Ormai non è un segreto: Fortnite può essere considerato tranquillamente non solo uno dei videogiochi simbolo di una generazione, ma un titolo ben radicato proprio nella cultura di massa, arrivato dove mai nessun titolo dello stesso genere si era nemmeno spinto. Questo ovviamente non sarebbe stato possibile se alle spalle non ci fosse stata Epic Games, compagnia attiva su più fronti e solida investitrice.
Quello che contraddistingue Fortnite è la sua longevità. Non si tratta di un titolo eccezionale come Minecraft (che ha cambiato le regole dell’industria dall’uscita) ma dell’ennesimo tentativo di lucro su un genere in forte ascesa: il multiplayer competitivo online dove vince chi resta in vita. Ma come ha fatto ad esplodere dunque?
Fortnite: come si evolverà?
A differenza di altri titoli caduti nel dimenticatoio (o quasi) Fortnite registra numeri sempre più alti di anno in anno e la sua forte natura mutevole lo rende sempre fresco e mai noioso, sia da chi gioca da anni che da chi inizia a giocarci.
Quello che però è accaduto e sta accadendo ha dell’eccezionale. Fortnite è in continua evoluzione, a tal punto da poter diventare un gioco completamente diverso. Di recente è stato implementato un nuovo editor che combina le funzioni già viste nei diversi Unreal Engine sempre di Epic Games. Da ora in poi si avrà la possibilità di creare letteralmente giochi all’interno del gioco, e questo apre un infinità di possibilità.
Implementare l’editor di Unreal Engine significa poter avviare Fortnite e trovarsi a giocare ad un puzzle game in prima persona dalle tonalità noir, o ancora vivere un avventura all’interno di un mondo fantasy combattendo un drago. La direzione intrapresa è molto chiara, nel tentativo di non far morire Fortnite questo diventerà tanti giochi diversi, e potrebbe essere veramente il gioco tipo del futuro, all’interno di un industria in cui ancora vengono definiti in generi.