Ghost of Tsushima è uno degli ultimi lavori di Sony. Sviluppato interamente da Sucker Punch Productions come esclusiva Playstation 4, fino all’uscita si è lasciato alle spalle un incredibile hype.
Il titolo ha infine ottenuto un quantitativo di vendite a dir poco incredibile tantoché nei mesi scorsi si è anche discusso della possibilità di un sequel.
Il gioco è stato generalmente lodato dalla critica e non si può certo disconoscere la grandezza del titolo come prodotto videoludico. Noi però ci saremmo aspettati qualcosa in più sotto certi aspetti e soprattutto da certe meccaniche di gioco non proprio approfondite.
Se fossi interessato a sapere nel dettaglio cosa ne pensiamo del gioco, ecco la nostra recensione completa.
Ghost of Tsushima, poco più del 50% dei giocatori ha completato il titolo
Prima di entrare nel merito dell’articolo è interessante sviluppare una breve riflessione sull’evoluzione dell’industria videoludica in termini di longevità dei giochi. Molti videogiocatori accaniti spesso si lamentano di come i titoli siano troppo brevi e completabili in un tempo che secondo loro non giustificherebbe l’acquisto a prezzo pieno.
I dati però parlano chiaro: i titoli single player open world vengono mediamente completati da un giocatore su 3. Una stima che per quanto sia ipotetica è comunque da non sottovalutare.
Se ti stessi chiedendo come Sony riesca a produrre stime abbastanza precise sulla percentuale di giocatori che completano o meno i titoli, la risposta è in realtà molto semplice: la stima avviene in base allo sblocco dei trofei.
Nel caso di Ghost of Tsushima, una volta completato il tuo viaggio riceverai il trofeo “mono no aware” e di nuovo, i dati parlano chiaro: il trofeo è stato sbloccato da solo il 50.2% dei player. Questo significa che quasi la metà dei giocatori hanno abbandonato la campagna principale del gioco.
È evidente però intuire il come queste stime siano superficiali. Infatti non rappresentano interamente la molteplicità dei giocatori che hanno giocato il titolo. Per esempio: molte persone giocano sul medesimo account, molte altre non sincronizzano i trofei e così via.
Infine, se fossi particolarmente curioso, ti condividiamo una classifica contente le percentuali di completamento di alcuni dei titoli più famosi sul mercato:
- The Last of Us Parte 2: 58%
- Final Fantasy VII Remake: 53,3%
- God of War: 51,8%
- Marvel’s Spider-Man: 50.8%
- Uncharted: The Lost Legacy: 50,3%
- Ghost of Tsushima: 50,2%
- Detroit: Become Human: 49%
- Assassin’s Creed Origins: 38.2%
- Far Cry 5: 36.7%
- Days Gone: 34.7%
- Horizon Zero Dawn: 34.1%
- Assassin’s Creed Odyssey: 30%
- The Witcher 3: Wild Hunt: 29.8%
- Death Stranding: 28.6%
- Red Dead Redemption 2: 28.2%
- Watch Dogs 2: 24.9%
- Assassin’s Creed: Valhalla: 19.8%
Come già accennato all’inizio, risulta palese come i titoli meno completati sono gli open world, mentre i titoli che seguono una storia impuntata su una fortissima componente narrativa come The Last of Us parte 2 hanno una percentuale di completamento ben più alta.