Prince of Persia: le origini
Prince of Persia viene sviluppato da Brøderbund, grazie al genio di Jordan Mechner. Siamo nell’anno 1989 e nell’aria echeggia un onirico desiderio di… Oriente!
E infatti, il titolo narra la storia di una principessa orientale che deve essere salvata dal suo eroe, in una Persia che funge da contesto storico e geografico. Dopo qualche anno, papà Walt Disney sarà ispirato dalla trama del gioco per dare vita ad Aladdin.
Prima di addentrarci nella storia di questo gioco, da cui è stato scritto anche un libro in Russia e girato un film ormai a tutti noto, vi sveliamo una piccola curiosità riguardo la fase progettuale. Jordan è stato uno dei primi scopritori della tecnica rotoscoping, utilizzata per creare un cartone animato in cui le figure umane risultino realistiche. Questo, osservando per ore e ore i video del fratello che, vestito di bianco, correva e saltava.
La trama
Siamo in territorio persiano. Il Medioevo è considerato il “secolo buio” dell’Occidente, ma forse anche in Oriente si respira la stessa aria. Una guerra opprime il regno di Persia. Un malvagio visir di nome Jaffar vuole salire al trono, attuando un losco piano.
Jaffar ha fatto prigioniera la figlia del sultano e vuole ricattare il re. O acconsenta lui al matrimonio con la figlia o la assista morire nel dolore più atroce.
L’unica speranza per il sultano è un giovane, un viaggiatore straniero, che si trova in Persia di passaggio. In un precedente incontro con lui, la principessa provò in cuor suo l’amore. Sarà lui il prode spadaccino che libererà la principessa, ucciderà il cattivo e porterà nel regno la pace, facendo trionfare l’amore?
Un assaggio di gameplay
Il player assume le vesti del giovane viaggiatore. Il suo obiettivo nel gioco è raggiungere il nemico, sconfiggerlo e liberare la principessa. Per farlo ha una spada con cui dovrà attraversare tutto il castello per raggiungere le segrete.
Oltre ad usare la spada, il giocatore può avanzare, indietreggiare, sferrare attacchi o pararsi da quelli avversari. Man mano che si avanza con i livelli, gli avversari risponderanno agli attacchi del principe con dei contrattacchi. Addirittura possono spingere il player verso trappole o trabocchetti siti dietro di lui… quindi prestate attenzione!
Piccolo particolare è il tempo. Infatti per portare a termine la missione, il player ha a disposizione 60 minuti, un’ora esatta (tempo reale). In questo arco di tempo bisogna superare tredici livelli e quello boss finale. In caso di errore? Si ricomincia tutto da capo!
I primi livelli hanno un grado di difficoltà basso. È nel quarto livello che il gioco inizia a farsi duro. Compare per la prima volta lo spirito che incarna la metà malvagia del visir, il Principe Oscuro. Il player si imbatterà poi nuovamente e definitivamente in lui poco prima dello scontro finale con Jaffar.
Come si supera un livello? La struttura è labirintica: infatti, il player deve trovare l’uscita del livello.
…e di stile del personaggio
Ogni livello non presenta scale per passare da un dislivello all’altro. Il player per procedere lungo il percorso e raggiungere l’uscita avrà a sua disposizione il salto e la scalata. Può, inoltre, correre o camminare lentamente per perlustrare meglio la zona, abbassarsi per schivare un attacco nemico o aggrapparsi al piano superiore per darsi forza con le braccia e salire.
La vera difficoltà del gioco è, in realtà, il tempo reale in cui si è costretti a completare il gioco (come vi abbiamo già spiegato). Le vite del personaggio sono però infinite. Questo mette il player nelle condizioni di ricominciare il gioco sempre da capo, una volta scaduto il tempo.
Il giocatore ha una barra dell’energia da avere come punto di riferimento. Questa energia è rappresentata da piccole ampolle, situate in basso a sinistra sullo schermo. Lo svuotamento delle ampolle comporta la perdita dell’energia. Alcuni attacchi subiti comportano una perdita graduale di quanto contenuto nell’ampolla. Altri, invece, possono provocare lo svuotamento dell’intera ampolla. Quando queste diventano tutte vuote, game over e il gioco deve essere ricominciato da capo.
Il successo ieri e oggi
Una delle differenze che allontana Prince of Persia dai classici giochi ad esso contemporanei è la modalità di combattimento. Ai proiettili e alle armi si passa alla classica e tradizionale spada, come abbiamo avuto modo di vedere.
Stante l’enorme successo, il gioco è stato pubblicato per molte piattaforme, tra le quali ricordiamo Amiga, AppleII, Apple Macintosh, MS-DOS, NES, Game boy. Addirittura nel 2007 si è proceduto ad un suo rifacimento, sviluppato da Gameloft nel giugno del 2007.
Oggi per giocare alla versione 1989 di Prince of Persia su PC, esiste un download Total Pack, creato da sviluppatori indipendenti. Qui è possibile non solo avventurarsi nel gioco, ma anche scaricare dei pacchetti contenenti dei livelli creati ex novo dagli utenti, per diletto.