Flashing Lights è un gioco tradotto in italiano, più o meno, e che risulta essere in accesso anticipato dal 7 giugno 2018. Presente su Steam, grazie allo sviluppo continuo di Nils Jakrins e al publisher Excalibur Games, al prezzo di €20,99. Con un costo del genere, un utente si potrebbe aspettare un simulatore con relativamente pochi bug o quantomeno con un tutorial. In questo caso no. Mi ero abbastanza emozionata all’idea di provarlo, essendo una grande fan di Chicago MED, Chicago PD e Chicago Fire.
Inoltre ho avuto un bel periodo di volontariato, collaborando con le varie associazioni che contribuivano ad aiutare il 118 presente sul nostro territorio. Il solo pensiero di simulare in un videogioco situazioni come quelle viste nelle serie TV (e il videogioco riprende appieno i tre settori di appartenenza) e vissute nella realtà mi faceva sorridere. Una volta provato, però, il tutto si è trasformato in una continua richiesta di aiuto direttamente al gioco, per aiutarmi almeno a completare la prima missione o quantomeno collaborare.
Cosa ho trovato, quindi, di completamente sbagliato in Flashing Lights?
Flashing Lights non possiede una storia
Conosci le serie TV citate nel paragrafo precedente? Non preoccuparti, ti faccio un rapido riassunto; si tratta di tre serie che riescono a intricarsi fra loro sia a livello di storia, sia grazie al luogo d’appartenenza in cui avvengono le emergenze. Uno si occupa principalmente dell’ambito medico, un altro dei soccorsi in collaborazione con i pompieri e poi c’è la classica polizia americana. Bene o male, Flashing Lights ha questa base; non possiede una storia, quindi è inutile tentare di raccontarti il niente. Il tuo obiettivo è quello di portare a termine le missioni di emergenza che ti compariranno sullo schermo.
Prima di tutto, però, Flashing Lights ti fa scegliere il ruolo, il sesso del personaggio e il vestiario. Non possiede un gran comparto di personalizzazione, ma sinceramente va bene così. Il bisogno di avere qualcosa in più non è così forte come si possa immaginare; una volta scelto tutto, si parte direttamente con la partita con nessun tutorial. Dopo poco arriveranno le missioni che tu, come utente, potrai accettare o rifiutare. Le emergenze possono essere gravi, lievi e tutte differenti in base al ruolo: soccorritore, poliziotto o vigile del fuoco.
Ho preferito scegliere il primo della lista, avendo avuto una discreta esperienza. Il mio primo caso? Incidente: donna con ossa fratturate. Bene, mi sfrego le mani e parto verso l’obiettivo, con una discreta voglia di imparare in questo mondo virtuale. Il problema? Diciamo che è tutto un po’ caotico e non mi ha permesso di eseguire correttamente la richiesta. Inoltre, ciò che ho fatto all’interno del gioco non è neanche lontanamente simile alla realtà. Ho giocato a diversi simulatori e tutti, bene o male, riuscivano a rispecchiare il nostro mondo. In Flashing Lights ho dovuto dimenticare tutte le mie conoscenze.
Partono i primi problemi
Ti racconto un po’ la mia avventura per questa prima missione; mi accorgo subito che i comandi eseguiti da tastiera non sono molto pratici, passando così al pad quasi immediatamente. La situazione non è cambiata e nonostante premessi i relativi comandi richiesti per accettare la missione, essa non veniva accettata. Scompariva e basta, senza lasciare tracce e sono riuscita a perdere almeno un paio di richieste. Magicamente riesco nell’impresa e monto subito nell’ambulanza dopo un tempo interminabile in cui il personaggio cammina. E cammina per arrivare al mezzo con una lentezza fuori dall’ordinario.
Quando ci sono le emergenze, qualsiasi esse siano, bisogna essere scattanti e in grado di poter essere sul mezzo nel minor tempo possibile. In questo caso non ho trovato alcun tipo di rapidità. Mi dileguo nelle strade compensando il momento di prima, sfrecciando fra le auto. La mappa, seppur sia possibile ingrandirla, ha troppe stradine interne che fanno perdere la concentrazione all’occhio. Arrivo, però, a destinazione e scendo dal mezzo per avvicinarmi alla signora riversa a terra.
