Frostpunk ormai lo conosciamo tutti ed è entrato di diritto nei nostri cuori, perciò in questa recensione non andremo a parlarti tanto del gioco base in sé (in quanto se ti ricordi abbiamo già in passato realizzato una recensione qui), ma vogliamo invece parlarti di tutti i DLC usciti per il titolo.
Quindi, se sei in dubbio sull’acquisto e ti stai chiedendo se valga la pena spendere per questa Complete Edition rimani con noi, perché sicuramente sapremo soddisfare tutti i tuoi dubbi!
Un gameplay che continua a piacerci!
Lo scopo della recensione non è appunto quello di trattare il gioco base, però due parole è giusto spenderle. Innanzitutto vogliamo rassicurarti nuovamente sui controlli da joystick: se all’inizio ti sembreranno strani, in realtà basterà poco per abituarsi a Frostpunk. Nel corso del tempo il gameplay è stato solo migliorato, andando a sistemare i piccoli bug che lo affliggevano dall’uscita.
Come ben saprai dovremo gestire una delle ultime civiltà rimaste in vita, estraendo carbone, legna e acciaio e ovviamente tenendo sempre acceso il nostro fidato generatore. Le temperature nel corso del gioco si faranno sempre più gelide, andando a toccare anche i -60 gradi e spetterà a noi tenere la civiltà in piedi.
Attraverso un sistema di leggi chiamato codice e un albero tecnologico potremo sia amministrare la gente in modo spietato, facendo per esempio lavorare i bambini, proponendo turni di lavoro assurdi e così via, sia essere compassionevoli e attenti alle esigenze di tutti, con strutture mediche specializzate, pub e molto altro.
Insomma, avremo un enorme grado di gestione e saremo noi a scegliere se essere un dittatore spietato o un leader moderato e giusto, stando sempre attenti però a non tirare troppo la corda, o la popolazione potrebbe rivoltarsi contro di noi!
Tutorial poco utili!
Una delle poche critiche che si possono fare a Frostpunk riguarda certamente il sistema di tutoraggio e guida inseriti allo scopo di introdurti nel gioco. Fin dai primi minuti di gameplay di Frostpunk verrai quasi completamente abbandonato a te stesso nella risoluzione dei compiti assegnati, se non per qualche suggerimento che gli sviluppatori hanno racchiuso in un apposito menù.
Per padroneggiare le meccaniche di Frostpunk e non distruggere la tua civiltà nella prima mezz’ora di gioco ci vorrà un po’ di pratica. Frostpunk è un titolo molto complesso e serve molta esperienza per comprenderlo appieno. Un sistema di tutorial migliore di certo avrebbe fatto la differenza.
Frostpunk: l’ultimo autunno
Hai mai provato a immaginare come sarebbe Frostpunk senza gelo? No? Beh, allora dovresti giocare al contenuto aggiuntivo “l’ultimo autunno”.
In questo prequel di Frostpunk, vestirai i panni del comandante di un importante cantiere, sarà infatti tuo compito assicurare la sopravvivenza del genere umano costruendo il primo generatore. Davanti a te una tabella di marcia rigidissima da seguire e degli operai non troppo propensi a collaborare senza il giusto incentivo, ma soprattutto niente temperatura gelida alle porte, o perlomeno così sarà all’inizio.
Gli operai sono peggio del gelo!
Se ti stessi chiedendo dove sta la difficoltà della suddetta modalità in assenza del pericolo di congelare ogni secondo, presto detto: per garantire lo svolgimento dei lavori, dovrai mantenere il morale dei tuoi operai alto, garantendo quanti più comfort possibili e rispettando quante più misure di sicurezza potrai.
Se non lo farai i tuoi operai cominceranno a rivoltarsi contro di te, indicendo scioperi, proteste e rallentando i lavori, trasgredendo le più banali delle regole da te imposte.
Inoltre il tuo quartiere generale, ti dà la possibilità di chiamare nuovi operai ogni qualvolta ne avrai bisogno, quindi non correrai mai il rischio di restare senza manodopera! Ma bada bene, non abusare di questa meccanica, perché avere tanti uomini, significa anche avere tanti problemi e bocche da sfamare!
Insomma, più di 200 uomini da gestire in un piccolo e spoglio accampamento affacciato sull’acqua, cosa mai potrebbe andare storto?
Entra in gioco un nuovo sistema di leggi!
Seppur il gameplay per la maggior parte mantenga le meccaniche della storia principale di Frostpunk, aggiungendo qualche edificio come i moli e gli obitori, la vera rivoluzione avviene proprio per quanto concerne le leggi: non dovrai più pensare a indire regimi o abbandonarti alla fede, l’ultimo autunno garantisce un sistema di leggi del tutto nuovo! Infatti ora potrai decidere se appoggiare sindacati, a quali lavoratori dare maggiori diritti, se aumentare o dimezzare i turni di lavoro e così via.
