Forza Motorsport, storica risposta delle console della famiglia Xbox alla serie Gran Turismo di Sony, si unisce alla lotta al razzismo già perpetrata attivamente da buona parte dell’industria videoludica. La partecipazione del team di sviluppo Turn 10 al movimento #BlackLivesMatter è pacata, ma significativa: verranno banditi tutti i simboli controversi legati al tema del razzismo. La decisione di bandire certi “simboli noti” è partita dalle linee guida più severe istituite dal team di sviluppo nei confronti del comportamento dei giocatori e i contenuti caricati online dagli utenti.
La Forza dell’intolleranza verso l’intolleranza
Tra la “nota iconografia” che non verrà più ammessa da Turn 10 nei titoli della serie Forza su Xbox figurano perlopiù simboli associati alla seconda guerra mondiale. I soliti noti includono la bandiera del Sol Levante (vessillo nipponico dell’era imperiale), la svastica nazista, il sole nero neonazista e la croce di ferro “con l’aggiunta di dettagli contestuali”. Uno dei simboli forse un po’ meno ovvi per noi è la bandiera degli Stati Confederati d’America, usato solitamente dall’estrema destra in qualità di tacito schieramento politico. Per mero dovere di cronaca, riportiamo qui sotto la bandiera in questione.
L’incivile guerra civile americana
La bandiera degli Stati Confederati d’America, o “bandiera dei ribelli”, è famigerata per essere da sempre un simbolo dell’intenzione della Confederazione di rendere la schiavitù un’istituzione durante la guerra civile americana – un simbolo criticato in particolar modo durante il movimento #BlackLivesMatter. Il pugno duro di Turn 10 nei confronti dell’odio razziale su Xbox, però, non va a senso unico. Oltre al prevedibile bando dei termini scurrili, infatti, la serie Forza non consentirà più nemmeno l’utilizzo di simboli e acronimi contro la brutalità poliziesca, come i noti “ACAB” e “FTP”.