Breve storia triste: nel 2013, un certo Scott Cawthon creò un gioco gestionale dal titolo Chipper & Sons Lumber Co.. Il titolo venne ritirato poco tempo dopo a causa delle critiche sullo stile artistico dei modelli 3D, definendo il castoro Tyke protagonista del gioco una “bambola animatronica”. Volendosi prendere una rivincita, Scott fece in seguito del proprio stile un punto di forza, creando un gioco con dei veri animatronici, basandosi sugli incidenti verificatisi in prossimità della catena di fast food “con pizza, animatronici e videogame” Chuck E. Cheese’s. Era nato il fenomeno Five Nights At Freddy’s.
Questa digressione nel nostro articolo è una tappa obbligatoria, dal momento che il titolo è altrimenti noto ovunque. Per chiunque avesse inneggiato al fatto che “un vero tablet sarebbe perfetto per questo genere di gioco” e lo volesse anche su console, abbiamo buone notizie: a fine mese i primi tre giochi arriveranno su Nintendo Switch. Una data di uscita ironicamente in ritardo sul più congeniale Halloween, ma tant’è.
Per i meno informati, la premessa in comune alla trilogia originale è quella di un ibrido tra gestionale e survival horror: il giocatore, assunto in una filiale della catena Freddy Fazbear’s Pizza, deve gestire un ruolo di guardia notturna per una settimana. Una riserva limitata di energia elettrica dovrà essere usata per monitorare gli animatronici in movimento durante la notte, gestire le luci e usare gli eventuali elettrodomestici/porte scorrevoli, senza alcuna libertà di movimento. Al termine della corrente, seguirà il suono di un carillon (Toreador della Carmen, per i curiosi), dopodiché un assalto al nostro sistema circolatorio porrà fine alla partita (a meno che i robot non ci raggiungano prima).
I giochi, e la loro dipendenza dalla mancanza di difese per il giocatore, sbarcheranno su Nintendo Switch il 29 novembre, venduti singolarmente per una cifra sulla decina di euro cadauno.