Tra annunci di lavoro e indiscrezioni eliminate in un batter d’occhio, il nome di Ghost of Tsushima (GoT) sta risuonando più del dovuto e nell’unire i vari indizi che ti riporterò in questo speciale, l’ipotesi di un sequel tende a nascere di sua sponte.
D’altronde, l’ultima fatica di Sucker Punch ha macinato cifre invidiabili piazzando 2 milioni di copie a un solo mese dal debutto. Non c’è da stupirsi quindi se a novembre dello scorso anno le vendite avevano già superato quota 5 milioni, rendendo di fatto Ghost of Tsushima l’opera magna della software house.
Inutile dire che certi dati basterebbero a motivare un possibile sequel, o comunque la decisione di battere il ferro finché caldo, tramite lo sviluppo di nuove esperienze che vadano a far nascere un franchise. A questo, si aggiungono poi altri due elementi non trascurabili: gli interessi di mamma Sony e ciò che il passato ci ha insegnato.
Come se non bastasse, e ribadisco che sulla carta lo farebbe senza problemi, negli ultimi tempi le notizie vertono tutte in una direzione e prima di iniziare a ripercorrerle come levrieri in piena caccia, godiamoci una retrospettiva sui lavori di questa azienda.
https://youtu.be/tLAM12KX00w
Un nuovo Ghost of Tsushima all’orizzonte
Capita che, ancor prima degli annunci ufficiali corroborati da trailer su misura, a rompere il silenzio intorno a un nuovo gioco siano le stesse case di sviluppo che dopo la conclusione di un loro progetto, in questo caso Ghost of Tsushima, puntano spesso a migliorarsi ricercando nuovi talenti.
Spulciando tra questi annunci di lavoro nei quali possono essere richieste competenze ben precise, non è raro farsi un’idea di ciò a cui un’azienda si sta dedicando e ti assicuro che negli ultimi mesi, il team di Sucker Punch, ha lasciato poco spazio alla nostra immaginazione.
Parliamo nello specifico di una coppia d’annunci pubblicati a partire dallo scorso ottobre, che puntavano a determinate figure professionali. Il primo, ad esempio, si riferiva a un ruolo da scrittore per chi avesse già esperienza nella creazione di storie emozionanti, personaggi memorabili e dialoghi d’impatto, all’interno di un titolo dichiaratamente open-world.
https://twitter.com/SuckerPunchJobs/status/1361019755923177474
A risaltare, in quel caso, furono un paio di requisiti che mai avrebbero potuto passare inosservati, ovvero il cosiddetto “desiderio di scrivere storie ambientate nel Giappone feudale” e la “conoscenza approfondita di quel periodo storico”.
Come già saprai, Ghost of Tsushima è ambientato proprio nel Giappone feudale di fine 1200, quindi sarebbe da pazzi non valutare un possibile collegamento tra quella notizia e l’idea di un effettivo sequel in arrivo. È stato tuttavia il secondo annuncio, che ti riporto qui di seguito, a togliere qualsiasi dubbio a chi si diceva piuttosto scettico:
“Sucker Punch sta cercando un progettista del combattimento che abbia giocato a Ghost of Tsushima e ne comprenda i sistemi principali, capace di rifinire e bilanciare i nemici, le abilità dei giocatori e i sistemi di progressione alla base del nuovo gioco”.
A chiudere definitivamente il cerchio, le “indiscrezioni eliminate” a cui ho fatto riferimento in apertura, a opera di uno sviluppatore della stessa Sucker Punch. Il profilo LinkedIn di Dave Molloy, creativo a cui dobbiamo le varie cutscene contenute in GoT, si era infatti aggiornato mostrando a tutti una scritta, immediatamente rimossa dopo poco tempo:
“Attualmente al lavoro su un Ghost of Tsushima per Sony PlayStation 5”.
Certo, si potrebbe pensare a un porting del videogioco sulla nuova console, ma unendo le parole qui sopra ai già citati annunci di lavoro, trovo che negare la presenza di un sequel (o in generale di un nuovo titolo legato a Ghost of Tsushima) equivalga a respingere una vera e propria evidenza.