Il mondo dei racing game ha da sempre fornito giochi per tutti i tipi di palato, da titoli puramente arcade a giochi prettamente simulativi dedicati ai veri fanatici dei motori. Nel corso delle generazioni vari brand sono nati e morti, basti pensare a franchise storici come Forza, Toca o Gran Turismo.
Tra questi rientra anche una coppia di titoli finiti nel dimenticatoio ma che molti durante l’epoca Ps2 e durante l’epoca Ps3 hanno apprezzato, ovvero i Test Drive Unlimited. Gli stessi sviluppatori sono ora tornati a distanza di molti anni con un nuovo titolo, ovvero Gear Club Unlimited 2, uscito precedentemente su Switch e ora disponibile su console Xbox e PlayStation. Si sarà rivelato un porting valido quello sulle nuove console? Scopriamolo insieme!
Gear Club Unlimited 2 Ultimate Edition, accendi i motori
Gear Club Unlimited 2 ci lancia subito all’interno del mondo delle corse dove vestiremo i panni di un collaudatore che si ritrova a dover sostituire un pilota e a gareggiare per vincere il titolo e scalare le categorie. È da qui che inizia il cuore del gioco ovvero la modalità carriera. La modalità carriera si dipana nelle purtroppo poche modalità che il titolo offre, tra le sfide a tempo e le gare classiche che, come numero, superano le 250.
Nonostante la longevità sia soddisfacente si sente abbastanza la mancanza di varietà proprio nelle modalità offerte dal pacchetto. Ovviamente è presente una modalità online e il gradito Split-Screen fino a 4 giocatori. La versione Ultimate di Gear Club Unlimited 2 aggiunge all’offerta tutti i DLC usciti per la prima versione, che comprendono un ampliamento del parco auto e la coppa mono marca Porsche Series dedicata alla casa automobilistica tedesca.
Si scende in pista
Passando al gameplay, Gear Club Unlimited 2 cerca di soddisfare un po tutti offrendo fino a 3 modi di guida differenti e attivando o disattivando vari aiuti, come il controllo della trazione, dello slittamento delle ruote in fase di partenza, o la gestione del veicolo in frenata. In questo modo il gioco può adattarsi a ogni tipo di giocatore, offrendo una sfida più o meno impegnativa. È poi presente la classica funzione di rewind che in caso d’incidente o di uscita di pista può aiutare per tornare in gara.
L’editor dei veicoli è curato con tante colorazioni, aerografie e modifiche che possiamo eseguire sul nostro veicolo sia a livello estetico sia come potenziamento di motore, sospensioni e aerodinamica. I veicoli sono 51 e sono divisi in varie categorie in base alle prestazioni. Ovviamente partiremo dalle categorie più basse e poi, vincendo, si salirà di grado e di categoria con un conseguente aumento di difficoltà e di prestazioni del veicolo.
Graficamente il gioco è altalenante, perché passiamo da una realizzazione davvero ottima dei veicoli, con dei modelli davvero convincenti, alla realizzazione dei circuiti e dell’ambientazione sullo sfondo approssimativa e molto povera a livello poligonale e grafico. È sicuramente un grosso punto a sfavore perché sarebbe stato davvero bello potersi godere i panorami durante la corsa, alla guida del proprio bolide.
Un altro appunto va fatto al sistema d’illuminazione e al ray tracing che sui veicoli risulta ottimo, mentre purtroppo risulta in parte sprecato sui circuiti. La colonna sonora risulta incalzante e l’audio dei veicoli si attesta su livelli discreti senza eccellere. In ogni caso Gear Club Unlimited 2 gira molto bene risultando stabile a livello di FPS a prova di una certa solidità tecnica.
Va ricordato che Gear Club Unlimited 2, è un porting di un gioco mobile e che questa è la motivazione principale per cui presenta una varietà non eccelsa di contenuti. Il titolo è disponibile su Switch dove consigliamo senz’altro l’acquisto vista la scarsità di racing game presenti sulla piattaforma mentre, al contrario, sulle console di Sony e Microsoft troviamo fin troppa concorrenza con contenuti e qualità sicuramente superiori, e che quindi scoraggiano la proposta offerta da Gear Club Unlimited 2.
In conclusione si può senz’altro dire che Gear Club Unlimited 2 è un racing game che si lascia giocare, e che ha gettato delle basi solide per un sequel sviluppato magari direttamente su console che in futuro potrebbe davvero dire la sua rivaleggiando con i giganti del genere.