Final Fantasy XIV è uno dei migliori MMO di sempre. Dopo una prima versione discutibilissima, il titolo è stato sviluppato da zero, per poi essere pubblicato nuovamente in una veste completamente rinnovata sotto il nome di A Realm Reborn (praticamente una vera dichiarazione di intenti). Da questo lontano 2013, il gioco è cresciuto tantissimo, fino a essere definito da molti appassionati del genere addirittura come un “WoW killer”. Proprio per questo motivo, non stupisce che i fan siano in trepidante attesa per l’uscita della prossima espasione: Final Fantasy XIV Shadowbringer.
Come accade sempre in questi casi, le grandi aspettative dei giocatori sono accompagnate dai dubbi più disparati e da polemiche più o meno sensate, nonchè da domande riguardo i contenuti principali. Sapendo ciò, il director Naoki Yoshida ha scelto di rispondere ad alcuni quesiti sul forum ufficiale di Final Fantasy XIV. Raccogliamo, quindi, le sue dichiarazioni e creiamo un quadro completo di cosa ci aspetta nella prossima espansione di Final Fantasy XIV.
Nessun nuovo healer?
La prima lamentela a cui ha risposto Yoshida riguarda la mancanza di un nuovo healer in Shadowbringer. Il director ha precisato nuovamente che non ci sarà nessun nuovo ruolo di supporto nella nuova espansione, dato che il Dancer sarà un ranged DPS e il Gunbreaker un tank:
“prima del Tokyo Fan Festival molti di voi hanno pensato che avremo aggiunto un nuovo guaritore. Sospetto che questo sia stato incoraggiato dalla rivelazione del Gunbreaker, un nuovo tank. Quando abbiamo presentato il Dancer come un nuovo DPS fisico a distanza, alcuni hanno accolto positivamente la notizia, invece altri si sono chiesti il motivo dell’assenza di un nuovo healer”
Secondo lo sviluppatore, ci sono tre motivi che hanno portato a questa decisione:
- Final Fantasy XIV Shadowbringer ha permesso di aggiungere solo due classi: il rilascio di ogni espansione è accompagnato dall’aumento di level cap. Questo significa che le classi attualmente esistenti ricevono nuove abilità e azioni da imparare. Data la presenza di ben quindici job (più due nuovi), il necessario lavoro di bilanciamento ha impedito agli sviluppatori di concentrarsi su un ruolo aggiuntivo, visto che il tempo di sviluppo per una nuova espansione è estremamente limitato.
- Attualmente ci sono soltanto due DPS fisici a distanza: in Final Fantasy XIV ci sono tre tank, tre healer, quattro DPS melee, tre DPS magici e solo due DPS fisici a distanza. Per questo motivo, aggiungere un ruolo che bilanciasse questi numeri era necessario, in modo da rendere più uniforme la scelta complessiva data ai giocatori.
- I tre healer attuali sono difficili da bilanciare: fin dall’aggiunta dell’Astrologian, gli sviluppatori hanno avuto difficoltà a bilanciarne le potenzialità con gli altri due healer; considerando ciò aggiungerne un terzo sarebbe controproducente. Probabilmente questo è il problema maggiore di tutti, dato che ogni supporto attualmente disponibile ha delle utility ben definite dal suo kit di abilità, le quali devono essere egualmente efficaci anche nel meta portato dai nuovi job.
Per quanto possa sembrare semplice, il lavoro di bilanciamento di tutte queste classi non è immediato. Oltre al loro alto numero, infatti, ognuna di esse possiede anche tantissime abilità che possono entrare in combinazione tra loro. Tutto ciò porta a dover bilanciare continuamente ogni job per evitare che diventi inutile rispetto alle altre scelte disponibili. Come si può immaginare, il tempo richiesto per svolgere questo compito non è poco.
Le nuove razze giocabili
Come ho accennato all’inizio, Final Fantasy XIV vanta un’enorme mole di contenuti, date le costanti aggiunte che vengono fatte fin dalla sua uscita. Quindi, aggiungere una nuova razza giocabile richiede un ammontare di tempo e soldi non trascurabile: per ognuna di esse occorre creare nuovi capelli, volti, corpi e tanti altri assetti.
Tutto ciò, inoltre, deve essere adattato agli oggetti attualmente esistenti. Sebbene i giocatori vedano il risultato in modo automatico (dopotutto, basta cliccare su “Try On”) gli sviluppatori, dall’altra parte, devono far aderire manualmente ogni singola armatura alle forme del corpo dei nuovi personaggi. Basti sapere che attualmente in Final Fantasy XIV ci sono circa diecimila oggetti equipaggiabili: ognuno di essi deve essere modificato manualmente da alcuni sviluppatori per ottenere risultati estetici ottimali.
Questa inevitabile operazione, purtroppo, porta via tantissimo tempo (e soldi) al team che gestisce il gioco pertanto, secondo Yoshida, difficilmente vedremo nuove razze giocabili in Final Fantasy XIV. Di fatto, i costi di sviluppo richiesti per quest’ultime sono fin troppo alti da sostenere: ogni nuovo aggiornamento richiederà un lavoro extra per quanto riguarda la creazione di emote, oggetti cosmetici ed equipaggiamento. Considerando la distanza di circa tre mesi e mezzo tra un update e l’altro, il tempo richiesto per inserire razze inedite verrebbe tolto da quello utilizzato per lo sviluppo di nuovi (e più importanti) contenuti per le espansioni.
