Sviluppato da VeraSoft e Balio Studio e pubblicato da Microids, Garfield Lasagna Party è un party game che richiama palesemente, con le dovute differenze, la saga ludica che ha segnato profondamente il genere: Mario Party. Sarà riuscito il pigro gattone insieme ai suoi buffi amici, a ritagliarsi un proprio spazio? Noi abbiamo fatto innumerevoli partite su PlayStation 5 e questa è la nostra recensione!
Garfield Lasagna Party: tante lasagne da accaparrare
Come la stragrande maggioranza dei party game, anche Garfield Lasagna Party è sprovvisto di una narrazione. Nessun prologo o racconto. C’è un breve tutorial per introdurci nelle varie partite ma il giocatore viene letteralmente catapultato subito nelle tre modalità di gioco disponibili. Certo, chi conosce il mondo di Garfield riuscirà a cogliere qualche citazione (tra luoghi, oggetti e personaggi sullo sfondo) ma non c’è alcuna traccia di lore o narrazione.
Garfield Lasagna Party, infatti, concentra tutto sul gioco e in particolar modo negli oltre 30 minigiochi subito disponibili. Il tutto, senza sottovalutare la modalità principale che vede un tabellone estremamente variegato palesemente ispirato al buon Super Mario. Pronto a lanciare il dado? Andiamo a scoprire come si gioca a Garfield Lasagna Party!
Garfield Lasagna Party: tre modalità, poca originalità
Garfield Lasagna Party ha tre modalità e nessuna di queste brilla per originalità: “Corsa delle lasagne”, “Sfida delle lasagne” (dove potrai giocare a tuo piacimento tutti i minigiochi del gioco) e “Giro del mondo delle lasagne” (una serie di minigiochi a ripetizione scelti a random dal gioco).
La prima, nonché principale, è detta “Corsa delle lasagne” ed è quella che vede da 1 a 4 giocatori impegnati su un tabellone stile gioco dell’oca con tanto di traguardo da superare più volte per ottenere diversi bonus. Prima di approfondire tutte le regole, è bene evidenziare che Garfield Lasagna Party si può giocare in solitario contro l’IA, ma in questo caso annoia praticamente subito.
Il gioco, in quanto party game, nonché scacciapensieri e riempi serate, in compagnia di 4 giocatori, può offrire spunti per grandi risate, per litigate ludiche di gran stile e quant’altro. Questo grazie a una varietà di minigiochi non indifferente (oltre 30) e che approfondiremo nel paragrafo dedicato.
I personaggi a nostra scelta sono solo 4, tutti legati al mondo del simpatico micione Garfield e che tengono gli umani (o meglio, l’umano, il povero Jon) relegati nello sfondo del tabellone o con qualche vago ruolo proprio durante i minigiochi. Ma come si gioca alla “Corsa delle lasagne”? Ebbene, chi ha giocato a Mario Party, si sentirà quasi a casa, seppur travolto dall’evidente differenza tecnica e innovativa. Per tutti gli altri, le regole risulteranno comunque semplici e immediate.
Lo scopo principale è di ottenere più lasagne possibili prima della fine della partita (la cui durata potrà essere impostata a tuo piacimento, così come il livello di difficoltà delle IA avversari). Per riuscire in ciò, dovrai lanciare il tuo dado, avanzare nel tabellone e sconfiggere gli avversari nei minigiochi (scelti a random dal gioco) che saranno proposti alla fine del turno complessivo.
All’inizio del proprio turno, lancerai il dado (che ruoterà totalmente a caso) per poi ritrovarti in una breve fase a tempo (dieci secondi) dove i giocatori e tu stesso, potrete decidere di utilizzare un oggetto. Questi oggetti, di vario genere, possono influenzare il tuo tiro togliendoti dei valori, o costringendoti a ritirare il dado. Dalla tua, invece, se li hai, potrai decidere di utilizzare oggetti di difesa per bloccare eventuali intrusioni o per fortificare il proprio lancio.
