Oggi è andata in onda la Game Developers Conference, dove Google ha presentato ciò che sarà il futuro per la società che è stata protagonista quest’oggi.
Oltre a proporre la sua visione di futuro, Google ha fatto intendere con parole chiare e dirette la sua intenzione di far parte del mondo videoludico, rivelando i rapporti con i capi delle case di sviluppo, dichiarandoli già futuri partner.
Google presenta una piattaforma streaming con accesso diretto ad ogni titolo presente nella libreria e nella conferenza, ad esempio, ha dato un assaggio avviando una partita di Assassin’s Creed: Odissey, senza nessun problema o ritardo. In questo modo hanno presentato un progetto che elimina o riduce i problemi legati al gioco in streaming quali ritardi, perdita di frame, di qualità ecc.
Avrà anche il supporto di ricerca Google, ad esempio mentre si gioca ad un titolo si può chiedere all’assistente Google di aiutarci a superare una determinata prova di difficoltà all’interno del gioco e sfruttando la I.A., riuscirà a capire a quale titolo si sta giocando e in quale punto della storia o del livello ci si trova, mostrandoci la soluzione tramite una ricerca in rete.
Il prodotto presentato è stato chiamato Stadia, oltre a permettere di giocare in streaming, dovrebbe offrire una connettività stabile anche su più dispositivi contemporaneamente, integrando un joypad anch’esso collegato tramite una connessione, ovviamente wireless.
Majd Bakar dipendente Google, ha parlato della qualità dello streaming, da quello iniziale a 1080p, dell’attuale in risoluzione 4K arrivando infine a dire che in futuro saremo capaci di poter usufruire di una qualità streaming che raggiungerà gli 8K di risoluzione.
Google Stadia, che permette di poter giocare e poter fare streaming in simultanea su più dispositivi anche a titoli diversi e condividerlo su Youtube ad una risoluzione 4K a 60fps, senza perdite di risoluzione o frame.
In più, ha dichiarato che il servizio di streaming Stadia non ha limiti definiti di memoria a differenza delle console. Il data center che offre si sostituisce alla memoria fisica di un HDD data la sua enorme capacità di conservazione dei dati, la memoria è pressapoco illimitata.
Phil Harrison ha mostrato invece la differenza nell’utilizzo di una singola GPU e una Multi GPU la quale ha una maggiore potenza di calcolo e un’architettura migliore.
Ha menzionato anche la perdita di dati che avviene con il passaggio tra i differenti Client in cui questi viaggiano, garantendo che questo non avverrà in quanto rimarrà tutto all’interno del Data Center Google e grazie a questo sistema, si annulleranno del tutto i problemi di cheating e hacking.
Ma Stadia non è stata la sola protagonista, da Luz Sancho di Tequila Works è stato anche presentato il software che rivoluzionerà il modo di creare di un progetto, un tool Style Transfer ML che permette di trasferire uno stile artistico in tempo reale su ciò che si vede a schermo.
Questi sono stati gli elementi principali e più eclatanti di ciò che è stato mostrato durante questa seconda giornata della GDC, chissà quali altri progetti straordinari ci attendono.