Con un video pubblicato sul proprio canale YouTube ufficiale, in occasione del 60° anniversario dell’azienda, Sega ha annunciato il lancio di Game Gear Micro, una versione in miniatura della sua console di gioco portatile rilasciata nell’ormai lontano 1990. Di seguito, tratto dal canale YouTube ufficiale di Sega, guardiamo insieme il video di lancio di Game Gear Micro.
https://www.youtube.com/watch?v=ZJD0VZQzK1s&feature=emb_logo
Game Gear Micro: il lancio
Sega ha annunciato che la sua nuova console di gioco portatile Game Gear Micro uscirà in Giappone in data 6 ottobre 2020. Le varianti di colore saranno quattro: nero, blu, rosso e giallo. Ogni Game Gear Micro avrà precaricato nella propria memoria quattro giochi che cambieranno a seconda della variante di colore.
I preordini sono disponibili su Amazon Japan, Rakuten ed Ebten.
Versione nera
La versione di colore nero del Game Gear Micro contiene i seguenti quattro titoli:
- Out Run
- Puyo Puyo Tsu
- Royal Stone
- Sonic the Hedgehog
Versione blue
La versione di colore blue, invece, contiene i seguenti quattro titoli:
- Baku Baku Animal: Sekai Shiikugakari Senshuken
- Gunstar Heroes
- Sonic & Tails
- Sylvan Tale
Versione gialla
Il Game Gear Micro di colore giallo contiene i seguenti quattro titoli:
- Nazo Puyo: Arle no Roux
- Shining Force
- Shining Force II
- Shining Force: Final Conflict
Versione rossa
La versione di colore rosso, infine, contiene i seguenti quattro titoli:
- Columns
- The G.G. Shinobi
- Megami Tensei Gaiden: Last Bible
- Megami Tensei Gaiden: Last Bible Special
Game Gear: un po’ di storia
Il Game Gear è una console portatile prodotta da SEGA tra il 1990 ed il 1997.
La console venne lanciata sul mercato per competere con il Game Boy, uscito sul mercato l’anno precedente da Nintendo, e disponeva di uno schermo composto da un LCD a matrice passiva a colori, dotato di retro-illuminazione.
Distribuita in America settentrionale ed Europa nel 1991 e in Australia nel 1992, in Italia era distribuito dalla Giochi Preziosi. Prima della sua dismissione ufficiale avvenuta nel 1997, si stima che il Game Gear abbia venduto oltre 11 milioni di unità, battendo altri sistemi contemporanei come Atari Lynx e Watara Supervision.
Nonostante l’ambizione, in parte riuscita, di proporsi come una console che risolvesse i problemi del Game Boy, il Game Gear non ebbe lo sperato successo commerciale a causa di alcuni motivi:
- Il software: nei due anni trascorsi dal lancio, il Game Boy vantava già una libreria di titoli molto cospicua e di ottima qualità, soprattutto grazie all’appoggio delle terze parti; per contro, pochi sviluppatori esterni a SEGA stessa pubblicarono i loro giochi sul Game Gear. Pertanto, la maggior parte dei giochi per questa console furono sviluppati dalla casa madre ed inoltre moltissimi furono sviluppati in parallelo sul SEGA Master System.
- Il prezzo: le maggiori prestazioni del Game Gear si traducevano in un costo superiore rispetto al prodotto Nintendo; la differenza del prezzo di lancio era di 40$ negli USA (149,99$ contro 109,99$) e di circa 100.000 ₤ in più in Italia. A questo va aggiunto il costo per le batterie necessarie per l’alimentazione nel caso non si avesse l’alimentatore.
- L’hardware: uno dei maggiori difetti è la bassa autonomia di gioco; nonostante l’utilizzo di sei batterie (contro le quattro del Game Boy), è infatti di circa sei ore (a differenza delle 36 del rivale). Inoltre anche le dimensioni e il peso sono superiori. Tuttavia il difetto più eclatante della console è prettamente interno: ad inizio anni ’90 infatti non era raro che i dispositivi elettronici disponessero di condensatori difettosi, pertanto ciascun Game Gear prodotto prima o poi ha finito inevitabilmente per avere difetti allo schermo o al comparto sonoro. Ad oggi è comunque possibile sostituire i condensatori di fabbrica con altri più moderni; in tal modo la console potrà tornare a funzionare regolarmente.
Aggiungo che se lo possono pure tenere…con queste dimensioni, la scelta del parco titoli molto discutibile, per non parlare del fatto che è suddiviso per 4 console quindi per avere la collezione completa devo spendere 200€. Sto giro sega l’ha proprio fatta fuori dal vaso
A me sembra una mossa che non mira semplicemente al mercato occidentale. Ho come l’impressione che in Giappone (e non solo) sará un successo.
In Giappone sicuramente, negli states maybe, in Europa sono fortemente dubbioso. Diciamo che se proprio doveva essere una mini console potevano puntare su altro (qualcuno ha detto dreamcast?). Magari con una connessione ad internet e la possibilità di aggiungere giochi…si lo so è fantascienza, ma sognare non costa nulla
Hai ragione Marco. Un pò come ha fatto Nintendo con i vari NES e SNES mini… E comunque perchè dici che in Giappone sicuramente sarà un successo? Non so ma non lo un prodotto che possa entusiasmare: non lo fa a livello emozionale nostalgico e men che meno a livello di qualità di prodotto. Almeno secondo me… Voglio dire, a questo punto potevano riesumare i GiG Tiger…
Beh perché i giapponesi si comprano qualsiasi cosa abbia il marchio Sega o Nintendo 🤣. Fai tu che uno dei rumours prima che ‘sta cosa venisse presentata, poi smentita, era che volevano ribrandizzare la Xbox con Sega per venderne più copie nella terra del sol levante!🙄
La perplessità che rimane anche per il mercato orientale riguarda le dimensioni… Al di là delle facile battute… Potrebbe essere il maggiore ostacolo.
In effetti il fatto che abbiano scelto 4 titoli diversi per ogni versione del Game Gear Micro credo sia orientata a farli comprare tutti e quattro… Non posso davvero darti torto.