Dopo il grande successo del primo capitolo, che ricordiamo ha ottenuto non solo un alto punteggio da parte della critica, ma anche una nomination come miglior gioco strategico, purtroppo battuto da Into the Breach nel 2018, 11 bit studios torna con quello che potremmo definire il sequel del primo capitolo, dato il modo in cui si evolve la trama: dal semplice tentativo di sopravvivere a veri e propri dominatori o, addirittura, parte integrante del freddo stesso.
Personalmente ho trovato molti elementi nuovi in questo gioco, tutti presentati in modo dinamico e coinvolgente, al punto che mantiene costantemente alta la tensione. Non vedo alcun competitor altrettanto profondo e contestualizzato in maniera così efficace che possa superare Frostpunk 2 come miglior videogioco strategico di quest’anno.
La fine dei tempi è solo un nuovo inizio
Come la maggior parte dei giochi strategici, anche Frostpunk 2 presenta una trama da seguire. Tuttavia, a differenza di molti altri titoli, qui la narrazione non solo non è una passeggiata sotto vari aspetti, ma è anche strettamente interconnessa con le decisioni che vengono prese nel corso di ogni capitolo (con l’eccezione del primo). Ambientato in un mondo post-apocalittico dominato da un inverno eterno, il gioco ci mette nei panni del leader di Nuova Londra, una città che lotta per sopravvivere in condizioni estreme.
Partendo come nomadi, dovremo costruire e gestire una rete di città interconnesse con avamposti, giacimenti e terreni di caccia. Insomma, il gioco è una vera goduria sotto vari aspetti, costringendo il giocatore a riflettere su ogni singola scelta, dal semplice smantellamento di un relitto, fino a decisioni più drammatiche come scegliere se sacrificare gli anziani di un avamposto o massacrare l’ultimo gruppo di foche rimaste sulla Terra. E non pensate che sia una decisione facile per chi ama gli animali: le foche possono fornire cibo per molto tempo.
La profondità della trama emerge fin dal video introduttivo della campagna, che, pur non esplicitando tutti i dettagli, lascia intuire il peso delle responsabilità che dovremo assumere nella gestione di Nuova Londra e il destino amaro che, nonostante tutti gli sforzi, potrebbe comunque culminare in un gelo totale.
Gameplay e Meccaniche
Il cuore di Frostpunk 2 sta nel bilanciare la gestione delle risorse con la politica interna. A differenza del primo gioco, non ti concentri sui bisogni individuali dei tuoi cittadini, ma sul quadro generale della città. Questo ti porta a prendere decisioni a un livello più alto: devi espandere la città, costruire distretti specializzati e negoziare con le fazioni interne per mantenere l’ordine. Le fazioni rappresentano una novità fondamentale, ognuna con i propri obiettivi e richieste che, se ignorate, possono portare a conflitti interni fino alla guerra civile.
Le meccaniche politiche sono altrettanto centrali quanto quelle di gestione delle risorse. Non basta più soltanto estrarre risorse per mantenere la città calda e operativa, ma devi anche mantenere l’equilibrio tra le fazioni. Ogni fazione ha le sue esigenze, e le tue decisioni possono aumentare o diminuire il loro supporto. Il sistema legislativo del gioco ti consente di promulgare leggi che possono dare vantaggi immediati ma che, sul lungo periodo, possono alienare alcune fazioni. Questa dinamica rende il gameplay imprevedibile e richiede una pianificazione attenta e costante.
Frostpunk 2 è un passo avanti!
Uno dei punti di forza di Frostpunk 2 è sicuramente la sua complessità e profondità strategica. Il sistema politico introduce una dimensione completamente nuova, che rende ogni partita diversa. La gestione delle risorse e l’espansione della città sono ben integrate con le interazioni politiche, creando un’esperienza che non si esaurisce mai in una semplice ripetizione di azioni. Anche la grafica merita una menzione speciale: nonostante il tema post-apocalittico e l’ambiente di ghiaccio costante, il gioco riesce a essere visivamente accattivante, utilizzando colori e cambiamenti climatici per creare un’atmosfera unica, ma non distaccandosi troppo dal primo capitolo.
Un altro pro importante è la possibilità di personalizzare la difficoltà e le modalità di gioco. Questo rende Frostpunk 2 accessibile sia ai nuovi giocatori che ai veterani del genere. Il sistema di salvataggio automatico e le interfacce utente sono ben progettati per aiutarti a navigare tra le numerose variabili del gioco, senza mai risultare troppo complicati da comprendere. In più, il supporto per le mod offre una longevità potenzialmente infinita, permettendo alla community di aggiungere nuove sfide e contenuti.
Potrebbe non convincere del tutto
Tuttavia, Frostpunk 2 non è privo di difetti. Il principale problema risiede nel fatto che alcune delle meccaniche politiche possono sembrare ripetitive o poco allineate con le decisioni strategiche che hai preso fino a quel momento. Alcuni eventi nella fase finale della storia, per esempio, possono sembrare forzati, riducendo il senso di libertà che hai avuto per gran parte del gioco. Questo può risultare frustrante per i giocatori che apprezzano una coerenza totale tra gameplay e narrazione.
Dal punto di vista tecnico, nonostante la bellezza grafica del gioco, le prestazioni possono soffrire su macchine non di ultima generazione. Specialmente man mano che la città cresce, o durante i salvataggi automatici, si notano dei cali di frame rate e rallentamenti che potrebbero rovinare l’esperienza complessiva. Il sistema di salvataggio può richiedere tempi di attesa più lunghi del previsto e, in alcuni casi, i crash possono farti perdere progressi significativi.