Il Game Gear fu commercializzato in tutto il mondo dalla multinazionale giapponese Sega, storica rivale di Nintendo, tra il 16 ottobre 1990 e il 30 aprile 1997. Si tratta di una console portatile che monta uno schermo LCD a 32 colori da 3,2 pollici, una RAM da 8 kb e una RAM video dedicata da 16 kb.
Una curiosità: il cuore pulsante del Sega Game Gear è un microprocessore Zilog Z80 a 8 bit e 3,6 MHz di velocità, un microchip nato dalla mente geniale di un italiano, un vicentino per la precisione, che risponde al nome di Federico Faggin.
Zilog Z80
Federico Faggin sovvertì questa convinzione di Intel e nel 1976 lanciò lo Zilog Z80 che fu largamente utilizzato negli home computer quali l’Osborne 1 (il primo computer portatile di massa della storia), lo Sinclair ZX80 o i più famosi Commodore 64 e Commodore 128; nei sistemi di elettronica di consumo come segreterie telefoniche, fax, fotocopiatrici, mixer video, modem e altri nonché, infine, nelle console quali il Sega Master System e, appunto, il Sega Game Gear.
Il resto dell’hardware
Abbiamo appena parlato del microprocessore del Sega Game Gear, diamo un’occhiata al resto dei componenti elettronici di cui questa console portatile è costituita: un hardware di tutto rispetto.
- Chip video: TMS9918 (8 bit) modificato
- RAM (Random Access Memory): 8 kB
- Memoria video: 16 kB
- Display: LCD (a cristalli liquidi) a colori a matrice passiva
- Risoluzione video: 160×146 pixel (3,2 pollici) a 32 colori scelti da una tavolozza totale di 4096 colori disponibili
- Audio: 3 canali tonali + 1 canale rumore bianco
- Presa Alimentatore Min 9V/12V 750mah/1A
- Jack Cuffia 3,5″
Si tratta di una configurazione hardware davvero all’avanguardia per l’epoca e superiore a quella del rivale Nintendo Game Boy: quest’ultimo, infatti, monta una memoria video di soli 8 kb (la metà rispetto al Game Gear); dispone di un display LCD (a cristalli liquidi) da soli 2,60 pollici capace di raggiungere una risoluzione di 160×144 pixel; infine laddove il Sega Game Gear riesce a visualizzare 32 colori sullo schermo il Game Boy visualizza solamente 4 gradazioni di verde e nero. Differenze davvero notevoli.
Game Gear: gli accessori
Rispetto al Game Boy il Sega Game Gear non conta molti accessori: laddove la console portatile di casa Nintendo ne conta almeno 5 (Game Boy Battery Pack, Game Link Cable, Game Boy Camera, Game Boy Printer e Super Game Boy) la console portatile di Sega ne conta un paio ovvero il Master Gear Converter e, sopratutto, il TV Tuner.
Laddove il Master Gear Converter consente di utilizzare sul Game Gear i giochi del Sega Master System, il TV Tuner è l’accessorio per console portatile più accattivante che il mercato videoludico abbia mai conosciuto: il TV Tuner trasforma la console in una televisione portatile a sintonizzatore analogico con tanto d’ingressi audio e video… Una vera chicca!
Le cause dell’inusccesso
In quasi sette anni di commercializzazione in tutto il mondo il Sega Game Gear è stato venduto in 10,62 milioni di esemplari: un numero davvero modesto se confrontato con i 118,69 milioni di esemplari di Game Boy venduti dalla Nintendo.
Seppur tecnicamente superiore al Game Boy, nonostante la compatibilità con le cartucce del Sega Master System e nonostante una campagna pubblicitaria volta a comunicare senza indugio la propria superiorità tecnica il Sega Game Gear non riuscì a insidiare il trono del Nintendo Game Boy. Perchè? Vediamo insieme i tre motivi dell’insuccesso del Game Gear.
Bassa autonomia di gioco
Nonostante il Game Gear funzioni con sei batterie (contro le quattro del Game Boy) la sua autonomia è di circa sei ore (contro le 36 del Game Boy).
Prezzo elevato
La superiorità hardware del Game Gear si è tradotta anche in un maggior costo rispetto alla console portatile di casa Nintendo: al momento del lancio la differenza di prezzo negli USA era di circa 40$ e di circa 100.000 ₤ in più in Italia.
Il parco titoli
Essendo uscito nel 1989, al momento dell’uscita del Game Gear il Game Boy vantava già una libreria di titoli numerosa e di ottima qualità soprattutto grazie al lavoro delle software house indipendenti che fino a quel momento avevano già sviluppato un gran numero di ottimi titoli per Game Boy e cavalcando l’onda del successo continuarono a farlo anche dopo l’uscita del Game Gear. Accadde così che pochi sviluppatori esterni creassero giochi per il Game Gear e fu così che la maggior parte dei giochi per la console portatile di casa Sega furono sviluppati dalla stessa casa madre.
I titoli per Game Gear
Nonostante la quasi totalità dei titoli per Game Gear sia stata sviluppata da Sega, tra di essi possiamo trovare giochi di ottima qualità, famosi e di successo.
- Sonic Chaos
- Prince of Persia
- Mortal Kombat II
- OutRun
- Lemmings
- Fifa International Soccer
- Ninja Gaiden
- Streets of Rage 2
- Gunstar Heroes
- Klax
In sintesi
Il Geam Gear merita sicuramente di essere ricordato tra le console portatili più importanti degli anni ’90, secondo solo al Game Boy. Il Game Gear è dotato di un hardware di altissimo livello, alcuni titoli sviluppati per questa console portatile sono passati alla storia come dei veri e propri capolavori e il Tv Tuner era il sogno proibito di ogni bambino e adolescente dell’epoca. Ciononostante il Game Gear ha perso di brutto la guerra contro la rivale di casa Nintendo soprattutto a causa di alcune scelte commerciali di Sega. Per questo mi sento di dire che, nonostante tutto, il Game Gear sia un’ottima console, sfortunata ma ottima.