Ci vuole sempre coraggio a introdurre nuove meccaniche in un titolo, soprattutto se possiede una community competitiva molto attiva. Tuttavia ci vuole una quantità decisamente enorme di coraggio, talmente elevata che sfiora la follia, per stravolgere completamente il gameplay di uno dei titoli multiplayer più famosi di sempre. Questo è il curioso caso di Fortnite che con la nuova stagione porta una marea di cambiamenti che possono essere amati o odiati, ma sicuramente sono rivoluzionari per l’opera targata Epic Games.
Il team di sviluppo ha infatti preso la curiosa decisione di rimuovere completamente il sistema di costruzione dal gioco, un elemento distintivo che con il tempo si era cementato come meccanica base fondamentale per primeggiare in partita. Inoltre per sopperire alla mancanza di movimenti sono state inserite diverse possibilità di parkour che danno la possibilità di spostarsi velocemente. Questo cambio netto è arrivato come un fulmine a ciel sereno che ha sconvolto la player base e che ha diviso l’utenza.
Da una parte ci sono i giocatori che già compiangono la meccanica in quanto era ciò che rendeva Fortnite diverso dalla massa, mentre dall’altra si collocano quelle persone che affermano che il building era diventato troppo predomiante fino a surclassare la componente sparatutto del gioco.
Il futuro di Fortnite dopo questo update
Secondo dei dataminer questi cambiamenti non saranno permanenti, anzi, termineranno il 29 marzo tuttavia la situazione sempre essere più complessa di così. Di fatto questo esperiemento per molti sembra essere un test attuato dai ragazzi di Epic Games per vedere la reazione della community alla possibile introduzione di una nuova modalità permanente.
Per ora questo caso rimane un mistero e finchè il team di sviluppo non romperà il ghiaccio sulla questione non ci rimane altro che aspettare. Tuttavia però la creazione di una nuova modalità sarebbe sicuramente un bel cambio di passo per il progetto dato che la player base è talmente ampia da poter tranquillamente riempire tutte le lobby nonostante un’ipotetica divisone tra due modalità.