Ogni numero è un movimento sul tabellone ed è proprio qui che Garfield Lasagna Party prova a inserire non poche sorprese. Escluse le caselle vuote, ce ne sono molte con effetti speciali come la “casella cane” che, se termini il turno sopra, ti costringerà a indietreggiare di due caselle. Interessante anche la “casella cuscino” e la “casella caffè” che vanno a modificare il dado per il turno successivo.
Esistono tre tipi di dadi: dado classico, dado fatica e super dado. Il dado fatico, ottenibile dalla “casella cuscino” va a tagliare i numeri del dado che presenterà unicamente i numeri da 1 a 3. Il super dado, ottenibile dalla “casella caffé” (ma non solo) taglia sempre i numeri del dad ma in positivo (tra 5 e 7). Il dado classico invece ha valori tra 3 e 7.
Tornando al tabellone, ci sono caselle che regalano bonus di lasagne e/o monete. Queste ultime sono utilissime per acquistare oggetti (nelle caselle negozio) e per ottenere vantaggi di vario genere (potrai perfino acquistare lasagne). Le monete le potrai ottenere lungo il tabellone ma anche durante i minigiochi. Intrigante poi il sistema di carte, ottenibili da caselle specifiche e che introducono bonus malus instantanei che possono rivoluzionare l’andamento della partita e che avvicinano Garfield Lasagna Party quasi a un gioco da tavolo cartaceo.
Tanti minigiochi ma pochi unici
Come avrai ampiamente intuito, Garfield Lasagna Party non fa niente per distinguersi da Mario Party e soffre d’identità. Il tabellone non raggiunge le vette di quelle Nintendo e presta il fianco a una semplicità palese nonostante qualche guizzo grafico carino e idoneo al mondo del gatto pigro. Il titolo Microids prova quindi coi minigiochi a distinguersi ma, ahinoi, anche qui fa fatica.
I trenta e più minigiochi di Garfield Lasagna Party sono decisamente vari e tutti incentrati sul mondo del gatto, con tanti cani da maltrattare, cibo da mangiare e/o cucinare e/o lanciare e quant’altro. Ma il problema, ancora una volta, è che di questi la metà è palesemente un rifacimento di quanto sperimentato da Mario e compagni. Da giochi sul tempismo, a corsi ad ostacoli, passando a tasti da premere in un determinato ordino fino a oggetti da cercare in giro.
C’è perfino un minigioco dove, a cavallo di palle di neve, dovremo gettare giù gli avversari evitando brutali scivoloni. A nostra disposizione avremo una spinta. Ti ricorda qualcosa? A noi sì, la magnifica e decisamente più difficile, sfida di orsi di Crash Bash. E a tal proposito, bisogna dire che Garfield Lasagna Party in solitario, può risultare sì abbastanza competitivo ma niente di veramente esagerato.
Da segnalare che non tutti i giochi sono perfetti. Quello che ci vede armati di aspirapolvere (probabile omaggio al videogioco Garfield uscito su PlayStation 2, a sua volta palese richiamo di Luigi’s Mansion per Game Cube) è quasi un disastro, risultando eccessivamente legnoso e scomodo. Anche se, a conti fatti, si tratta di avanzare in una location chiusa, con visuale in terza persona, con tanto di mirino, per aspirare insetti.
E questo elemento è in parte lodevole. Garfield Lasagna Party cambia spesso tipologia di minigioco, osando anche con telecamere e gameplay ma non c’è nulla che riesca davvero a brillare per originalità seppur, tocca dirlo, per gli orfani di Mario Party o per chi non ha Nintendo, può comunque risultare un buon party game (con la giusta compagnia).
Grafica e sonoro
Garfield Lasagna Party con la grafica non si sforza mai realmente, attestandosi su un livello sufficiente, protetto da un mondo colorato, vivace e idoneo al materiale originale. Anche il sonoro, tra cui un fiacco doppiaggio, si difende abbastanza bene senza osare mai troppo.
Purtroppo il titolo su PlayStation 5 evita abilmente qualsiasi novità, ignorando le potenzialità del pad. Infine, c’è da dire che il gioco è interamente sottotitolato in italiano.