Il 2019 sta arrivando inesorabilmente verso la sua fine e, tra grafiche mozzafiato RTX (Ray-Tracing), colonne sonore memorabili e gameplay innovativi, c’è ancora qualcuno che vuole semplicemente “raccontare una bella storia” o “vivere un’indimenticabile avventura”. Come in un vecchio libro di fiabe (…quello fatto di carta, che quando lo apri senti l’odore di tempi passati), i ragazzi di Madness Men hanno deciso di ricorrere all’iconico stile 8-bit per raccontare la loro personale avventura alla ricerca di un incredibile tesoro, sepolto da qualche parte su di un’isola sperduta. Il viaggio di questa giovane software house prende il nome di Find The Treasure, un titolo RGB (Role Playing Game) ricco di peculiarità ed enigmi.
Un’avventura 2D vecchio stile e ricca di colpi di scena
La nostra storia comincia dall’ufficio del professore Lexton, ricercatore di fama mondiale, il quale riceve all’improvviso la visita di un suo vecchio amico e collega, il professor Benedict. Il primo è l’esempio perfetto del professore universitario, con un ufficio ben arredato, una fila di studenti ad aspettarlo, tanti libri da leggere e un senso dell’umorismo praticamente nullo. Il secondo è la versione videoludica e molto più buffa di Indiana Jones, sempre in giro per il mondo alla ricerca di tesori e segreti da scoprire, tra esplosioni devastanti e amori fuggenti, con un senso dell’umorismo fin troppo spiccato. Quest’ultimo, facendo appello alla voglia di conoscenza del suo razionale socio gli propone una nuova avventura alla ricerca del misterioso tesoro di Cristoforo Colombo, sepolto su un’isola misteriosa sperduta da qualche parte nell’oceano.
La trama di Find The Treasure è tutta qui, molto semplice e allo stesso tempo abbastanza avvincente da mantenere viva l’attenzione del giocatore durante tutta la durata della storia. Ciononostante, il vero cuore dell’opera resta il duo di protagonisti veramente ben assortito, in cui la razionalità di Lexton andrà a bilanciarsi perfettamente con l’istintività di Benedict, riuscendo così a regalare momenti veramente esilaranti, tra battute stupide (…a volte fin troppo) e situazioni paradossali.
Un viaggio attraverso trappole mortali
Se la trama di Find The Treasure e la sua voglia di raccontare una storia rappresentano il cuore dell’offerta videoludica, il gameplay è sicuramente paragonabile agli stessi polmoni. Il titolo di Madness Men presenta una struttura RGB molto atipica per la sua categoria di appartenenza, infatti, a differenza di molte offerte simili, in questo gioco non saranno presenti i combattimenti e nemmeno una struttura a livelli per i personaggi. Con un gameplay decisamente diretto e privo di fronzoli, simile a quello delle versioni di Pokèmon per Nintendo Gameboy, il giocatore dovrà proseguire all’interno delle varie sezioni di gioco, da castelli abbandonati a montagne innevate, passando altresì per vulcani incandescenti, risolvendo lungo il tragitto svariati enigmi dalla difficoltà crescente. Si passerà dal trovare una semplice combinazione di interruttori per aprire un portone, al muoversi su un pavimento pieno di spuntoni affilati pronti a fare la pelle ai due giovani protagonisti o a dover trovare il percorso più veloce per sfuggire a delle bestie feroci.
Durante tutto il susseguirsi della misteriosa storia che si cela dietro Find The Treasure, gli enigmi si mantengono sempre molto stimolanti e dal livello di sfida elevato, anche se in alcuni casi qualcuno di essi è stato visibilmente ripetuto, come per esempio la fuga da orsi famelici non è molto diversa da quella per salvarsi dal morso di serpenti velenosi. Ma va bene così…
A un gameplay così diretto e semplificato, si va ad aggiungere un set di comandi decisamente ridotto all’osso, infatti, per spostare i due protagonisti all’interno delle variegate mappe di gioco (…suddivise sotto forma di Capitoli della Storia) sarà necessario utilizzare solamente le quattro frecce direzionali presenti sulla propria tastiera, premendo di tanto in tanto il tasto INVIO per svolgere una particolare azione, come attivare un interruttore, leggere documenti o prendere un oggetto. Unica nota negativa da me riscontrata, è l’eccessivo ritardo che intercorre tra la pressione del tasto e l’azione da svolgere, infatti, in molti casi mi sono trovato in difficoltà nello spostare con il giusto tempismo i due ricercatori. Ovviamente, come avrai ben capito, il fulcro di alcuni enigmi sarà quello di svolgere il proverbiale “movimento giusto al momento giusto”, come schivare un enorme masso che rotola verso di te, nel caso contrario la morte è garantita. Ciononostante, non si andrà mai incontro a un “Game Over” ben preciso, perché nel caso in cui si subiscono danni, i personaggi vengono riportati in vita automaticamente, un po’ come capita in titoli come Super Meat Boy.
Una storia breve dal gameplay vivace
Come detto all’inizio della recensione, Find The Treasure presenta un design grafico 2D con visuale isometrica basato sull’iconico stile 8-bit che ha fatto la storia dei videogiochi e che si presta particolarmente bene per raccontare il viaggio di Madness Men, peccato che in alcuni punti delle mappe si ha la netta sensazione di muoversi in ambienti vuoti, riempiti a fatica e con pochissime possibilità di interazione. In alcuni casi può anche capitare, specialmente nelle fasi di gioco più concitate, come per esempio la fuga durante il crollo di una caverna, che i modelli degli oggetti siano talmente poco definiti da non capire dove un determinato oggetto si vada a posizionare.
Se il design grafico è pieno di lati oscuri, il comparto audio è decisamente di buon livello, con brani melodiosi e capaci di far rivivere al giocatore le stesse sensazioni provate dai due esploratori durante tutta la loro avventura. Ogni situazione ha il suo brano perfettamente adattato, come una chiave con la propria toppa, e posso altresì garantire che capiterà spesso di fermare la propria “corsa al tesoro” solamente per poter ascoltare in tranquillità una determinata melodia.
Chiude questo bellissimo racconto una longevità decisamente troppo bassa che porterà la storia a concludersi nel giro di 3-4 ore circa e, se si ha abbastanza dimestichezza con titoli di questo tipo, si può arrivare alla fine anche in sole 2 ore.
Ricordo che dallo scorso 18 ottobre 2019, il nuovo Find The Treasure sviluppato da Madness Men, può essere aggiunto alla propria libreria videoludica direttamente sulla piattaforma di Steam alla modica cifra di 4,99€. Se sei un appassionato di puzzle game e avventure mozzafiato, non puoi fartelo scappare!