Sviluppato da Illogic Games e pubblicato in sinergia con Eastasiasoft (di cui abbiamo recensito anche Violet Wisteria), Flightpath: Adventures in Venaris è uno sparatutto top-down verticale decisamente classico ma con l’aggiunta di una narrazione dotata di scelte che mutano la trama stessa. Noi abbiamo solcato i cieli su Nintendo Switch e questa è la nostra recensione.
Flightpath: Adventures in Venaris e le cronache degli aviatori
Flightpath: Adventures in Venaris prova a distinguersi dai suoi congeneri tentando, goffamente, di ibridare uno sparatutto top-down con una mini visual-novel con tanto di bivi narrativi. L’impatto iniziale non è male ma le storie faticano a coinvolgere, non riuscendo a dare il giusto respiro all’opera e incespicando in una lore dal respiro ampio ma mai realmente affrontata come si dovrebbe.
Ad esempio, sappiamo che ci sono tanti pianeti, diverse razze (tra cui dei ducano antropomorfi), un sistema di giustizia potenzialmente corrotto ma nessuno di questi elementi viene affrontato come si deve. Il tutto si limita, purtroppo, a qualche linea di dialogo spesso anche riciclata, che fatica a coinvolgere.
Ma procediamo con ordine. Flightpath: Adventures in Venaris ha tre campagne principali e quindi, di base, una discreta longevità. Ogni storia, infatti, ha diversi percorsi che potenzialmente conducono a diversi dialoghi e relativi finali. Chi sono i protagonisti della nostra storia? Il primo e più intrigante è AJ, un detective accusato di un crimine che non ha commesso e che, a causa di ciò, ha perso tutto.
Il percorso di investigazione e vendetta è ben realizzato e ci vedrà comporre un mini mosaico che ci trascinerà in dieci tappe diverse, fatte di continui rimbalzi e interrogatori flash che ci condurranno alla verità. Il secondo personaggio, è un pilota mentre il terzo è un ingegnere. Le storie di questi due sono leggermente più soft e prevedibili, il primo legato più a un percorso di crescita personale mentre la seconda vede la sua vita serena e pacifica venir stravolta all’improvviso.
Ciò che hanno in comune i tre protagonisti che, a conti fatti, vivono la stessa macro trama da tre punti di vista differenti, è il nemico: The Syndicate. Trattasi di un’organizzazione “malavitosa” ben ammanigliata ai vertici del potere di Venaris, un sistema di pianeti in cui ci ritroveremo a vagare nel corso dei 10 capitoli. Ogni personaggio, infatti, si ritroverà impegnato per 10 missioni principali ma non finisce qui.
Flightpath: Adventures in Venaris include infatti anche un sistema inizialmente interessante di missioni secondarie che, ironicamente, diventano obbligatorie. Ogni volta che muori, infatti, il “meccanico”, un simpatico roditore, ci chiederà di fare un lavoretto in modo da poter riavere la nostra nave pienamente ottimizzata. Se il lavoretto andrà bene, non pagheremo nulla, in caso contrario: conto salato.
Tali lavoretti fungono da mini missioni e ci vedranno impegnati a raccogliere oggetti, proteggere clienti o abbattere criminali. Niente di esaltante ma che, anzi, andranno anche a ripetersi scoperchiando le criticità del lato procedurale intrinseco nel titolo stesso. Ma bando alle ciance e andiamo a scoprire com’è la vita nei cieli di Venaris.
Volare oh-oh, sparare oh-oh-oh!
Flightpath: Adventures in Venaris è uno sparatutto top-down estremamente classico e che non innova assolutamente niente ma, in compenso, è dotato di un intrigante sistema di personalizzazione del veicolo. Ma procediamo con ordine. Ogni capitolo ci vedrà impegnato in un’area di gioco a sua volta procedurale. Questo significa che ogni elemento, nemici inclusi, andranno a mutare il proprio posizionamento a ogni run.