Insomma, Frostpunk si trasforma, perdendo un po’ del suo spirito da survival game per divenire in qualcos’altro. È un male? No di certo: Frostpunk grazie a questa espansione garantisce un gameplay rinnovato e una ventata di novità che il giocatore non potrà di certo non apprezzare!
Dannate scadenze!
In questo interessante DLC di Frostpunk dovrai tenere sempre sott’occhio la barra dei compiti in basso a sinistra, perché come ti abbiamo accennato prima, avrai una tabella di marcia da rispettare e se rimarrai indietro con i lavori i tuoi capi te lo faranno notare. Se dovessi infine accumulare giorni di ritardo nella costruzione del generatore potresti persino rimanere senza lavoro e di conseguenza incorrere nel game over.
Questo fattore è assai frustrante quanto interessante. Non solo ti dovrai occupare di gestire gli operai ma dovrai anche preoccuparti di mantenere un ritmo di lavoro stabile.
Operai e compiti lavorativi collidono in questo DLC: se sarai avanti sulla tabella di marcia potrai permetterti di lasciar riposare un po’ i tuoi uomini e guadagnarti la loro fiducia, se invece sarai in ritardo dovrai metterli in pericolo e sfruttarli il più possibile, minacciando la loro propensione al lavoro. Insomma, uno strategico con la s maiuscola!
La soddisfazione di costruire il futuro!
Abbiamo fin dall’uscita di Frostpunk imparato ad amare il nostro generatore, ad assicurarci di avere sempre carburante e che sia sempre in funzione, perciò in questo prequel fa uno strano effetto vedere un grosso buco al posto del colosso di metallo in grado di tenerci in vita. Costruire passo dopo passo e pezzo dopo pezzo il futuro strumento di sopravvivenza umana ci ha dato più di qualche soddisfazione.
“L’ultimo autunno” non è un semplice DLC, è molto di più! Una aggiunta ma allo stesso tempo un inedito, un pezzo da 90, in grado di lanciare una ventata di aria calda al gelido Frostpunk. Nuovi pericoli, nuove minacce ma soprattutto nuove sfide, ancora più dure e crude di quelle vecchie.
Scoprire pezzo dopo pezzo come gli scienziati hanno progettato i famosi generatori e assemblare con un esercito di operai una di queste ingenti strutture, ci ha senza dubbio trascinato appieno in Frostpunk.
Questo DLC merita di essere provato anche solo per assaporare appieno il mondo di gioco, così come la riluttanza e l’incredulità del genere umano nell’accettare che il rigido inverno sia ormai alle porte!
Frostpunk: crepacci
Crepacci non è altro che un livello giocabile attraverso la modalità infinita di Frostpunk. Di conseguenza può essere giocato in tre differenti livelli di difficoltà:
- Resistenza: una modalità strettamente studiata per gli amanti del survival.
- Costruttori: per chi cerca una sfida impegnativa.
- Serenità: come suggerisce il nome, se vuoi goderti Frostpunk in serenità scegli questa difficoltà.
Una mappa da non sottovalutare!
Partiamo subito con il dire che in questa mappa non dovrai aspettarti stravolgimenti nel gameplay di Frostpunk, in quanto le meccaniche rimarranno le stesse e le leggi anche! Forse a questo punto ti starai chiedendo che senso ha allora acquistare il DLC se non è in grado di offrire nulla di nuovo. Beh, la particolarità di crepacci è appunto la mappa stessa. Immaginiamola come una mappa a zone.
Ogni zona è separata da un dirupo e di conseguenza inaccessibile senza dovuti accorgimenti. All’inizio partirai come in una partita standard, con le classiche risorse recuperabili senza macchinari sparse intorno al generatore.
Dovrai stare attento però, perché una volta finite le risorse reperibili a terra se non ti sarai dato da fare rimarrai a secco. Infatti ogni zona ha con sé determinati giacimenti e l’unico modo per raggiungerli sarà costruire ponti al modico prezzo di 200 unità di legna e 150 di acciaio. Ogni ponte garantirà l’accesso a una nuova area di gioco.
Ed è questa la genialità di crepacci. Se vuoi espanderti dovrai per forza di cose costruire ponti su ponti. Seppur non si tratti di un grosso stravolgimento del gameplay di Frostpunk a noi il contenuto aggiuntivo è piaciuto.
L’idea dei ponti è ben realizzata e ti confessiamo che durante la prima run siamo a dir poco impazziti, avendo finito l’acciaio e rimanendo di conseguenza impossibilitati nel costruire un ponte verso il primo giacimento disponibile.
