Eccoci di fronte ad un altro titolo proposto dalla nuova collection di Toaplan. Dopo esserci occupati di Batsugun e Tiger Heli, è il turno di FixEight di passare sotto ai nostri riflettori. Se hai già letto la recensione di Batsugun, ti risparmiamo la lezione sulla storia degli shoot ’em up. FixEight è un titolo che Toaplan ha pubblicato nel 1992 per il mercato degli arcade, in particolare del genere run ‘n’ gun, come sequel spirituale di Out Zone. La curiosità legata a questo gioco è che, ad oggi, non ne era ancora stata pubblicata nessuna versione ufficiale per home console. Con questo porting per PC, possiamo dire di averci messo decisamente la proverbiale pezza.
Il gameplay di FixEight
A inizio partita, dovremo scegliere tra 8 personaggi disponibili. Ciascuno di essi non avrà una modalità di fuoco peculiare, ma ben tre. La particolarità del gioco è infatti la presenza di una duplice modalità di fuoco, una “fissa” e una “mobile“, alternabili solo passando su apposite piattaforme presenti in game, piazzate a volte strategicamente per costringerci a passare all’una o all’altra. La modalità fissa ci regala un danno elevato, privandoci però della possibilità di ruotare il nostro personaggio e facendoci sparare solo in avanti. L’esperienza è inoltre arricchita dalla presenza di alcune fasi a bordo di un astronave che variano un po’ l’andamento del gioco, passando dalla schermata fissa allo scorrimento automatico.
In modalità mobile potremo invece muoverci, ma i proiettili faranno meno danni. In aggiunta a queste, oltre alle classiche bombe che aiutano a ripulire lo schermo, raccogliendo uno specifico power up ogni personaggio sblocca una modalità speciale di fuoco che combina mobilità e potenza di fuoco. Ad ogni colpo dei nemici, corrisponderà invece la nostra morte senza riserve.
L’HUD di gioco ci mostra le vite a nostra disposizione e il nostro punteggio sulla parte sinistra dello schermo, mentre la parte a destra è dedicata agli altri giocatori… Il titolo è infatti giocabile completamente in co-op fino a 3 player a schermo.
Proprio per le sue peculiarità nel sistema di sparo, sarà importantissimo il posizionamento del nostro personaggio a schermo , che dovrà tener conto non solo del level design realizzato ad hoc, ricco anche di sezioni simil platform, ma anche delle diverse tipologie di armi da fuoco: se alcuni personaggio hanno un elevato range, altri magari hanno un cono di fuoco estremamente limitato, ricevendo in cambio un danno di tutto rispetto. Questo sistema è certamente interessante da studiare e divertente, ma può risultare forse eccessivamente ostico e poco familiare rispetto ad altri titoli del genere forse più approcciabili.
Non dovremo infatti gestire soltanto i colpi nemici, ma anche lo scorrimento del livello dipendente dal nostro movimento, l’impossibilità di tornare indietro nella mappa e il rischio di cadere da alcuni bordi della mappa perdendo una vita. Se a ciò aggiungiamo che le bombe non fanno piazza pulita, ma hanno una hitbox anch’esse, ecco che il livello di sfida si alza non poco, e in maniera non sempre molto piacevole.
Assolutamente raccomandato l’utilizzo di un buon pad, o meglio ancora un arcade stick.
Le novità del porting su PC
Come gli altri titoli di questa collection, anche il porting di FixEight è stato fatto in maniera eccellente. Tutti i miglioramenti alla quality of life e tutte le implementazioni tecniche già presenti in Batsugun sono presenti anche qui.
Grafica e input
Input ed emulazione della macchina sono gestiti in sincrono, così da azzerare input lag e artifici di sorta. Per quanto riguarda invece la grafica, possiamo scegliere tra la renderizzazione pixel perfect del gioco o se usare l’upscaling della risoluzione. In più abbiamo l’aggiunta di qualche filtro grafico che ci permette di emulare l’esperienza del cabinato arcade, come le classiche scanlines, o la possibilità di inclinare gli angoli e accompagnare con un po’ di occlusione. Anche qui, avremmo gradito qualche filtro in più. Nessun problema con controller e arcae stick, completamente mappabili e perfettamente riconosciuti.
Il gioco è ovviamente pensato in verticale, quindi abbiamo le classiche bande nere ai bordi dello schermo che possono essere sostituite da artwork del gioco o da elementi dell’HUD. Se sei in possesso di un monitor verticale, il gioco offre anche la possibilità di ruotare la schermata ovviare completamente a questo problema.
Quality of life
Tra i vari miglioramenti legati alla quality of life, abbiamo diversi elementi pensati per aiutare i giocatori meno esperti e rendere l’offerta più accessibile e fruibile. Un sistema di quicksave ci permette di salvare fino a 12 stati di gioco, registrabili con i tasti da F1 a F12 e richiamabili con la combo Shift + F1 – F12. Per i neofiti più smanettoni c’è anche la possibilità di regolare il rateo dell’autofire, così da impostare quanti click al secondo vengono eseguiti dal tasto di fuoco.
Gameplay
Quanto al gameplay, anche qui le aggiunte sono pensate per migliorare accessibilità e fruibilità. Oltre ad essere stato aggiunto un tasto che permette di riavvolgere il tempo, è possibile anche rallentarlo o velocizzarlo. Sono state inoltre aggiunte diverse opzioni di scalabilità del livello di difficoltà, accessibili dal menu di gioco, che nel riprendere le opzioni originali del cabinato arcade vanno anche a rendere l’esperienza davvero limabile con grande libertà. La presenza di una practice mode molto personalizzabile e malleabile completa l’offerta.