Bentornato sulle pagine della nostra rubrica Games Showcase dove la curiosità regna sovrana: come in una scatola di cioccolatini non sapremo mai se quello che abbiamo pescato è una perla rara o la solita schifezza immonda, almeno finché non ci avremo giocato per te.
Senza troppi indugi ti introduco al trittico di oggi, parlando di Toaplan. Se il nome non ti dice nulla è abbastanza normale: parliamo di una software house nata e fallita nel giro di un decennio, tra il 1984 e il 1994. Una trentina di titoli, cosa abbastanza normale ai tempi, una manciata di giochi degni di nota e poi il fallimento senza quasi lasciar traccia. I loro lavori migliori appartengono al biennio 1987-1989, ed è proprio da questo periodo che abbiamo scelto i titoli di cui ti parlerò oggi, riproposti recentemente su Steam.
Zero Wing (Steam)
Parlando di Toaplan, non possiamo non partire da Zero Wing; si tratta del loro titolo più famoso, e non esattamente per meriti propri.
Si dà il caso che sia infatti il gioco che alcuni anni fa diede origine al meme “All your base are belong to us”, nato dall’orrida traduzione in inglese dell’originale giapponese che in italiano suona più o meno “tutte le vostre basi appartengono a noi”. Questa frase, un ventennio dopo la sua nascita, fece il giro del mondo e oggi la troviamo un po’ ovunque, compreso nel mondo dei videogiochi dove viene citata in produzioni come Mafia 2, Spider-Man 2, Call of Duty Black Ops eccetera.
Tornando al gioco, si tratta di uno Shoot’em Up (o shmup) a scorrimento orizzontale uscito all’epoca in sala giochi e successivamente su Mega Drive e PC Engine. La versione che troviamo sullo store di Steam è un porting diretto dell’originale, con alcune migliorie di cui parleremo, per cui siamo sicuri di giocare una versione che se non è la migliore possibile è sicuramente la più fedele a quella originale.
La storia, come sempre in questi casi, è molto semplice: un cyborg alieno umanoide denominato CTS rompe i trattati di pace con i popoli della Terra e dichiara guerra ai suoi abitanti. Guerra che si conclude molto rapidamente con la famigerata acquisizione delle basi militari, cui sfugge solo la navicella che comanderemo nel corso del gioco.
Quello che viene fuori è uno shmup molto classico in cui affrontiamo 8 livelli pieni di nemici decisi a mettere fine alla nostra missione; non è male, ma nemmeno particolarmente originale. Sono gli anni infatti di titoli come Gradius e soprattutto R-Type, in cui giochi di questo tipo che richiamavano da vicino i capolavori del genere uscivano in continuazione. In buona sostanza ci troveremo ad avanzare indefessi tra orde di nemici bizzarri (del resto sono alieni) accompagnati da due gregari, i nostri powerup, che peraltro non possono essere colpiti.
Il tutto cercando di raccogliere munizioni via via più potenti, sconfiggendo navi-boss sempre più assurde, con in sottofondo una musica sincopata e che ben ci accompagna lungo i nostri scontri. Per arrivare allo scontro finale contro CTS, in realtà una sorta di nave con l’immancabile teschio a farla da padrona, ci occorre poco più di mezz’ora sfruttando anche le migliorie di questa particolare versione.
Come negli altri due titoli di Toaplan presenti sullo store, avremo alcune opzioni a nostra disposizione tra cui quella di riavvolgere il gioco a nostro piacimento, come se fossimo alle prese con una vecchio vhs. In questo modo, potremo scongiurare la nostra morte, imparando la traiettoria più sicura per sfuggire dai proiettili del nemico che ci aveva in precedenza eliminato. Allo stesso tempo possiamo mandare avanti veloce sezioni morte, per minimizzare le pause dall’azione (che sono però necessarie a farci rifiatare).
Apprezzata, se come me giochi su Steam Deck, la possibilità di girare la schermata in verticale, per ritrovare il feeling della sala giochi. A livello grafico, chiaramente, non ci sono grandi modifiche rispetto al titolo originale, tanto che giocheremo con delle bande laterali che richiamano il design del cabinato. La grafica risulta ancora piacevole nei suoi gloriosi 16 bit.
