Abbiamo già parlato delle catene retail di recente, partendo dalla controversa decisione di GameStop di non chiudere i propri negozi nonostante l’attuale emergenza sanitaria causata dal coronavirus. In seguito, a fare eco a tale decisione è stata l’apertura prolungata della catena GAME. Ora però questa sorta di trilogia si conclude con l’inevitabile dietrofront da parte di GameStop: a partire da oggi stesso, tutti i punti vendita saranno chiusi sull’intero territorio statunitense.
Stop, con il GameStop
Un comunicato stampa ufficiale spiega come tutti i punti vendita non ancora chiusi in seguito agli ordini dei singoli stati (ricordiamo che in America vige il federalismo) saranno temporaneamente resi inaccessibili ai clienti. I soli ordini che GameStop accetterà saranno digitali, e i prodotti verranno consegnati a domicilio quando sarà possibile. Questo permetterà a GameStop di continuare a servire la propria clientela che ha comprato prodotti online durante la quarantena per il coronavirus.
George Sherman, amministratore delegato di GameStop, ha dichiarato che la priorità va data alla salute dei dipendenti, dei clienti e dei partner commerciali.
“Siamo stati rapidi e risoluti nel seguire le istruzioni del CDC (Center for Disease Control, centro di controllo malattie, ndt) e gli ordini del governo ai retailer in ciascuna delle nostre comunità. Siccome milioni di americani considerano GameStop come punto di riferimento per il loro nuovo standard di tempo da trascorrere tra le mura domestiche, tra lavoro, apprendimento e gioco, abbiamo implementato nuovi metodi per garantire sicurezza e salute ai nostri dipendenti, clienti e partner.
Crediamo che istituire ulteriori protocolli di sicurezza sia la scelta più prudente, andando incontro al contempo alla domanda in aumento da parte della nostra clientela. Pertanto, i negozi che resteranno aperti permetteranno unicamente di ritirare prodotti ordinati online o di consegnarli direttamente a casa, per proteggere ulteriormente i nostri dipendenti e i clienti.”
Se proprio devi
A tutti i dipendenti è stato assicurato che “non devono per forza lavorare se non si sentono a proprio agio nel farlo” e che dovrebbero rimanere a casa se stanno male. GameStop ha anche dichiarato che tutti i dipendenti americani rimasti a casa per il coronavirus sarebbero stati pagati per altre due settimane senza alcuna decurtazione in busta paga, in base alle ultime dieci settimane di lavoro.
L’azienda, inoltre, effettuerà i dovuti rimborsi ai dipendenti, applicando i tassi di interesse a seconda dei casi. I piani di GameStop durante l’emergenza sanitaria per il coronavirus verranno spiegati ulteriormente quando la catena retail mostrerà i suoi risultati per l’anno fiscale 2019 giovedì prossimo, il 26 marzo.