Se sei un giocatore nato alla fine degli anni ’80, ricorderai sicuramente la rivalità che c’era in passato tra Super Mario di Nintendo e Sonic di SEGA. Due icone pop in tutto per tutto, ma mentre la prima è arrivata fino ai giorni nostri in forma smagliante, visto che la casa di Kyoto non sbaglia davvero un colpo quando si parla del suo idraulico baffuto, lo stesso non si può dire del porcospino blu, dato che questo ha avuto momenti bui e parecchie crisi d’identità.
Per quanto mi riguarda ho sempre tifato per Mario in questo in scontro, tuttavia i meriti di Sonic, sia a livello di gameplay, che di apporto al mondo videoludico sono oggettivi e ovvio, quindi, che spesso qualcuno provi a ricreare la magia del porcospino blu cercando, dove possibile, di accontentare le fazioni che sono cresciute con un SEGA Mega Drive installato sotto la TV di casa.
È questo il caso di Freedom Planet 2, creato da GalaxyTrail Games e pubblicato da Xseed Games, il quale prende fortissima ispirazione dalle avventure della mascotte di SEGA, ma lo fa in un modo che ok lo ricorda, ma non da mai la sensazione di plagio a 360 °, anzi, man mano che si prosegue nel titolo, questo riesce a prendere un’identità propria, ma senza mai negare del tutto il materiale originale a cui si ispira.
Se quindi hai amato alla follia Sonic, se eri un di quelli che pensava che SEGA era per i ragazzini “COOL”, mentre Nintendo era una cosa per bambinetti, prosegui nella lettura, perché potresti aver trovato il tuo prossimo titolo da inserire nella tua personale libreria.
Neera wants you!
Come potrai ben capire dal titolo, Freedom Planet 2 è un sequel di un titolo uscito nel 2014, che anche lui prendeva moltissima ispirazione da Sonic. Il titolo è ambientato tre anni dopo la fine del primo capitolo e vede i protagonisti ovvero Lilac, Carol e Milla, eliminare gli ultimi robot rimasti dopo gli avvenimenti del gioco precedente.
Una volta fatto questo viene presentato il quarto personaggio giocabile di Freedom Planet 2 ovvero Neera, la quale recluterà i tre eroi originali, per aiutarla a scoprire chi è il responsabile dietro un attacco di robot accaduto recentemente. Ovviamente questo sarà causato dagli avvenimenti accaduti nel primo capitolo ed è da qui che inizierà la tua nuova avventura, la quale ti farà conoscere posti nuovi, ma soprattutto un nuovo villain.
La trama è ben strutturata e abbastanza godibile, anche grazie alle cutscene davvero ben fatte che non spezzano troppo il ritmo iperfrenetico del gioco. Tuttavia il fatto di dover essere a conoscenza di ciò che è accaduto nel primo capitolo è un malus non da poco.
Questo perché le due trame sono estremamente intrecciate e il non sapere nulla del primo titolo della saga, potrebbe spaesarti e non poco sugli avvenimenti che accadono. Se però sei uno di quei giocatori che vuole solo l’azione super frenetica che Freedom Planet 2 offre, beh non c’è problema, ti basterà saltare a piedi pari tutte le cut scene e andare diretto nel cuore dell’azione o meglio ancora andare con la modalità Classica (ma ci arriveremo fra poco).
Freedom Planet 2 oppure Sonic?
Se hai mai giocato ad un qualsiasi Sonic in 2D, con Freedom Planet 2 ti sentirai praticamente a casa. Dovrai prima di tutto scegliere uno dei 4 personaggi disponibili, i quali hanno proprie abilità uniche e percorrere i livelli proposti il più velocemente possibile.
Ovviamente, come da tradizione in questo genere di titoli, i livelli avranno percorsi multipli e starà a te cercare di capire quale sarà il più insidioso oppure il più rapido. C’è da ammettere che questo tipo di approccio, almeno la prima volta che si gioca, non è appagante quanto cercare di finire il livello il più rapidamente possibile, perché diciamocela tutta, sfrecciare a 200 Km/h con il proprio personaggio da una grandissima soddisfazione e il doversi fermare, per magari cercare l’uscita alternativa o il potenziamento di turno, passa abbastanza in secondo piano.
Alla fine di ogni livello ti toccherà affrontare un boss, il quale andrà buttato giù grazie alle caratteristiche che ogni personaggio ha a disposizione. Queste abilità, come dicevo all’inizio di questo paragrafo, saranno uniche per ogni personaggio ed è qui che il gioco si discosta fortemente da Sonic. Quindi se da una parte abbiamo Lilac che ha delle movenze molto simili al riccio blu di SEGA, ovvero tanta velocità, acrobazie e salti spettacolari, dall’altra c’è Neera che è molto più focalizzata sul combattimento grazie agli incantesimi che può mandare dalla sua lancia.
Questa differenziazione dei personaggi, dona varietà, ma soprattutto aumenta la rigiocabilità complessiva del titolo, questo perché potresti voler ripercorrere un determinato livello, ma con un personaggio diverso. L’unica cosa che non è un difetto, ma più che altro un’occasione persa, riguarda il fatto che non ci sono livelli costruiti ad hoc per ogni protagonista, magari per sfruttare meglio le abilità che possiedono, ma questo, come detto prima, non è da considerarsi un difetto.
Spendo pure due parole sulle varie modalità ovvero l’Avventura e la Classica. La prima potrei riassumerla con il classico story mode, dove affronterai la tua avventura con degli intermezzi, ma soprattutto dei livelli più riflessivi che fanno da contorno alla storia. Se invece sei un giocatore vecchio stampo, dove non ti frega nulla di trame che implicano robot che vogliono distruggere tutto, puoi avviare la modalità Classica, ovvero lanciati nell’azione con pochissimi fronzoli e gioca solamente.
Graficamente delizioso
Freedom Planet 2 è senza dubbio dedicato a chi ama il sapore retrò, grazie ad una grafica in 16 bit che sembra uscita da un Super Nintendo, anzi, da un Mega Drive. La grafica è eccellente, colorata e ti fa tornare indietro nel tempo. Una vera gioia per gli occhi, soprattutto se ami la pixel art, ma quello che è la ciliegina sulla torta di tutto è la grandissima sensazione di velocità che i personaggi che comanderai ti trasmetteranno.
Un applauso va fatto agli sviluppatori i quali sono riusciti a ricreare dei livelli belli da vedere e molto evocativi. Questi non sono mai troppo simili gli uni con gli altri e risulteranno molto vari, non facendo quasi mai sopraggiungere la sensazione monotonia, che in un videogioco è il nemico numero uno.
Il sonoro, invece, risulta buono per i suoni ambientali e per la colonna sonora, ma è da rivedere il doppiaggio. Infatti mentre i primi due aspetti sono curati molto bene, lo stesso non si può dire dal doppiaggio (in inglese), che vero non presenta nessun tipo di sbavatura, ma da quasi l’effetto che sia distaccato dal tutto. Probabilmente perché questo è stato registrato con un audio un po’ troppo alto, in più le battute che il nostro personaggio dirà dopo ogni mossa vengono ripetute all’infinito, risultando parecchio irritanti.