Sviluppato da Emergo Entertainment e pubblicato da Nordcurrent Labs, Fireside è un singolare gioco di narrazione e di gestione di risorse. Nello specifico, vestiremo i panni di uno stravagante mercante che attraverso il baratto e la raccolta di singolari oggetti, esplorerà un luogo sempre più imprevedibile e impreziosito da un cast particolare. Insomma, un prodotto che balza subito all’occhio e di cui abbiamo preparato una recensione per Nintendo Switch. Pronto a mercanteggiare?
Fireside e il fascino dei focolai
Come detto, Fireside è un gioco narrativo ma non il tipo di narrazione che potresti aspettarti. Non siamo davanti a una visual novel (di cui puoi leggere un nostro approfondimento sul genere) con una storia delineata nonostante e ramificazioni. No, qui si tratta di un mosaico di storie che si incontrano in maniera prevalentemente leggera, con pochi approfondimenti e di una macro trama flebile che fa da sfondo.
Abbiamo quindi tra le mani un canovaccio narrativo poco impegnativo e quasi orfano di colpi di scena significativi o che possano lasciare il segno. La narrazione qui ha quasi le atmosfere di un Animal Crossing dove ci ritroveremo a stringere amicizie, fare favori, alimentare una gentilezza e una generosità che sono il fulcro, l’anima del titolo stesso. Ma procediamo con ordine.
Noi vestiamo i panni di un mercante in blu a cui potremo anche dare un nome. Tale mercante viene travolto da un incidente navale e si ritrova a naufragare su un’isola misteriosa e sconosciuta. Il problema principale è che oltre ad aver perso il nostro mezzo navale, abbiamo smarrito anche tutto il nostro carico o gran parte di esso. Ci ritroviamo quindi senza possibilità di fuggire e senza materiale con cui mercanteggiare con gli isolani.
Ma bastano pochi secondi che il nostro protagonista viene intercettato e aiutato da un uomo vestito con una botte. Una sorta di amichevole selvaggio che ci guida ai primi passi in un mondo di gioco dove il baratto di oggetti e la gentilezza, nonché scambi di favore, ne fanno da padrone in un titolo dai ritmi molto, forse troppo, lenti e, appunto, “gentili”.
Ad ammantare il tutto, ecco un’alone di vago mistero legato a un mondo “altro” dove il nostro mercante viene catapultato con la scoperta di misteriosi altari. Tale mondo è in pericolo e il suo guardiano, tale Knack, ci chiede una mano per ristabilire l’ordine e ripotenziare quella misteriosa terra. Come fare? Attraverso la bontà. Esatto, l’energia spirituale per curare il mondo “altro” è legata a doppio filo con la generosità e la gentilezza nate sull’isola.
In poche parole: per curare il mondo spirituale dovremo fare buone azioni con gli isolani. E quale modo migliore se non aiutandoli a riparare ponti, soddisfare desideri e quant’altro con il nostro stesso mestiere: mercanteggiare. Fireside diventa quindi un susseguirsi di giorni in cui, alla raccolta i materiale si alterna il nostro barattare continuo, cercando di rallegrare quanta più gente possibile per potenziare anche il mondo degli spiriti.
Di falò in falò
Fireside è un gioco narrativo testuale con un retrogusto da gestionale e una spruzzata di strategia dove agiremo poco se non attraverso i menù e scelte testuali. Fondamentalmente, il gioco si suddivide in due momenti: il giorno e la notte. Il mattino lo passerai sulla mappa di gioco dove, fondamentalmente, dovrai selezionare dove far spostare il buon mercante. Spostamento che avverrà automaticamente e in modo decisamente, troppo, lento e sfiancante.
Tralasciando l’avanzata lentissima del protagonista, spostarsi da un’area all’altra comporta anche la nascita di eventi casuali con tanto di scelte da fare come il voler approfondire o meno un eventuale caverna o così via. Niente di trascendentale ma sono piccoli eventi puramente testuali che possono portare a piccoli e graditi bonus. Ed è sempre durante gli spostamenti mattutini che potrai racimolare materiale extra, visibile sulla mappa. Sempre se il nostro percorso combacia con i simboli dei materiali presenti a schermo, ovvio.
Tali materiali, nonché eventuali bonus, sono essenziali per la fase notturna. questa si svolge prevalentemente intorno al falò e ci vede impegnato a parlare o mercanteggiare con uno o più personaggi. è quindi che le fila narrative legate ai vari personaggi (di sicuro tra gli elementi più riusciti del titolo) possono essere distese oltre che sfruttate per racimolare energie spirituale utile per il nostro scopo principale.
Mercanteggiare è molto semplice oltre che poco originale. In base ai materiali in possesso nostro e del nostro interlocutore, potremo inserire su una bilancia uno o più oggetti e analizzarne il rispettivo peso. Ovviamente, a seconda del risultato più o meno equo, lo scambio potrà avvenire o essere rifiutato.In caso di offerta generosa per il nostro interlocutore, potremo anche avere un bonus di energia spirituale. Essere buoni in Fireside premia praticamente sempre.
Bisogna però essere cauti nel decidere quando e cosa scambiare in quanto le missioni che ci saranno affidate durante i dialoghi intorno al falò potrebbero proprio coinvolgere risorse inizialmente non rare ma che potrebbero poi diventarlo successivamente in un ciclo di scambi da non sottovalutare. Da evidenziare come alcune missioni sono legate a un limite di giorni da rispettare.
Alcuni materiali in nostro possesso possono essere utilizzati anche per cucinare, altra attività interessante soprattutto per relazionarsi con gli altri ma che alla lunga diventa un po’ fine a se stessa, immergendosi in un ciclo di attività che trova la sua varietà nelle richieste, nel baratto e nel cast di personaggi (che alla lunga tende a ripetersi anche lui). Parliamo quindi di un titolo rilassante, dal ritmo compassato e dalla struttura fortemente ciclica.
Ultima nota per il mondo degli spiriti dove potrai investire le tue risorse per ottenere vantaggi e migliorare il mondo stesso con una resa visiva discretamente appagante. Si tratta di un’attività parallela e graduale che procede di pari passo con l’esplorazione dell’isola e con la crescita dei legami coi vari personaggi il tutto sempre senza neanche un minimo cenno di pericolo o elemento violento.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Fireside è una gradevole sorpresa. Ad animazioni ciondolanti e leggermente superficiali, si alterna una grafica colorata e ben curata. Una sorta di cartone animato semi-interattivo che prende vita su schermo e che si riempie di colori vivaci dando vita a un’identità del titolo coesa e gradevole. Insomma, un piacere per gli occhi. Tra l’altro, l’estetica si difende molto bene in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo con quella portatile leggermente più consigliata.
Anche il sonoro ne esce vittorioso, con tracce audio gradevoli e coerenti con la tipologia di gioco che mira, come già detto, a offrire un’esperienza rilassante e compassata. Da segnalare, purtroppo, la totale assenza della lingua italiana (neanche i sottotitoli). Purtroppo questo elemento va considerato attentamente in quanto è un titolo principalmente incentrato nella lettura e in decisioni testuali con relative conseguenze ludiche.