Quinto appuntamento con il Games Showcase di iCrewPlay, una rubrica dedicata a titoli indie che potrebbero riservare non poche sorprese. Oggi i tre titoli in oggetto condividono un’anima da simulatore e riguardano principalmente il mondo dell’acquario, dei castelli medievali e infine dei treni futuristici.
Aquarist (Nintendo Switch)
Crea l’acquario più bello del mondo
Sviluppato da FreeMind Games e pubblicato da Playway, Aquarist è un vero e proprio simulatore di acquario. La storia inizia con nostro padre che, per festeggiare i nostri 14 anni, ci regala un’acquario e una cifra in denaro da investire proprio in attrezzature e pesci di vario genere. Questo oltre a essere il prologo, è anche il tutorial e durante il suo svolgimento ci sarà abbastanza chiaro cosa aspettarci.
Aquarist è un gioco in prima persona dove, oltre a muoversi in ambienti delimitati, navigheremo in corposi menu esteticamente poco curati (basti pensare che non si capisce immediatamente su quale opzione siamo fermi). Ma non è l’unico problema tecnico. Anche alcuni sottotitoli sono decisamente microscopici rendendo l’esperienza in modalità portatile un vero inferno.
Da evidenziare però che i sottotitoli sono tutti in italiano e il gioco ha un quantitativo di testo non indifferente. Questo perché Aquarist prende molto sul serio la sua entità da simulatore ed ecco quindi che avremo descrizioni, anche abbastanza tecniche, di ogni strumento (dai filtri alle tipologie di decorazioni, passando per termometri e strumenti utili a migliorare il nostro acquario).
Oltre alla struttura, però, bisogna avere cura ovviamente delle diverse specie di pesci di cui il gioco dispone (e di cui offre anche diversi dettagli biologici). Prendersi cura di acquario e dei suoi abitanti è comunque una questione seria e decisamente lenta. Purtroppo complicata da comandi e menù poco intuitivi e da una grafica, soprattutto per i modelli delle persone, decisamente povera e che cozza con i dettagli, ben più approfonditi, delle creature marine.
Games Showcase: Aquarist
PRO
- Ideale per gli appassionati degli acquari…
- Molti dettagli di strumenti e pesci
- Interamente sottotitolato in italiano
CONTRO
- …molto meno per tutti gli altri.
- Modalità portatile con sottotitoli impossibili da leggere
- Grafica vecchia e incostante
- Ritmo eccessivamente lento
VOTI
Storia e atmosfera – 5
Gameplay – 5,5
Grafica – 5
Sonoro – 5
Complessivo – 5
Castle Renovator (PlayStation 4)
Il tuttofare medievale
Sviluppato da Pyramid Games e pubblicato da Gaming Factory e Ultimate Games, Castle Renovator è, fondamentalmente, un simulatore di “tuttofare medievale” dove dovrai pulire, costruire e distruggere. La storia inizia in un modo decisamente classico: hai ereditato dalla tua famiglia un pezzo di terra trasandato e hai bisogno di soldi ed esperienza per creare il tuo regno.
Inizia così un’avventura fatta di missioni (destinate presto a diventare monotone) che troverai affisse sulla bacheca nella tua terra. Lo scopo è di guadagnare soldi per poi investire nella costruzione del regno dei tuoi sogni, tutto partendo da pochi resti. Le missioni che saremo chiamati a risolvere vengono svolte in aree circoscritte e con obiettivi sempre ben visibili a schermo. Fondamentalmente dovrai pulire, raccogliere, distruggere o creare cose.
Dalla nostra avremo diversi strumenti (ascia e martello in primis) e la possibilità di convertire i rifiuti in materiali utili da caricare sul nostro carro e portare a casa.
Il sistema di gioco è in prima persona e non tutto funziona come dovrebbe, a partire dai movimenti del personaggio, non sempre precisi. Il movimento stesso tende a virare contro la nostra volontà rendendo il tutto poco immediato e abbastanza fastidioso.
