo, la meccanica principale che ci vedrà saltare di linea temporale in linea temporale alla risoluzione di paradossi e alla ricerca della sorella scomparsa, mentre Chaos minaccia di essere liberato e distruggere l’universo.
Sebbene la trama raggiunga proporzioni epiche e sia incredibile, è anche la parte più debole di questo altrimenti meraviglioso videogioco. I viaggi temporali spesso producono incoerenza e difficoltà a livello narrativo, e FF XIII-2 ne risente particolarmente, motivo per cui è stato aspramente criticato.
In quanto a gameplay, invece, risolve tutti i difetti del predecessore: combattimento ancora più impegnato, sempre mediamente l’originalissimo Command Synergy Battle System, grafica ulteriormente migliorata, aggiunto un sistema per cui puoi collezionare i mostri sconfitti e aggiungerli al tuo team, e soprattutto… è open world! O open time, a seconda di come la vedi.
I chocobo giocano un ruolo fondamentale nell’esplorazione, li puoi trovare quasi ovunque e navigare liberamente, tutto al ritmo di questa versione metal e rinnovata del Chocobo Theme, così ridicola che non puoi fare a meno di amarla!
Pensi di poter cavalcare questo chocobo?!
Final Fantasy XIII-2 è un gran bel gioco, e merita assolutamente la tua attenzione. C’è molta cura ai dettagli e molto amore per un episodio praticamente dimenticato della saga. Ma se non ti basta, non mi credi, o sei stanco del sistema di combattimento di FF 13, tieniti forte, perché il prossimo sequel è ancora più una bomba, e il mio preferito in assoluto!
Se vuoi provarlo è disponibile su Steam, anche se il porting ha qualche difetto che potrebbe urtare la sensibilità di alcuni.
Lightning Returns: Final Fantasy XIII, il miglior gioco a cui non hai mai giocato
Premessa: amo alla follia e senza vergogna Lightning Returns, che è probabilmente il mio capitolo preferito di Final Fantasy in generale dopo il 9.
L’obiettivo del titolo per gli sviluppatori era di approfondire il personaggio di Lightning, che era considerata poco più di un clone di Cloud e Squall dei titoli precedenti. Dal logo alla trama, questo è un capitolo completamente diversificato da quello a cui siamo abituati per noi che abbiamo giocato alla saga di FF.
Mix tra Final Fantasy X-2 e The Legend of Zelda: Majora’s Mask, questo originalissimo capitolo segue le mosse di Lightning Farron, eroina della saga, 500 anni dopo la fine del predecessore e dopo la fuga di Chaos. Questi ha impedito agli umani di invecchiare e di nascere, creando una opprimente stagnazione e rapida diminuzione del numero di persone.
Il tempo è congelato, ed ancora una volta protagonista ed elemento centrale della narrativa, perché la premessa del gioco è che il mondo verrà distrutto in 13 giorni. Da qui il paragone con Majora’s Mask: il gioco ha infatti un limite di tempo reale che forza il giocatore a compiere scelte e navigare il mondo perennemente conscio che se non farà tutto quello che deve in tempo subirà un game over.
Non farò spoiler, ma voglio rassicurare chi è un completista come me: sì, è possibile fare tutto in una singola run, come le missioni secondarie o ottenere equipaggiamenti migliori, se sfrutterai bene tutte le meccaniche di gioco (come la possibilità di fermare il tempo) e con una attenta pianificazione. Altre cose invece possono essere fatte solo in un New Game+, pertanto puoi stare tranquillo!
Il sistema di combattimento invece è caratterizzato dalla possibilità di cambiare costumi alla pressione di un tasto, in maniera simile a FF 10-2, e ognuno di questi ha abilità e statistiche differenti, oltre che equipaggiamenti che possiamo scegliere noi stessi. Esistono centinaia di personalizzazioni diverse possibili in base ai nostri gusti ed esigenze, una libertà incredibile e divertentissima in cui potremo sbizzarrirci!
Nonostante abbia venduto relativamente poco, Lightning Returns è un titolo davvero tanto divertente e ben fatto, che amerai senza dubbio anche tu se gli darai una possibilità. Puoi acquistarlo su Steam, al momento scontato al 50%!
In conclusione
Voglio prima di tutto ringraziarti per essere arrivato fino a qua. In un mondo in cui escono giochi sempre più nuovi e sempre più belli in quantità smisurate, è difficile dare una seconda possibilità ad un titolo che ci ha delusi o che ha ricevuto critiche negative; e perché dovremmo, se la nostra libreria di Steam è già piena di videogame incompleti che ci aspettano e ci giudicano silenziosamente?
Nonostante ciò, esistono delle piccole gemme nascoste sotto una cattiva reputazione, che meritano una chance e la giusta attenzione, come i due sequel di Final Fantasy XIII. Ti invito allora a provarli, e se mi sono sbagliato sulla loro bontà, ricordati che puoi sempre scriverlo nei commenti di questo articolo! Alla prossima!
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