Il First Playable Fund sarà destinato a sostenere le fasi di concezione e pre-produzione dei videogiochi, necessarie alla realizzazione di prototipi, tramite l’erogazione di contributi a fondo perduto, riconosciuti nella misura del 50 per cento delle spese ammissibili, e per un importo compreso dai 10.000 euro e 200.000 euro per singolo prototipo.
In verità va riconosciuto al Governo il merito di aver individuato nell’industria videoludica italiana, fatta di studi più o meno grandi, un’eccellenza del nostro paese, capace di produrre progetti interessanti nonostante il sostegno fino ad oggi inesistente dello stato. Per potersi rendere conto delle enormi potenzialità che l’industria dei videogiochi può rappresentare per l’italia, basta ovviamente guardare ai numeri ed alle vendite prodotte da studi europei che hanno saputo trovare la giusta chiave di volta per crescere esponenzialmente all’interno di questo ambito, prima fra tutte CD Project Red, studio polacco che ha saputo sfruttare le giuste idee, una licenza autoctona ed alcuni fondi statali, per creare un impero che ora può rivaleggiare con Ubisoft.
Se guardiamo al panorama italiano, è possibile notare enormi potenzialità che questo finanziamento potrà aiutare a sviluppare, dando la possibilità a vecchi e nuovi studi italiani di creare i titoli che hanno in mente. Per fare qualche esempio non possiamo non citare, tra alcuni degli studi più promettenti, i ragazzi di Stormind Games con il loro Remothered, o ancora Trinity Team, autori dell’ottimo Slaps and Beans.
Insomma, questa misura contenuta all’interno del DL Rilancio non può che farci sperare che d’ora in poi l’industria videoludica italiana potrà essere supportata dallo stato per raggiungere sempre traguardi più importanti.