Un peccato considerando invece la velocità e praticità del modello di creazione. Si possono costruire case in pochi minuti. Non si può dire lo stesso per quanto riguarda l’azione di caricare i materiali sul carro. Lì il sistema di proiezione dell’oggetto è decisamente confusionario e poco pratico. Come è poco pratica la risoluzione di alcuni mini giochi legati alle riparazioni (colpire dei piccoli chiodi col martello richiede molta precisione).
Castle Renovator inoltre, ha diversi problemi grafici. Prima di tutto, la grafica è poco curata e ricicla diversi asset in continuazione. Ci sono poi decisi problemi di caricamento delle texture con oggetti (tra cui la stessa erba) che si aggiunge man mano che camminiamo. Anche i fondali sono poveri e per niente memorabili. Manca la cura nel dettaglio, cura che invece è stata riposta nel sonoro. Le tracce musicali sono decisamente medievaleggianti, orecchiabili e molto gradevoli (se non fosse che sono brevi e tendono a ripetersi costantemente).
Games Showcase: Castle Renovator
PRO
- Le musiche medievaleggianti
- Sistema di costruzione rapido
- Concept interessante
CONTRO
- Grafica poco curata e problematica
- Può annoiare presto
- Comandi non sempre precisi
VOTI
Storia e atmosfera – 5,5
Gameplay – 5
Grafica – 4,5
Sonoro – 6,5
Complessivo – 5,5
Railgrade (Nintendo Switch)
La ferrovia del futuro
Sviluppato da Minakata Dynamics e pubblicato da Epic Games e The Irregular Corporation, Railgrade è un gestionale nonché simulatore di reti ferroviarie fantascientifiche dove devi recuperare e trasportare materiali ed energia per il bene della propria industria. In questo gioco, noi vestiamo i panni di Yoshida, neo amministratore di una corporazione futuristica dal nome Nakatani Chemicals. Il nostro compito? Risollevare l’economia della colonia a seguito di un disastroso (e ignoto) evento.
Railgrade parte da un concetto molto intrigante e l’idea di realizzare una rete ferroviaria del futuro, su una colonia immaginaria e il tutto per alimentare un sistema capitalistico, funziona. La storia in sé non è male e fa anche riflettere, grazie anche a una serie di rapporti (tutto tradotto in italiano) che ci aggiorneranno sulle missioni da intraprendere e che evidenziano un intelligente cinismo proprio sulla sete di denaro dell’azienda da cui siamo, a conti fatti, sfruttati.
Ludicamente parlando, Railgrade dispone di una campagna decisamente longeva (circa 50 livelli), suddivise in missioni (abbastanza sconnesse tra loro e suddivise in aree limitate), dove ci occuperemo di creare e gestire reti ferroviarie (anche su più livelli in termini di verticalità e sovrapposizione), curando non solo il percorso (con relative stazioni) ma anche la tipologia di treno (dal locomotore ai vagoni, tutto in stile futuristico). Il tutto sarà poi potenziabile grazie a una serie di voucher ottenibili con valutazioni positive direttamente dalla nostra azienda.
Graficamente Railgrade non stupisce per quantità, abbastanza povera e ridimensionata, ma si difende abbastanza bene per la cura di alcuni dettagli e per il taglio fantascientifico che riesce a offrire ai mezzi a schermo. A questo va anche aggiunta un sonoro non male, che accompagna gradevolmente i vari livelli senza diventare eccessivamente monotono o fastidioso.
Games Showcase: Railgrade
PRO
- Concept interessante
- Ideale per chi ama i simulatori su rotaie
- Longevo
CONTRO
- Può diventare presto monotono
- Graficamente poteva osare di più
VOTI
Storia e atmosfera – 6,5
Gameplay – 7
Grafica – 6,5
Sonoro – 7
Complessivo – 7