Per tutti quelli che attendono con trepidazione notizie sulla prossima Game Developers Conference, quella che stiamo per riportare non è delle migliori, pur essendo un male necessario. A causa dell’allerta sanitaria per il coronavirus, dopo le varie disdette è stato posticipato il convegno in toto. La Game Developers Conference 2020 era originariamente prevista per questo marzo.
Cambio di stagione
Il convegno è stato dunque rimandato a data da destinarsi; sebbene tale data non sia ancora stata rivelata, sappiamo almeno che sarà quest’estate. La dichiarazione annessa sul sito della Game Developers Conference non menziona esplicitamente il coronavirus, preferendo piuttosto portare l’attenzione ai partner con cui gli organizzatori stanno collaborando.
“Dopo aver passato gli ultimi mesi a preparare lo show con il nostro comitato consultivo, i nostri speaker, le compagnie invitate e i partner dell’evento, è con sommo rammarico ed altrettanta delusione che comunichiamo di non poter tenere il convegno alla data prefissata.”
Nonostante la mancata menzione del coronavirus, la sezione FAQ del sito della Game Developers Conference rivela che – ben poco sorprendentemente – la posticipazione è legata a doppio filo con l’epidemia. Il sito della conferenza, inoltre, ha dedicato un’intera pagina alle ultime notizie sulla malattia.
“The show must go on”
Come ha spiegato nel dettaglio IGN, la Game Developers Conference permetterà a chiunque intendesse fare annunci allo show di farlo tramite il canale Youtube ufficiale della conferenza, nonché con l’archivio video GDC Vault che ora presenta anche una sezione interamente gratuita.
La Game Developers Conference intende anche organizzare degli stream online per l’Independent Games Festival and Game Developers Choice Awards (“Festival dei giochi indipendenti e premiazioni dei giochi scelti dagli sviluppatori”) nella settimana in cui erano previste le cerimonie.
Come abbiamo detto in apertura, la posticipazione era ormai quasi inevitabile. Molte aziende si sono infatti ritirate dalla Game Developers Conference a causa del coronavirus, comprese Microsoft, Sony, EA, Kojima Productions ed Epic Games, mentre Nintendo non aveva (ancora) dichiarato di tirarsene fuori.