Quindi l’unico consiglio che ci sentiamo di darti è quello di ponderare bene l’uso delle tue risorse! Per il resto è un’esperienza di gioco piacevole e rilassante che ti consente di raggiungere un’enorme mole abitativa avendo spazio di costruzione pressoché illimitato.
L’unica difficoltà sarà provvedere a riscaldare ogni singolo edificio distante metri su metri dal generatore. Infine ti suggeriamo di effettuare una prima run in modalità “serenità” in modo da prendere confidenza con il nuovo ambiente di gioco e gestire al meglio la tua civiltà!
Frostpunk: labili confini
Ed eccoci arrivati a questo ultimo ma non meno valido DLC, ma andiamo con ordine:
C’è appena stata la prima grande bufera, moltissime persone sono morte e Nuova Londra ha bisogno di materie prime. Una piccola spedizione di uomini viene così mandata in un vecchio sito militare allo scopo di estrarre acciaio da un altrettanto vecchia installazione. Sarai tu a guidare il manipolo di uomini e risponderai direttamente a Nuova Londra. Ma niente è ciò che sembra!
Dei superiori molto esigenti!
Chiariamo subito una cosa! In questo DLC non sarai tu a comandare ma Nuova Londra. I patti sono chiari, dovrai fornire a cadenza regolare 100 unità di acciaio e 2 nuclei energetici al quartiere generale. Pena? Il sollevamento dall’incarico!
Come appena detto, non sarai tu a comandare il che ti consentirà di scaricare i problemi a qualcun’altro: attraverso l’ufficio amministrativo (una nuova struttura da costruire in questo DLC) in caso di difficoltà potrai metterti in contatto con Nuova Londra che emanerà leggi al posto tuo, ma su richiesta potrà anche mandarti uomini, cibo e materie prime. Insomma, oltre ad amministrare i lavori non avrai molti poteri sulla tua gente.
Il cibo sarà il tuo più grande nemico!
In questo scenario tutto potrà essere reperito come al solito, tranne una cosa: il cibo. Nuova Londra userà il cibo fin da subito come deterrente: se non invierai i materiali pattuiti, il quartiere generale dimezzerà o addirittura cesserà le scorte. Portando la tua gente alla fame.
Bada bene, oltre gli esploratori non esiste nessun altro modo per procurarti cibo autonomamente. Dovrai per forza fare affidamento o su Nuova Londra o su altri accampamenti. Quindi scordati tutte le strutture che ti consentiranno di reperire cibo crudo.
Un nuovo sistema di alleanze e commercio!
Trovarsi in un luogo limitato e carente introduce una nuova e interessantissima meccanica di gioco basata su una particolare struttura chiamata deposito di trasporto.
Una volta scoperto un nuovo accampamento attraverso gli scout, potrai decidere di piazzarci una base commerciale. Una volta piazzata la suddetta struttura, avrà inizio quella che a noi piace definire come ut do ut des: inviando legna potrai ricevere cibo, oppure potrai scambiare acciaio per legna e così via. Arrivando perfino a trattare per nuovi lavoratori.
Il sistema studiato dagli sviluppatori prevede anche un miglioramento dei rapporti diplomatici alla Civilization: più darai e aiuterai, maggiore saranno propensi gli altri a concederti favori.
Seppur a nostro parere alcuni scambi risultino poco convenienti, abbiamo molto apprezzato questa meccanica che ci costringe ad uscire dalla nostra bolla di vetro per venire a contatto con altre civiltà e accampamenti, ognuna con una propria storia e una propria personalità.
Eventi un po’ troppo randomici!
Immaginati di aver finalmente portato il legame con un tuo alleato al massimo con tanto impegno e sudore e di perdere questo legame attraverso una serie di eventi randomici che non puoi in nessun modo controllare.
Anche se non succede spesso, questa meccanica di gioco a volte risulta frustrante.
Scegliere di risolvere un determinato evento con una serie di ripercussioni solo negative, fa un po’ salire lo sconforto a chi magari si è tanto impegnato per costruire rapporti commerciali prosperosi. Forse sarebbe stato meglio bilanciare questa meccanica aggiungendo anche eventi in grado di far crescere il legame con le civiltà oltre che diminuirlo!
Una trama capace di catturare!
Come “l’ultimo autunno” anche questo DLC non ci ha deluso. con una serie di colpi di scena capaci di tenerci incollati allo schermo, possiamo affermare senza ombra di dubbio che labili confini vale tutti i soldi che chiede.
Non solo gli sviluppatori sono stati capaci di arricchire l’esperienza base di Frostpunk, ma hanno anche saputo donarci nuovi e frizzanti dettagli che vanno a chiudere il cerchio di un gioco da non sottovalutare.