Gary Bowser è uno dei membri del Team Xecuter, gruppo di pirateria noto per aver sfruttato i punti deboli della console Nintendo, attraverso campagne marketing e vendita di hack rom. L’uomo in questione ha recentemente accettato di rinunciare al suo diritto di essere processato davanti a una giuria e si è dichiarato colpevole di due accuse.
Nintendo vs Gary Bowser: l’epilogo della vicenda
Gary Bowser è stato arrestato l’anno scorso dopo anni di crimini contro Nintendo e altri produttori di console ed è stato accusato di “cospirazione per aggirare misure tecnologiche e traffico di dispositivi di elusione“. Entrambe le accuse comporterebbero un massimo di cinque anni di reclusione, una multa fino a 250.000 dollari (per un totale di 500.000 dollari nel caso di Gary Bowser) e spese di valutazioni obbligatorie.
La documentazione del caso riporta che l’azione di Gary Bowser ha avuto un notevole impatto su Nintendo, Sony, Sega, C64 e Atari: il Team Xecuter che vendeva dispositivi di hacking illegali e software piratati ha causato “perdite tra i 65 e i 150 milioni di dollari“. Emerge inoltre, che l'”impresa illegale” includeva un gruppo centrale di individui, tra cui Max Louarn e Yuanning Chen, e utilizzava una varietà di nomi come Axiogame.com e Maxconsole.com.
Essendosi dichiarato ufficialmente colpevole, Gary Bowser deve ora pagare a Nintendo of America, da solo, una somma ripartita di 4,5 milioni di dollari mentre le cifre che dovranno pagare gli altri imputati verranno addebitate separatamente. Gary Bowser deve anche rendere note tutte le sue attività e accettare un “abbandono del contrabbando“.
Questo significa che dovrà acconsentire alla distruzione di una serie di oggetti che sono stati sequestrati dalla sua residenza in Repubblica Dominicana, tra cui numerosi dischi rigidi, smartphone, modchip, Nintendo Switch e SNES mini. Insomma, Nintendo ha avuto la meglio, dimostrando che si può effettivamente contrastare la pirateria online.