Games Showcase: Zero Wing
Pro
- Colonna sonora piacevole
- Possibilità di riavvolgere la partita
Contro
- Gioco poco originale nel complesso
Voti
Storia e atmosfera – 5
Gameplay – 6
Grafica – 6
Sonoro – 6,5
Complessivo – 6
Twin Cobra (Steam)
Un altro titolo Toaplan abbastanza famoso tra gli appassionati, anche per il sequel prodotto dalla Taito, è Twin Cobra, in realtà secondo capitolo della serie iniziata con Tiger Heli. In questo caso siamo alle prese con uno sparatutto verticale che, come suggerisce il nome, anzichè una navicella o un aereo ha come protagonista un elicottero.
Fatte queste dovute premesse, come per Zero Wing non possiamo parlare di un gioco particolarmente originale o innovativo, anzi. Senza un vero e proprio setting a dare l’avvio all’azione, decolliamo con a nostra disposizione quattro tipologie di proiettili, in ordine di efficacia, e uno slot per le bombe per affrontare i nemici. Il gameplay, sfruttando l’uso di un elicottero, è leggermente più lento di altri shmup, ma questo non vuol dire che sia più semplice.
Il numero di nemici a schermo è sempre elevatissimo e anche sfruttando il rewind non sempre riusciremo a sopravvivere agli scontri, dando la sensazione che il gioco sia un po’ sbilanciato di suo. Anche in questo caso, avremo davanti un’azione continua della durata di una quarantina di minuti che ci vedrà spaziare da territori urbani a zone marine, con una varietà di nemici inferiore rispetto alla norma. Quasi sempre affronteremo altri elicotteri, cannoni antiaerei e tank.
Diversamente da altri shmup del periodo, invece, se moriremo non dovremo ricominciare da un determinato punto o addirittura dall’inizio: potremo invece riprendere la battaglia da dove eravamo caduti. Quindi, con “coin” virtuali infiniti, terminare Twin Cobra è solo questione di pazienza.
Se lato grafico il gioco è complessivamente deludente, nulla cattura l’occhio dal nostro elicottero ai nemici passando per gli stage, la colonna sonora è l’unico elemento di spicco. Anche qui abbiamo una musica rock, sincopata e adatta a quello che vediamo su schermo, quasi fossimo in Apocalypse Now.
Games Showcase: Twin Cobra
Pro
- Colonna sonora orecchiabile
Contro
- Gioco poco originale nel complesso
- Gameplay sbilanciato
Voti
Storia e atmosfera – 5
Gameplay – 5.5
Grafica – 6
Sonoro – 6,5
Complessivo – 5.5
Truxton (Steam)
L’ultimo titolo del trittico odierno è Truxton, shmup verticale nuovamente a tema spaziale. Uscito in origine nel 1989, sembrerebbe avere una trama, per quanto abbastanza confusa. Infatti i pochi indizi su un accenno di storia ci vengono tutti dalle sequenze di fine livello, in cui scopriamo che il protagonista è il giovane Tom, condannato a combattere per difendersi e perdere praticamente tutti quelli che ama.
Di più è difficile capire, non sono nemmeno sicuro che sia lui che impersoniamo visto che la nave nei “filmati” è rossa mentre durante il gioco è blu ed è pure diversa, ma alla fine poco importa. Il gameplay è quello classico con un pulsante per sparare e uno per lanciare le bombe con cui eliminare i numerosi nemici che ci vengono incontro. Diversamente ad esempio da Twin Cobra, i controlli sono più precisi e la nostra navetta si muove meglio, per cui superare i vari livelli è questione di abilità più che fortuna.
Durante la battaglia potremo raccogliere dei powerup per le nostre armi che sono di tre tiplogie: mitragliatore, raggio laser e laser potenziato (che colpisce in automatico i nemici). I powerup ne aumentano la potenza e la cosa interessante è che se cambieremo arma potremo ripartire dal livello che avevamo già acquisito, anzichè cominciare da capo.
Perderemo tutto solo se verremo abbattuti. Il gioco è nettamente più lungo dei precedenti, con 5 round divisi a loro volta in 5 livelli per una durata di un paio d’ore scarse totali. Alla fine di ogni livello troviamo una nave boss, in realtà sempre uguale. La grafica nel complesso è piacevole e ben definita, con ogni livello che presenta un’ambientazione diversa, così come i nemici. Stavolta, tuttavia, la colonna sonora non è particolarmente coinvolgente, si limita ad accompagnarci senza esaltarci.
Games Showcase: Truxton
Pro
- Gameplay sfidante e avvincente
- Grafica riuscita
Contro
- Soundtrack poco efficace
- Storia confusa
Voti
Storia e atmosfera – 5,5
Gameplay – 7
Grafica – 6.5
Sonoro – 6
Complessivo – 6.5
E anche per questo Game Showcase è tutto, continua a seguirci per scoprire nuovi titoli interessanti!