In poche parole, aggiungere troppi personaggi diversi tra loro richiede tempo e denaro extra per lo sviluppo di ogni nuovo contenuto, nonchè per il lavoro di debug. Quindi, non conviene creare nuove razze, dato che la loro gestione prenderebbe risorse utilizzabili per migliorare la qualità dell’intero gioco. Per capire meglio questo concetto, basti pensare alla differenza che c’è tra un Lalafell e un Elezen: la corporatura è così diversa da richiedere delle grandi modifiche ai modelli delle armature. Con l’aumentare degli oggetti, aumenta anche lo sforzo richiesto per adattarli. Se a questo aggiungiamo anche altre razze, allora il lavoro complessivo diventa molto più oneroso.
Ecco la viera e il Ronso
Proprio per i motivi appena esposti, il team di Final Fantasy XIV ha riflettuto a lungo sulle razze da aggiungere in Shadowbringer, dato che potrebbero non esserci altre occasioni per farlo. La prima scelta è ricaduta sulla Viera, visto che i fan di tutto il mondo hanno iniziato a richiederla fin dalla prima espansione (eh si, Fran ha fatto sognare molti giocatori). Sapendo ciò, gli sviluppatori hanno deciso di accogliere le richieste degli utenti.
Infatti, inizialmente Yoshida aveva persino preso in considerazione l’idea di aggiungere la Viera in Heavensward, come richiesto dai giocatori. Tuttavia, essendo la prima espansione di Final Fantasy XIV, si è optato per una razza inedita: gli Au Ra.
La scelta di aggiungere il Ronso (praticamente Kimahri del decimo capitolo) è dipesa dalla volontà di creare un’Eorzea più varia possibile, che dia la possibilità a tutti i giocatori di impersonare qualcuno che sentano loro affine. La riflessione è stata conseguente al successo dei Lupin in Stormblood, i quali sono stati apprezzati a tal punto da essere richiesti come una razza giocabile. Il Ronso, quindi, cerca di soddisfare i giocatori alla ricerca di un eroe “bestiale” da poter scegliere. Molti altri MMO, infatti, consentono di creare dei personaggi dalle fattezze diverse da quelle umanoidi, pertanto dare una simile opzione anche in Final Fantasy XIV sembra un’idea quantomai sensata.
Nel corso dell’intervento, Yoshida si è espresso anche in proposito alle lamentele riguardanti il fatto che Viera e Ronso saranno gender-locked; dato che la prima potrà essere solo donna e il secondo soltanto uomo:
“la creazione dei personaggi riguarda principalmente la possibilità di avere delle opzioni. Anche se non sappiamo quanti giocatori le utilizzeranno, crediamo che la loro esistenza dia valore al gioco, dando modo alle persone di creare un mondo vario. Sappiamo che questo va in contrasto con la nostra scelta di limitare i generi delle nuove razze giocabili e capiamo che alcuni giocatori non apprezzeranno il fatto di non poter utilizzare il loro genere preferito, tuttavia anche dopo molte discussioni interne abbiamo deciso che il nostro approccio è il migliore per perfezionare l’intera esperienza di gioco. Avremmo potuto aggiungere soltanto i Viera maschio e femmina, oppure i Ronso maschio e femmina. Invece, abbiamo optato per una soluzione che possa dare al gioco la maggiore varietà possibile.”
In sintesi
I dubbi maggiori dei giocatori riguardavano proprio l’aggiunta delle nuove classi e razze giocabili. Per quanto le scelte degli sviluppatori non possano accontentare tutti, bisogna ammettere che siano entrambe sensate:
- Di fatto, l’aggiunta di un nuovo DPS (il Dancer) al posto di un quarto healer è giustificata: attualmente i guaritori disponibili coprono tutte le possibili meccaniche, dato che il White Mage provvede a diversi tipi di cura e rigene, lo Scholar fornisce gli scudi e l’Astrologian ha la facoltà di adattare le sue magie tra i due tipi di buff. Sapendo ciò, è chiaro che la creazione di un’altra classe di supporto richiederebbe l’aggiunta di una nuova meccanicha di gameplay. Seppur questo sia auspicabile, occorre prima bilanciare i tre job attualmente presenti in gioco.
- La scelta di creare due diverse razze gender-locked, al posto di una sola di entrambi i sessi, è giustificata dall’incredibile mole di tempo richiesta per adattare tutti i pezzi di equipaggiamento attualmente esistenti agli asset dei nuovi personaggi. Avendo risorse e tempo limitati, il team si sviluppo ha scelto di proporre due razze ben distinte, a discapito della scelta di genere. Questo permetterà di avere una maggiore varietà di personalizzazione durante la creazione del proprio eroe.
Infine, va ricordato che Shadowbringer porterà nel mondo di Final Fantasy XIV tanti altri contenuti, che vedono nuove aree, nemici, abilità, equipaggiamento, dungeon e raid. A tutto ciò si aggiungono nuovi capitoli della storia di Eorzea, la quale si arricchisce di misteri ancora da spiegare. In pratica, le aggiunte portate dall’espansione sono così consistenti da rendere quasi secondari i dubbi (e le lamentele) sollevati nelle ultime settimane.
Ti ricordiamo che questa espansione è attesa su tutte le piattaforme il prossimo 2 luglio. Qui puoi trovare ulteriori dettagli in proposito.