Nel 2020 Apple ed Epic Games hanno dato molto di cui parlare dopo una delle più grandi cause legali mai viste nel settore della tecnologia e videogiochi. Come ben sappiamo il giudice incaricato di questo caso ha già annunciato il suo verdetto, ma pare che la situazione sia tutt’altro che finita. Recentemente è venuto alla luce che più di 30 stati degli USA sono dalla parte di Epic Games e questi hanno appena denunciato Apple per il presunto monopolio che ha creato sui dispositivi mobili.
La prima sentenza del giudice responsabile della causa Epic Games vs Apple, Yvonne Gonzalez-Rogers, è stata resa pubblica nel settembre dello scorso anno. Sappiamo che il verdetto ha in parte favorito Apple in quanto ha respinto le accuse di Epic Games e la necessità di aprire la porta a negozi esterni, inoltre a non costringere Apple ad abbassare le sue quote. Come previsto le parti hanno ricorso in appello, ed il primo a mobilitarsi fu Epic Games dal momento che il suo fondatore Tim Sweeney ha ritenuto che la sentenza significasse una sconfitta per la sua azienda, poiché non rappresentava una vittoria per lui ma soprattutto per i consumatori.
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Il caso ha appena coinvolto avvocati che rappresentano 35 stati degli USA che a fianco di Epic Games avrebbero fatto appello alla decisione della Corte attraverso una causa antitrust che è stata presentata giovedì 27 gennaio.
Secondo Reuters la causa menziona che “la condotta di Apple ha danneggiato e sta danneggiando gli sviluppatori di software mobile e milioni di cittadini” in quanto “continua a monopolizzare la distribuzione di app ed i metodi di pagamento all’interno delle app per iPhone, soffocando la concorrenza e accumulando profitti al di sopra della concorrenza all’interno del settore degli smartphone da quasi $ 3 trilioni all’anno”.
Epic Games non è l’unica azienda che denuncia le presunte pratiche monopolistiche di Apple, poiché oltre alle diverse entità americane l’azienda conta con il supporto di 38 professori di diritto, economia e affari, un gruppo a favore dei consumatori, un’organizzazione di libertà cybersociali e persino Microsoft stessa.
Inoltre il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti è intervenuto per sottolineare che la sentenza del giudice Gonzalez-Rogers era “sbagliata”, dal momento che 2 elementi dello Sherman Act non sono stati applicati “in modi che lascerebbero molte pratiche e accordi anticoncorrenziali al di fuori delle loro protezioni”.
“La Corte distrettuale ha commesso diversi errori legali che potrebbero mettere a repentaglio l’effettiva applicazione delle leggi antitrust”, ha affermato il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
Il caso quindi è stato prolungato e si prevede che passeranno diversi mesi prima della nuova decisione del giudice. Tuttavia Apple è consapevole di ciò che è appena accaduto e in una recente dichiarazione ha affermato di sentirsi “ottimista” sul caso e spera che la sentenza venga riaffermata in appello ritenendo che “la sfida di Epic fallirà”. Affermando che “rimaniamo impegnati a garantire che l’App Store sia un negozio sicuro e affidabile per i consumatori e una grande opportunità per gli sviluppatori”.
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