Mi viene richiesto di controllare i danni, di prendere la valigetta medica, la barella e tutta la strumentazione necessaria. Solo per riuscire a far avviare i controlli ci ho messo 20 minuti. Non riuscivo ad attivare i comandi o anche solo a essere sicura di aver premuto i tasti giusti! Riesco nell’impresa, ad ogni modo, e la porto nell’ambulanza. A questo punto parte il caos, in quanto riesco a raggiungere l’ospedale ma Flashing Lights non mi fa scendere dal mezzo. Mi faccio un giro per la città, si attiva una sirena assordante che mi costringe a parcheggiare, prendere la barella e farmela a piedi fino all’ospedale. Di nuovo, questo volta con successo.
Il gioco sembra perennemente addormentato
Se prima l’edificio non mi accettava, adesso sì e riesco a entrare nel pronto soccorso. Non ho trovato alcun punto o un segnale che mi dicesse di andare oltre alla segreteria e punto d’accesso, così da lasciare la barella e portare a termine la missione. Ho dovuto usare la logica e non è stato affatto piacevole. La camminata del personaggio non è il massimo, dove parte lentissimo per poi simulare una corsetta, anch’essa lenta. Ma è con la barella che riesce a dare il peggio di sé: scivoloso, il giocatore ha un controllo pessimo di ciò che sta maneggiando. Inoltre è stato molto divertente far salire il paziente sulla barella buttando quest’ultima direttamente su di lui.
E, al tempo stesso, è stato esaltante saltarci sopra e camminarci come se il corpo non fosse realmente presente. La mancanza di un tutorial si fa sentire e il fatto che ci sia un menù con i comandi non aiuta. Le azioni non si attivano e il giocatore può risolvere questa situazione andando a creare un proprio set personalizzato. Ma non è detto che il problema in questione possa realmente risolvere. Come se non bastasse, i caricamenti sono estremamente lunghi e, se Flashing Lights è giocato in solitaria, penalizzano l’esperienza.
Un’altra brutta situazione? Proprio mentre si guida, la mappa non viene caricata completamente. All’ultimo minuto spuntano mura, palazzi, persone che attraversano la strada, lampioni, svolte; più sei corretto nelle azioni e più accumuli i punti, ma questo è impossibile se all’ultimo secondo spunta un’anziana signora al centro della strada e la investiamo. Una nota positiva però c’è, forse più di una; le sirene, seppur tremendamente assordanti, fanno spostare lateralmente i mezzi per strada. Ho apprezzato particolarmente questa cosa, mostrando una IA non completamente impazzita.
Ottimo per chi gioca con altre persone
Diciamo che Flashing Lights non accoglie molto bene i giocatori; non è presente neanche uno stralcio di musica, niente, e non viene spiegato neanche se i punti accumulati possano servire a qualcosa. Personalmente penso che abbiano solo il compito di far continuare a videogiocare l’utente a Flashing Lights, cercando di battere sempre nuovi punteggi. Un altro bug è quello della lingua; ho personalmente messo l’opzione della lingua italiana e, nonostante avesse tradotto tutto, il menù dei controlli ne è rimasto fuori.
Questa è stata la mia esperienza in solitaria, ma posso assicurare che in compagnia risulta molto più divertente proprio per la presenza dei bug. E fortunatamente esiste la modalità multiplayer, così da dare al giocatore l’occasione di vivere queste avventure con qualcuno. Puoi farti accompagnare all’interno dell’ambulanza, per esempio, o dividervi i compiti come un vero team. Molti problemi continueranno a esserci, ma quantomeno la risata è assicurata. Per giocarci su Steam devi rispettare i seguenti requisiti:
- Sistema operativo: Windows 7 o superiore;
- Processore: Intel Core i3 2GHz o equivalente;
- Memoria: 4 GB di RAM;
- Scheda video: NVIDIA 700 Series con 1 GB di VRAM;
- Memoria dedicata: 7 GB di spazio disponibile.