Quello delle visual novel è un genere che, pur vantando un parco titoli enorme e una buona schiera di fan, da molti videogiocatori non è visto di buon occhio, data la sua natura quasi sempre priva di gameplay. Personalmente ne ho giocate poche, ma visto la tematica di Freezer Pops l’ho provato per vedere cosa poteva scaturire dal suo abbracciare il mondo LGBTQ.
Trattandosi di una visual novel, Freezer Pops cerca di fare della storia e dei personaggi il suo punto di forza, e l’incipit iniziale riesce a catturare l’attenzione del giocatore. Dalla sera alla mattina il protagonista della storia Alexandre, si ritroverà senza inquilino, dovuto scappare a casa per dei problemi familiari. Con solo un messaggio dove recitava le sue scuse soprattutto per il fatto di non poter pagare la quota dell’affitto, il nostro “amico” è scomparso.
Alexandre non si perde d’animo e cerca di iniziare la giornata come al solito, lavandosi i denti e pensando al videogioco in sviluppo sul quale sta lavorando, un certo GELDA (uno dei tanti omaggi al mondo dei videogiochi presenti in Freezer Pops). Purtroppo la giornata stava per peggiorare e di molto; difatti il presidente dello stato in cui si svolge la storia, decide di tagliare i fondi con effetto immediato a tutte le università “secondarie”, per investirli nei trasporti pubblici, in pieno stile dittatoriale.
Il nostro protagonista si ritrova così in pochi minuti senza inquilino, lavoro e possibilità di proseguire i suoi studi, ma con un affitto da pagare. Dopo lo sconforto iniziale Alexandre si fa forza e grazie a un colpo di fortuna, assiste a una trasmissione dove impara come fare i Freezer Pops, i classici ghiaccioli estivi. È estate, abbiamo un affitto da pagare, sappiamo come fare i ghiaccioli a poco costo… perché non venderli? E così inizia la storia di Alexandre.
Freezer Pops: ghiaccioli e sorprese
Cercherò di toccare pochissimi punti della storia in modo da evitare spoiler, ma posso dire che, una volta finito il gioco seguendo le due trame principali, e sbloccando tutti i finali possibili per entrambe, Freezer Pops mi ha lasciato un po’ indifferente. Non sto dicendo che non sia una buona visual novel, anzi, ma tirando le somme ha osato davvero poco, sia come avvenimenti, sia come presenza dei personaggi principali.
Solitamente le visual novel, soprattutto quelle a fondo erotico/romance, offrono al giocatore molta scelta, mentre Freezer Pops propone come candidati per il nostro Alexandre solamente due uomini: Fernando giovane, atletico e sportivo, e Anderson, avvocato, fisicamente robusto e molto pacato. A parte i contendenti, saranno presenti solo altri due personaggi importanti, ma oltre loro nient’altro.
Anche nel narrare la storia Freezer Pops non offre nessun colpo di scena o incertezza su quale scelta prendere sul momento, anche perché il gioco offre la meccanica di poter tornare indietro di qualche “pagina” per scegliere altro. Insomma, a conti fatti la storia è abbastanza lineare, anche se prende una piega interessante oltre la romance. Onestamente toccando una tematica come quella LGBTQ mi sarei aspettato qualcosa di più profondo, mentre Freezer Pops si limita solamente ad avere uomini ai quali piacciono altri uomini come protagonisti.
Si, può vantare anche una componente erotica, e se vuoi il gioco solo per questo motivo probabilmente non ne rimarrai deluso, ma se al contrario vorresti conoscere più a fondo i protagonisti insieme a una trama dalle diverse sfaccettature, Freezer Pops potrebbe fare l’effetto opposto.
A parte questo, anche se non li elenco perché alcuni sarebbero spoiler anche se minori, ci sono una serie di stereotipi verso il mondo LGBTQ che forse era meglio non includere nel gioco, ma niente di veramente “pesante”. Al contrario la storia viene raccontata in modo molto educato, senza scadere nel volgare, e per la tipologia di gioco questo è un fattore molto importante.
Del comparto tecnico non c’è molto da dire; il titolo presenta delle tavolozze ben disegnate ma statiche, che cambiano in base alla situazione e al progredire con la storia, ma che finito il gioco in tutte le sue trame, risultano essere un po’ poche. Per il resto mi spaventava il fatto di giocarlo in portabilità su Nintendo Switch, spesso colpevole di presentare i testi minuscoli e quasi illeggibili, ma invece quelli di Freezer Pops sono grandi al punto giusto. Da segnalare la totale mancanza della localizzazione in italiano, con solo inglese e portoghese come lingue disponibili.
In definitiva bella visual novel ma gran peccato, perché si poteva osare davvero di più e non scadere solo nel riuscire a fidanzarsi con uno dei due personaggi (cosa fra l’altro automatica).