Lo scopo del titolo è invece abbastanza semplice e ricalca quanto già in parte anticipato nel precedente paragrafo. Per essere precisi, ogni area è divisa a metà con uno step intermedio che ci vede fare un fugace pit-stop. Qui entreremo nello shop, lo stesso gestito dal roditore in caso di game over, che ci permette, pagando, di riparare la nave o aggiungere/potenziare il nostro equipaggiamento.
Per il resto del livello, il nostro compito sarà prevalentemente quello di falciare ogni nemico a vista. Nemici che potranno sbucare da ogni direzione, incluso dal basso. Ecco perché la nostra navicella è dotata di innumerevoli bocche da fuoco, incluse due posteriori. Tutte acquistabili e potenziabili a patto di rispettarne il limite energetico.
Ogni arma, infatti, richiede una data energia e, ti anticipiamo, il motore energetico più forte disponibile nel gioco non è in grado di sopportare tutte le bocche da fuoco (oltre 5) al livello massimo. Dovrai quindi ponderare bene quale parte potenziare ed eventualmente cambiare il set a seconda del livello in corso e/o del boss da affrontare.
Oltre alle armi e al motore energetico, la navicella è dotata di energia vitale (che se termina è game over) e uno scudo energetico che va a incassare i colpi senza intaccare l’energia vitale e che si ricarica autonomamente quando non subiamo colpi. Tutti questi elementi sono liberamente potenziabili nello shop a patto di avere le monete richieste (che si raccolgono dai nemici distrutti).
Fondamentalmente Flightpath: Adventures in Venaris è tutto qui. Un gioco veloce, in parte imprevedibile grazie alla sua natura procedurale e discretamente stratificato. Se l’aspetto ludico è sciapo e sa di già visto, il lato narrativo aiuta il titolo a trainare il giocatore e chi verrà affascinato da Venaris e dai suoi tre eroi, potrà anche restare in quel sistema di pianeti per un tempo abbastanza generoso, considerando la media generale dei congeneri. Da segnalare anche una modalità extra “infinita” dedicata però principalmente ai veri appassionati.
Alcune criticità
Bisogna però tener conto di alcune problematiche che ci aspettano tra un volo e un altro. Oltre all’innegabile ripetitività e alla noia delle missioni secondarie obbligatorie (e che, per quanto semplici, annoiano inevitabilmente nel lungo periodo) che escono ogni volta che subiamo un game over, il titolo presta spesso il fianco al caos.
Quando i nemici sbucano un po’ ovunque, i proiettili su schermo inevitabilmente si moltiplicano e, se a questi aggiungiamo le oltre cinque bocche da fuoco della nostra vettura, è facile immaginare il caos che nasce a schermo, con il potenziale rischio di incassare colpi che neanche abbiamo potuto notare.
Non solo, è proprio in queste fasi che Flightpath: Adventures in Venaris mostra alcuni vistosi rallentamenti con l’azione a schermo che sembra procedere in un tecnicamente brutto slow motion. Infine, assolutamente da bocciare le missioni di “protezione” che vedono l’alleato di turno correre letteralmente incontro ai proiettili nemici, costringendoci ad anticiparlo e a danneggiarci a nostra volta.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Flightpath: Adventures in Venaris non fa urlare al miracolo e anzi, risulta abbastanza pigro. Le location sono poco ispirate così come i nemici. Giusto alcuni boss si salvano. Persino il lato da visual novel ci ha lasciato l’amaro in bocca con sprite statici sfocati e mal tagliati che spiccano discretamente male su sfondi anonimi e poco dettagliati.
Un peccato considerando che l’estetica dei personaggi è anche discretamente accattivante. Il sonoro non riesce a emergere, limitandosi a fare il minimo senza dar troppo fastidio. Da segnalare la totale assenza della lingua italiana, un peccato considerando che i dialoghi, seppur pochi, sono presenti in buona quantità anche quando siamo nel bel mezzo dell’azione (il che già li rende difficili da leggere di suo).
Infine, Flightpath: Adventures in Venaris si difende abbastanza bene in entrambe le modalità dell’ibrida Nintendo anche se in portabilità abbiamo riscontrato un maggior numero di inspiegabili rallentamenti.