Fortnite è senza ombra di dubbio uno dei videogiochi più seguiti e importanti degli ultimi anni. Il titolo, che ha generato la moda dei Battle Royale, è giocato da milioni di utenti in tutto il mondo e la sua ascesa sembra ormai inarrestabile, con eventi che interessano tutto il web.
Come ogni gioco online, tuttavia, anche questo non è esente da critiche che insistono sulla sua capacità di provocare una forte dipendenza, in particolar modo nei più piccoli. A tal proposito, nelle ultime ore, una notizia sta rimbalzando nei vari forum. Scopriamola insieme!
Fortnite e l’accusa di un gruppo di genitori
A dire il vero tale accusa è stata formalizzata nel 2019. Nello specifico un gruppo di genitori ha accusato il noto Battle Royale online di causare una fortissima dipendenza da gioco, evidenziando come gli utenti siano portati a tralasciare altri aspetti della propria vita come la socialità, la famiglia, la scuola e il mondo esterno in generale.
Tali accuse, secondo cui “Fortnite è come l’eroina”, hanno innescato un procedimento giuridico che è ancora in atto a seguito della richiesta dello studio legale canadese Calex Legal che, nel 2019, ha chiesto l’approvazione per avviare una class action ai danni Epic Games in rappresentanza di genitori di figli dipendenti da Fortnite.
Da qualche ora un giudice del Quebec ha autorizzato ufficialmente la class action. In attesa di comprendere come la situazione possa concludersi è doveroso sottolineare sia i numerosi effettivi positivi che gli effetti negativi causati dai videogiochi.
Il nostro consiglio per farsi un’idea il più possibile scientifica e lontana da pregiudizi e moralismi è quello di leggere il saggio “Psicologia dei videogiochi“, che trovi a questo link e che ti illustrerà i numerosi processi psicologici e sociali che hanno a che fare con il gaming.