Tra i vari MMORPG (World of Warcraft, TERA, Neverwinter, The Elder Scrolls Online, Black Desert, etc.) presenti sul mercato, Final Fantasy XIV rientra indubbiamente tra i capisaldi del genere, almeno per gli appassionati della serie.
Ben consapevole di ciò, Square Enix continua a supportare il titolo, con update costanti e fix ai vari bug riscontrati dagli utenti.
Per questo 2021, tuttavia, sembra si voglia fare qualcosa di più: è infatti stato annunciato uno showcase dedicato proprio a Final Fantasy XIV, il quale verrà trasmesso tra il 5 ed il 6 febbraio.
The #FFXIV Announcement Showcase is soon! 📺
Are you ready for it? 👀 https://t.co/bRLKdN3u19📅 Feb. 5 at 5:30 p.m. (PST) / Feb. 6 at 1:30 (GMT)
Be sure to tune in for some exciting details! 🤩 pic.twitter.com/HYA6M35etH
— FINAL FANTASY XIV (@FF_XIV_EN) January 20, 2021
Per ora, non è ancora trapelato nulla in merito al contenuto dello showcase (ma tranquilli, c’è ancora tempo per i soliti leak di notizie), tuttavia voci insistenti parlano di una nuova espansione per il titolo nipponico.
Sarebbe anche ora, visto che l’ultimo contenuto aggiuntivo degno di tal nome è stato rilasciato nel luglio del 2019; sto ovviamente parlando di Final Fantasy XIV: Shadowbringers.
C’è però una brutta notizia per chi volesse seguire lo show in live, dal momento che verrà trasmesso alle 2:30 di notte, ora italiana; non certo l’orario migliore per rimanere svegli ed attenti al contenuto della diretta.
Final Fantasy XIV: può un FF essere un buon MMORPG?
Distribuito nel 2010 in esclusiva PC, Final Fantasy XIV è poi approdato sulle console Sony nel 2013; da allora il titolo è diventato un vero e proprio caposaldo per gli appassionati della saga nipponica, i quali hanno avuto la possibilità di vivere un RPG in stile “FF” in continua espansione.
Il titolo segue in larga parte i canoni standard degli MMORPG, distaccandosi, tuttavia, per l’ovvia ambientazione originale, esclusiva dell’universo di Final Fantasy:
“Fin dagli albori della storia di Eorzea, le tribù che si stabilirono nelle Terre del Nord vennero viste con benevolenza da divinità conosciute come i Dodici. Sotto la loro guida illuminata si svilupparono i primi insediamenti fino a costituire le prime Città-Stato. Con la formazione di queste ultime non tardarono però ad arrivare le prime guerre di conquista che tinsero di sangue le cronache delle Terre del Nord. Non mancò nemmeno la presenza di eserciti provenienti da Oriente che aggravò il già drammatico scenario di distruzione e di morte di quelle lande. Alla fine le varie nazioni accantonarono le divergenze e decisero di stringere un patto che garantisse una volta per tutte la pace. Si pervenne dunque all’Epoca della Quiete; in tale periodo le Città-stato si dedicarono alla fortificazione ed alla difesa delle proprie terre. I regni pullulavano di mercenari, avventurieri, cavalieri erranti, ma anche di ladri, assassini e briganti; i regnanti, temendo un possibile degrado della società, fecero istituire delle organizzazioni atte a educare e correggere queste persone, al fine di convogliare verso il bene le loro abilità. Grazie a tali lungimiranti decisioni, nacquero le prime Gilde che diedero inizio all’epoca contemporanea: un’epoca che ha bisogno di speranze in un momento in cui cominciano ad intravedersi cupe ombre di incertezza”.